Il sito della Lega Volley non riporta alcun precedente fra l’Atantide Brescia ed i “Lupi” santacrocesi.
In effetti sono già passati tanti anni, più di tre lustri per l’esattezza, da quando i biancorossi affrontarono in A2, l’allora formazione rappresentante la città lombarda.
Correva la stagione 2001-02, un’annata piuttosto infausta per i colori biancorossi, con una retrocessione in B1, per Zobo Lebay e compagni, vanificata dalla successiva acquisizione dei diritti sportivi, da parte della nuova società, costituitasi proprio nella primavera-estate del 2002.
Il Brescia di coach Luigi Zizioli, uomo pacato e perbene, aveva superato sia all’andata che al ritorno (3-2 e 3-0) i biancorossi.
In quel Brescia militavano bravi pallavolisti quali Joel Monteiro, Baldi, Spairani, Giazzoli ed i palleggiatori Andrea Masini e Simone Tiberti.
Già il “Tibe”, gran giocatore, pallavolista di sopraffina qualità, che i “Lupi” non si sarebbero fatti scappare, pochi anni dopo (A2 2004-05) per dare la scalata alla A1.
Tiberti è stato a lungo un avversario dei conciari, prima a Brescia, poi a Trieste ed a Crema, infine a Padova ed ora rieccolo, alla guida della Centrale del Latte McDonald’s Brescia.
Nome lungo, come è lunga è la carriera del Simone bresciano, atleta rimpianto a lungo in riva all’Arno, del quale gli appassionati parlano ogni anno, con ritmiche scadenze, per ricordarne le gesta in biancorosso e, soprattutto, quella mancata riconferma al termine dell’esaltante stagione 2004-05, culminata con la vittoria in Coppa Italia ed il balzo in A1 per la Codyeco Lupi di Provvedi.
Tiberti non venne riconfermato pur avendo firmato un biennale. Passò all’Arezzo in A2 ed al suo posto arrivò il tedesco Dehne con Guemart quale suo vice.
Gli allora dirigenti hanno sempre difeso, con ferme argomentazioni, quella decisione, mentre il popolo tifoso non l’ha mai capita, continuando a rimpiangere il “Tibe” e le sue giocate.
Potremmo scrivere tanto dell’oggi 37enne atleta che seppe innamorare la Santa Croce sotto rete, insieme all’Imperatore Wallace, Falasca, Suela ed altri grandi giocatori, ma la gara del San Filippo incombe ed allora meglio concentrarci su questa.
L’Atlantide è formazione tutta italiana con Tiberti in regìa e Bellei opposto, Codarin ed Esposito centrali, Cisolla e Mazzon attaccanti di banda e Fusco libero.
Il “Tibe” è il faro, dirige da gran signore la manovra, chiama a turno i suoi alla conclusione, sa quando e dove dare la palla, difende, serve e fa da capo-branco, in virtù della sua grande esperienza.
La squadra di Roberto Zambonardi è forte fisicamente e conta su un altro atleta navigatissimo: il 40enne schiacciatore Alberto Cisolla.
Dopo domani scatta la poule promozione e i “Lupi” della Kemas Lamipel sono avvisati: attenti al “Tibe”, ex “lupo”, uno che da avversario ha già fatto male ai biancorossi in più di un’occasione.
Altre volte ha invece pagato dazio lui ma, il conto più salato, l’ha sicuramente pagato tutta la Santa Croce sportiva con quella mancata conferma nell’ormai lontano campionato di A1 2005-06.

Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce