Interrompe il suo digiuno di vittorie la Calzedonia Verona mettendo a referto l’ottava giornata del girone di ritorno con un 3-1 sulla BioSì Indexa Sora che non meritava assolutamente di uscire dall’ASGM Forum a mani vuote. Comprensibile l’amarezza dei ragazzi dei coach Barbiero e Colucci che sono stati sempre attaccati alla partita dettandone anche i tempi e tenendone sempre bene il ritmo, vincendo il primo set, subendo qualche affanno sul finale di secondo e soprattutto lottando ai vantaggi nel terzo e nel quarto capitolando solo sul 27-25 e 31-29.  

Tra le mura amiche dunque gli scaligeri tengono stretto il loro quarto posto della classe incrementando di 3 punti pieni il bottino classifica con molta fatica e sudore, contro un degnissimo avversario entrato in campo carico agonisticamente fin dalle prime battute con uno stratosferico Petkovic best scorer del match con ben 29 realizzazioni, e con il valore aggiunto di Caneschi in doppio cifra con 4 ace, 4 muri e 2 attacchi punto.

Verona aveva bisogno di fare risultato e Sora di ritrovare il ritmo di gioco sul quale girava prima della sosta campionato per poi poterne affrontare la parte finale, entrambe sono riuscite nei loro intenti ma il rammarico è tutto bianconero per una bellissima prestazione riconosciuta da tutti tranne dalla posta in palio che non è riuscita a dividere.

“Peccato – dice Dusan Petkovic -, abbiamo giocato dando tutto sapendo di affrontare una squadra fortissima. Rimane la soddisfazione di averli messi in difficoltà. Abbiano giocato a tratti molto bene tenendo i ritmi alti sempre e restando lucidi sfruttando i loro momenti di calo”.

“L’unica cosa da salvare sono i 3 punti – analizza invece coach Nikola Grbic -, comunque importantissimi. Siamo stati poco lucidi nei momenti chiave e devo capirne il motivo. Dobbiamo riprendere subito la corsa, non c’è tempo per pause perché andiamo a Monza e poi la Coppa CEV”.

Allo starting players coach la guida tecnica scaligera, Nikola Grbic, propone la diagonale Spirito-Stern, Mengozzi e Pajenc in posto 3, i martelli Marretta e Maar guarito dalla fascite ed entrambi sostituiti e al ternati con l’MVP Mohammadjavad e l’americano Jaeschke, e Pesaresi libero. Coach Mario Barbiero invece fa scendere in campo il palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, le bande Fey e Nielsen, i centrali Caneschi e Mattei, e Mauti libero anche se in corso d’opera ha dato campo a quasi tutta la sua rosa. 

Avvio di gara con gas a martello per la BioSì Indexa che con due break positivi segna subito il 3-8. La distanza del +5 è stabilita dall’ottimo turno al servizio di Petkovic a destabilizzare la ricezione scaligera, e dopo l’ace costringe coach Grbic alla richiesta del time out discrezionale e alla sostituzionedi Maar con Mohammadjavad. Con il nuovo entrato i padroni di casa realizzano e pareggiano i conti per il 9-9 che gli errori degli ospiti trasformano nel capovolgimento di fronte del 14-10. Ad aiutare i suoi entra in campo il capitano Mattia Rosso ma fino al 19-15 la situazione non pare cambiare. La guida tecnica sorana si avvale anche dell’apporto del centrale Penning chiamato a prendere il posto del pari ruolo Mattei, che assieme ai suoi compagni con lavoro certosino palla su palla ricuce lo strappo. È con Rosso, prima a muro su Stern in attacco da seconda linea e poi ad aggredire sulla rete, che Sora aggancia con il 21-20. Spirito trova varchi dal centro per il 23-21 ma Nielsen risponde presente per la nuova parità e soprattutto per il set ball con un rigore su battuta di Caneschi. È proprio il giovane posto 3 a chiudere il set con l’ace che vale il 23-25.  

In vantaggio per 1 set a 0 Sora torna in campo confermando nel sestetto il suo capitano al posto di Fey e Penning per Mattei, mentre Verona lascia a riposo Marretta inserendo l’americano Jaeschke. A farla da padrona è l’equilibrio del 4-4 e 7-7 chiuso dall’ace di Caneschi. Il primo allungo sorano arriva con l’altra battuta vincente di Nielsen e prosegue con il muro del solito centrale a bloccare le intenzioni Pajenc per il 10-12. Sul 13-15 la Calzedonia trova la chiave per pareggiare e sorpassare 18-16 e con Maar allunga sul +4 del 21-17. Ferma il gioco coach Barbiero con i suoi che sembrano aver perso la bussola e così è perché tengono il gioco palla su palla fino al 23-20 quando Maar regala al suo palazzo possibilità set con Jaeschke che alla prima, direttamente dai nove metri, chiude la pratica 25-20.

1-1 e tutto da rifare per entrambi i sestetti che dopo il 3-3 iniziano a giocare a scappare e rincorrersi per il 5-3 chiuso da Birarelli di prima intenzione, e recuperato dal mini break tutto a firma di Caneschi, a muro su Maar e all’ace per il 5-6. Break point Calzedonia per il 9-7 e contro break BioSì Indexa per l’11-12. Sale in cattedra Petkovic con il 13-15 che poi da solo, a battere e ad attaccare da seconda linea, trasforma nel +4 del 14-18. Mister Grbic fa rientrare in gioco Mohammadjavad che dopo il cambio palla conquistato da Stern, con un turno lungo tre servizi spiana la strada ai suoi per la nuova parità del 18-18. L’ace del neo entrato Marrazzo segna una lunghezza di vantaggio agli ospiti e apre un punto a punto condotto da Sora che arriva per prima al set ball con Caneschi a muro su Mohammadjavad e in attacco. Ma è lo stesso schiacciatore iraniano a portare il game ai vantaggi e a regalare ai suoi la possibilità di chiuderlo, però Stern spreca per il 25-25. Una battuta sbagliata dei bianconeri concede il bis ai gialloblu e Jaeschke a muro su Petkovic non si lascia sfuggire la ghiotta occasione del 27-25.

La Calzedonia conduce ora per 2 set a 1 ma la BioSì Indexa non resta di certo a guardare trasformando il 5-4 nel 6-8 recuperato però dall’iraniano a muro su Petkovic e poi all’ace. Riconquista subito il break di vantaggio Sora e con Seganov di seconda intenzione a una mano e Caneschi a bloccare sulla rete Pajenc, lo mantiene stretto al 12-14 e al 14-16. Rincorre bene il sestetto scaligero per continuare il set palla su palla fino al 20-20. L’altra battuta vincente di Caneschi rimette il naso dei bianconeri avanti di un doppio passo, 20-22, ma poi commettono un paio di errori che gli costano la nuova parità del 23-23. Uno stratosferico Petkovic ancora a segno direttamente dai nove metri conquista il set ball che poi si annulla da solo battendo a rete, così anche il quarto set va ai vantaggi. Nielsen insaccando il muro, Rosso bloccando l’attacco di Mohammadjavad e Seganov all’ace, danno ai sorani tre possibilità di chiudere il parziale e portare il match al tie break, ma la pipe di Jaeschke e poi l’ace del suo compagno, scrivono la parola fine su una bellissima gara durata più di due ore che ha visto in campo un grande livello di pallavolo per il 31-29 e 3-1.   

CALZEDONIA VERONA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-1

CALZEDONIA VERONA: Spirito 2, Stern 13, Marretta 1, Maar 12, Birarelli 5, Pajenc 10, Pesaresi (L), Paolucci, Jaeschke 18, Mohammadjavad 15, Mengozzi , Grozdanov n.e., Frigo (L) n.e. I All. Nikola Grbic; II All. Giancarlo D’Amico. B/V 4; B/P 21; muri: 10.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 4, Petkovic 29, Nielsen 10, Fey 1, Mattei 1, Caneschi 10, Mauti (L),Santucci (L), Marrazzo 1, Duncan Thibault n.e., Rosso 12, Lucarelli, Penning 2,. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 9; B/P 17; muri: 10.

PARZIALI: 25-23 (‘25); 25-20 (‘24); 27-25 (‘29); 31-29 (‘38).

MVP: Mohammadjavad.

ARBITRI: Bartolini Gianni, Puecher Andrea.

SPETTATORI: 2.384.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora