Kemas Lamipel Santa Croce: Acquarone 1, Padura Diaz 22, Marra 6, Larizza 9, Krauchuk 17, Mazzon 7, Catania (libero), Bargi 4, Di Marco 1, Lavanga, Prosperi 2, Colli 11, Andreini (libero), Mannucci n.e. All. Cezar Douglas

Peimar Calci: Coscione 3, Argenta 12, Mosca 11, Aliboni, Lecat 11, Sideri 7, Tosi (libero), Zanettin 7, Ciulli 1, Nicotra 4, De Muro (libero), Fedrizzi 13, Razzetto n.e, Barone n.e. All. Gulinelli

Successione set: 19-25 in 24′, 22-25 in 29′, 25-22 in 28′, 25-18 in 23′, 18-16 in 21′.

Battute sbagliate Kemas Lamipel 20, Aces 5, Muri 15.

Battute sbagliate Peimar 18, Aces 5, Muri 12.

Utile e probante: con questi due aggettivi si può definire in maniera assolutamente precisa il test match svoltosi quest’oggi al PalaParenti tra la Kemas Lamipel e la Peimar. Partita intensa e in cui i due staff tecnici hanno dato spazio e tutti gli effettivi a disposizione (tra gli ospiti fermi i centrali Razzetto e Barone e spazio ad Aliboni in prestito dal Massa), provando soluzioni tattiche di diverso tipo e concedendo minuti e punti importanti alle rose nella loro interezza. Nei primi due set meglio la Peimar che mette in mostra buone individualità (ottimo il belga Lecat) ed è capace di sfruttare al meglio qualche errore di troppo nelle fila biancorosse. Poi pian piano i “Lupi” cominciano a serrare i ranghi e conquistano l’inerzia della partita mettendo in mostra il duo Krauchuk-Padura Diaz capace di macinare punti in attacco con costanza. Dallo 0-2 si arriva sul 2-2, con il tie-break che è la consueta girandola di emozioni e in cui alla fine la spunta la Kemas Lamipel con un bel muro del giovane Prosperi. Nel complesso quindi un test amichevole che permette a Cezar Douglas e Pagliai di verificare i progressi fisici e tecnici della loro squadra, andando a sottolineare i punti di forza e gli aspetti su cui lavorare nelle prossime settimane. Discreta la presenza di pubblico e buona la risposta alla raccolta fondi “Rialzati Calci” che ha consentito di mettere insieme la somma di 650 euro da recapitare alla Misericordia di Calci, che lavora per ricostruire ciò che è stato distrutto dal terribile incendio di un anno fa sul Monte Pisano.

Andrea Costanzo – Ufficio stampa