Il Volley Mercato di questa settimana (16-18 luglio, Salso Maggiore Terme) mette il punto al periodo di composizione dei roster. Le formazioni sono complete, le squadre schierate e i club pronti ad affrontare questa nuova stagione A2. Nuova soprattutto per il livello di competizione, che si alza sensibilmente dopo l’aggiunta della categoria A3 e il ritrovo delle dodici migliori squadre di A2 a mantenere la categoria.

“Questa nuova A2 vede scendere in campo tutti roster molto validi”, ha commentato il coach Pasquale Bosco. “Il livello ovviamente è salito molto e guardando la comoposizione e capacità tecnica di tutte le formazioni si arriverà sicuramente a una competizione serrata. Sarà una continua battaglia, ma così penso sia anche più bello e stimolante. La differenza in questo campionato la faranno i dettagli, sia dal punto di vista tecnico/tattico che mentale”.

Con l’ultimo inserimento nel roster del giovanissimo e promettente Luca Cagni (libero reggiano classe 2001), anche la formazione Conad Reggio ha preso definitivamente forma. Una forma più giovane, rispetto alla scorsa stagione. “Sono tutti giocatori che abbiamo fortemente voluto – ha affermato Bosco – e da cui ci aspettiamo tanto. Devo dire che, senza ovviamente togliere nulla ai giocatori più ‘navigati’ che vantano sicuramente molta esperienza, preferisco sempre lavorare con una media d’età giovane. I giovani sono più affamati, hanno un entusiasmo sano che sfocia anche nel volersi mettere in mostra un po’ di più. Sono tutte motivazioni che, a mio avviso, spronano automaticamente a fare meglio”.

In attesa del 20 ottobre, prima giornata d’andata, il calendario è già stato pubblicato e così anche le date dei quarti playoff (29 marzo, 5 e 9 aprile 2020), semifinali (12/19/22/26/30 aprile) e finali (3/7/10/14/17 maggio). Un’altra novità, che resta solo in forma d’idea – difficilmente realizzabile per questa stagione, è il cartellino arancione. Un’ammonizione rivolta alla tipologia di tifoso, come dire, particolarmente motivato e al limite della civiltà. Sempre in linea teorica, spetterà al club e non all’arbitro (non essendo il tifoso tesserato) decidere quando e se escludere il suddetto da una o più partite. Per quanto al momento sia solo un’idea, resta una buona idea.