Staffetta di friulani sulla panchina della Tinet Gori Wines. Paolo Mattia succede a Jacopo Cuttini, già suo compagno di squadra e allenatore a Buja. Per Mattia la prima esperienza in Serie A, ma un solido bagaglio come formatore di giovani che lo ha portato anche a collaborare con il Club Italia, per il quale si occupa attualmente di valutare i talenti del nord.
“Sono una persona sincera e passionale. Credo che si debba trasmettere passione ai propri giocatori e soprattutto essere se stessi quando si è in palestra, senza scimmiottare gli altri, ma portando avanti le proprie idee”

Sarà Paolo Mattia il nuovo nocchiero della Tinet Gori Wines Prata per la stagione 2020-21. Il quarantunenne nativo di Tolmezzo, ma residente da anni a Udine, dove svolge la professione di tecnico informatico in un istituto superiore, ha raggiunto oggi l’accordo con il DS Luciano Sturam. Per Mattia è un ritorno anche se sotto una veste differente. Infatti il neo coach ha vestito la camiseta gialloblu nella stagione 2013-2014 quando fu uno dei centrali a disposizione di coach Marco Zingaro nell’annata che portò alla promozione in B1. Nella carriera agonistica di Mattia, iniziata nel paese natale e poi a Buja dove giocò assieme e poi venne allenato dal suo predecessore Jacopo Cuttini, ci sono state esperienze in Serie A1 e A2  a Trieste dove ha incontrato un’istituzione come il Prof. Gigi Schiavon (“il miglior allenatore mai avuto”) e B2 a Trento. Una promozione in A2 ad Oderzo assieme a Deltchev, Radin e Corrozzatto.  Dopo un infortunio in quel di Bibione è passato alla panchina e la sua prima esperienza è stata al Futura Cordenons dove ha conquistato subito un titolo regionale con l’ U19. Quindi una trafila da forgiatore di talenti in quel di Gemona dove ha allenato ragazzi che frequentano stabilmente la Serie A come Paolo Zonca, Samuel Onwuelo e Nicola Zonta. Una puntata nel femminile a Codroipo in Serie C con una squadra giovane e la recente esperienza in serie B a Portogruaro. Da 3 anni è nello staff della rappresentativa regionale maschile, gli ultimi due da head coach. La sua capacità nell’allenare giovani promesso lo ha portato ad essere inserito nei processi selettivi delle nazionali giovanili maschili come collaboratore del Club Italia per il Nord Italia, con la possibilità di lavorare e confrontarsi assieme ad un vero mito come Julio Velasco.

Come ti approcci a questa nuova esperienza?

“Inizio con grandissimo entusiasmo e la voglia di far bene, come peraltro mi è sempre capitato all’inizio di un’avventura. In questo caso c’è forse ancora maggior slancio perché è la prima volta che affronto questa categoria e anche perché non mi era mai capitato di fare una pausa così lunga dall’attività in palestra. Mi sento carico a molla: uno stop a metà stagione ti lascia con una voglia di fare incredibile.”

Come ti definiresti come allenatore?

“Sono una persona sincera e passionale. Credo che si debba trasmettere passione ai propri giocatori e soprattutto essere se stessi quando si è in palestra, senza scimmiottare gli altri, ma portando avanti le proprie idee”

Come stai programmando la stagione?

“Per il momento sto studiando i video della passata stagione per definire il modello prestativo che guiderà il nostro lavoro. Con Luciano Sturam ci stiamo confrontando sia per definire lo staff che lavorerà assieme a me che per valutare giocatori e roster. In questo momento diventa difficile fare una programmazione vera e propria perché ancora non sappiamo date e modalità di inizio dell’attività anche se, verosimilmente, credo potremo riprendere per settembre”

Com’è Paolo Mattia fuori dal campo?

“Il tempo libero è poco e sono contento di dedicarlo alla famiglia. Io amo stare con i miei figli a giocare o con mia moglie a guardare serie tv o fare una classica gita fuori porta. Una passione è quella della lettura, soprattutto libri gialli e fantascienza. Oltre a questo amo i fumetti, in particolare Nathan Never.”