DA ROLD LOGISTICS BELLUNO-CUS TRIESTE 3-1

PARZIALI: 25-14, 25-22, 25-15, 26-28.

DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 3, De Santis 9, Graziani 8, Candeago 8, Paganin 11, Mozzato 9; Pierobon (L), Gionchetti, Ostuzzi 11, Della Vecchia 3, Milani 6, Martinez (L). Allenatore: D. Poletto.

CUS TRIESTE: Vattovaz, Princi, Berti, Michelon, Gerdon (L), Improta, Vecellio, Dose, D’Orlando, Sartori, Gnani, Blasi, Allesh, Gambardella.

NOTE. Durata set 18’, 26’, 20’, 28’; totale 92’. Belluno: battute sbagliate 15, vincenti 6, muri 10. Trieste: b.s. 17, v. 1, m. 4.

C’è modo e modo di rompere il ghiaccio. La Da Rold Logistics Belluno sceglie forse il migliore: intensa, feroce dal punto di vista agonistico, attenta nell’interpretazione dei fondamentali chiave, la squadra dolomitica registra subito il suo volley in modalità A3. E fa valere la categoria di differenza, al cospetto di un avversario comunque ben organizzato come il Cus Trieste (compagine di serie B). Alla Spes Arena, l’allenamento congiunto sfocia in tre set di tonalità biancoblù, mentre il quarto è degli ospiti.

RISPOSTE – Coach Poletto parte con la diagonale Maccabruni-De Santis, Candeago e Graziani in banda, Paganin e Mozzato al centro, mentre il primo libero è Pierobon. La risposta del sestetto? Roboante, se è vero che i bellunesi accumulano presto un vantaggio in doppia cifra, figlio di un servizio efficace (soprattutto con Paganin e Graziani) e di un muro per ampi tratti invalicabile. Le 11 lunghezze di divario, con cui va in archivio il parziale d’apertura, rispecchiano fedelmente la bontà dell’approccio bellunese al confronto con i giuliani.

NIENTE SCONTI – Nel set successivo, c’è Ostuzzi al posto di Candeago. Ma, più che altro, c’è una versione meno aggressiva dei rinoceronti, costretti a inseguire a lungo il Cus (11-14). In più, Maccabruni deve affidarsi alle cure di Luca Gallina (il fisioterapista-capitano) per un problema fisico: in cabina di regia, ecco Della Vecchia. A ogni modo, la Drl non intende fare sconti: impatta con Mozzato (a quota 16), sorpassa con un ace del neo entrato alzatore, sale di colpi a muro e chiude i conti sul 25-22, nonostante la resistenza dei triestini. Infine, trovano spazio pure Milani e Martinez, mentre rientra Maccabruni, a conferma che il problemino era di lievità entità. E anche il terzo round è nel segno della Da Rold Logistics. L’unica macchia coincide con il quarto e platonico atto, quando ormai stanchezza e acido lattico prendono il sopravvento.

L’ANALISI DEL COACH – «Le risposte sono state all’altezza delle richieste – afferma il tecnico Diego Poletto -. Dobbiamo sistemare ancora diversi aspetti, ma è normale. Bene il muro, siamo stati ordinati e mi fa piacere perché su questo fondamentale puntiamo parecchio. I nuovi? Si stanno inserendo progressiva: è chiaro che chi ha lavorato con me è avvantaggiato. Tutti, però, hanno un approccio propositivo. In più, siamo andati molto a terra: ciò dimostra quella maturità agonistica e tecnica che avevo chiesto». E sabato prossimo, si riaccenderanno le luci della Spes Arena: arriva il Motta di A2.