Esperienza, equilibrio, fame di vittorie. Sono le qualità che porta in dote il nuovo colpo di mercato del Delta Volley Porto Viro, Romolo Mariano, schiacciatore classe 1991, nell’ultima stagione in forza al Pool Libertas Cantù.

Bergamasco di nascita e di formazione pallavolistica, 190 centimetri di altezza, Mariano arriva in Polesine con le “stigmate” del posto quattro completo: abile sia in ricezione che in attacco, l’anno scorso è risultato tra i dieci migliori interpreti del ruolo nel campionato di Serie A2 Credem Banca per rendimento complessivo. In carriera ha già messo a segno quasi 1900 punti, conquistando una promozione in Superlega (nel 2016 a Sora) e sfiorandone altre tre, con due finali playoff disputate a Spoleto (2017 e 2018) e una a Corigliano, nel 2015.

Con ogni probabilità il “bottino” poteva anche essere più ricco se non ci fosse stato di mezzo il Covid. Sì, perché due anni fa Mariano era a Siena, corazzata che stava dominando la regular season di A2 prima dello stop per la pandemia. Proprio quella stagione ha fatto registrare anche il primo “contatto ravvicinato” tra lo schiacciatore bergamasco e il Delta Volley, che si incrociarono nei quarti di finale di Coppa Italia di A2/A3. Vinse 3-1 l’Emma Villas, ma Porto Viro riuscì comunque a lasciare il segno: “Le impressioni che ho avuto in quell’occasione sono state molto positive – racconta Mariano –, ho visto una società che ha fame di arrivare in alto e che vuole migliorarsi sempre. E sono due punti che combaciano con i miei obiettivi personali”.

Insomma, magari non era scritto nel destino, ma quello tra Romolo Mariano e il Delta Volley era un amore che aveva ottime possibilità di sbocciare. Anche perché la corte del club nerofucsia è stata serrata negli ultimi mesi: “Ho scelto di venire qui perché la società mi ha cercato con insistenza e di questo sono molto felice – prosegue il nuovo arrivato –. Un altro motivo che mi ha spinto ad accettare è il valore della squadra che sta costruendo il club e tutto il progetto che mi è stato presentato. Sta nascendo un gruppo molto buono, formato da giocatori esperti, è difficile dire dove possiamo arrivare, ma spero che staremo nella metà alta della classifica”.

In sette stagioni di A2 (a cui se ne aggiungono altre due nella massima serie del campionato svizzero), Mariano ha potuto imparare molto della categoria: “Sicuramente una delle ‘lezioni’ più importanti è che nessuna partita è scontata, c’è sempre da lottare tanto, in ogni gara. A livello personale, rispetto ai miei esordi, ho acquisito più esperienza in alcune situazioni di gioco e consapevolezza di me stesso, ma si può sempre migliorare da questo punto di vista”.

Pur con tanti giocatori navigati in rosa, Porto Viro resta una matricola assoluta della cadetteria. E per questo, secondo Mariano, dovrà metterci qualcosa in più a livello mentale: “Dovremo avere sempre fame e voler vincere contro tutti. Siamo un sestetto nuovo e questa sarà la difficoltà più grande da superare perché dovremo costruire strada facendo la nostra identità di gioco e le nostre sicurezze di squadra. Ci vorrà un po’ per ottimizzare i meccanismi, ma sono fiducioso che lavorando con qualità in palestra riusciremo a bruciare i tempi”.