È la squadra di una metropoli: Torino. Ma attualmente occupa il penultimo posto, ha vinto una sfida su cinque ed è reduce da un tris di sconfitte (e senza aver conquistato neppure un set). La ViViBanca è il prossimo ostacolo lungo il cammino della Da Rold Logistics Belluno: si gioca domani alla Spes Arena. La prima battuta è alle ore 18, arbitrano Denis Serafin di Treviso e Anthony Giglio di Trento.

Graduatoria simile (le contendenti sono separate da 2 lunghezze), stessi obiettivi (la permanenza in A3), ma momenti di forma diametralmente opposti. Perché, a differenza dei piemontesi, i rinoceronti si presentano all’appuntamento dopo essere andati a punti per tre partite consecutive. L’ultima delle quali a Montecchio Maggiore, dove ha preso forma un passivo al tie-break che però ha consentito ai biancoblù di muovere la classifica: «Contro il Sol Lucernari abbiamo espresso una buona qualità di gioco – spiega coach Diego Poletto – per larghi tratti del confronto. Qualità che dobbiamo alzare pure nei momenti difficili all’interno di una singola partita, in modo da trovare quella continuità di rendimento necessaria per concretizzare determinate situazioni. In palestra, durante la settimana, stiamo lavorando proprio in questa direzione». 

Poletto non si fida di Torino: «È una squadra altalenante. Ha espresso una buona pallavolo a inizio campionato, ma ultimamente è andata incontro ad alcune difficoltà. A ogni modo, può fare affidamento su atleti molto validi e che possono incidere sia in attacco, sia in battuta». La priorità è semplice: «Sarà fondamentale partire in maniera aggressiva. Anche perché giochiamo in casa e saremo spinti dal nostro pubblico». 

A detta del coach, i punti in palio domani non pesano di più rispetto a quelli dell’esordio con Pineto o dell’ultimo turno in terra vicentina: «Va concretizzata al meglio ogni situazione – conclude Poletto -. Non dobbiamo aspettare le sfide con le compagini di bassa classifica per dare il massimo. Sarebbe un atteggiamento sbagliato, che non ci porterebbe da nessuna parte. E poi questo è un campionato equilibrato, in cui possiamo giocarcela con chiunque». Il derby veneto di domenica scorsa è lì a dimostrarlo.