Tecnico e opposto dell’Allianz Powervolley analizzano il tie break con la squadra piacentina

IN SINTESI: Il punto strappato a Piacenza nel lungo confronto con la Gas Sales Bluenergy relega l’Allianz Powervolley all’ottavo posto in classifica al termine della regular season, rendendo vano ai fini della graduatoria il recupero di mercoledì con Ravenna. La sconfitta al tie break ha lasciato amaro in bocca nel team meneghino, come si evince dalle parole di Piazza e Patry. «È una partita amara – analizza il tecnico –. Una gara a due facce: per l’ennesima volta dimostri che sei lì, che lotti fino in fondo.  L’amaro in bocca ce l’ho perché secondo me abbiamo fatto un passettino indietro rispetto alle gare di Modena, di Padova e di Trento». Anche l’opposto francese dice la sua: «Avremmo potuto giocarci meglio le nostre carte: sono amareggiato perché siamo arrivati a Piacenza per vincere. Alla fine prendiamo un punto ma non è abbastanza per noi».

MILANO – Un punto amaro, quello che l’Allianz Powervolley ha portato via da Piacenza. La sconfitta al tie break nel ventiduesimo turno di Superlega, l’ultimo del girone di ritorno, rende vana, ai fini della classifica, il recupero che attende Milano mercoledì contro Ravenna. Per i ragazzi di coach Piazza arriva così il verdetto definitivo per la regular season, chiusa all’ottavo posto.

Una posizione in classifica che determina così anche l’accoppiamento per il turno preliminare dei playoff scudetto, al via domenica 21 febbraio: avversario dei meneghini sarà Verona (che ha terminato la stagione al nono posto) nella battaglia al meglio delle tre gare che varrà il passaggio del turno nei quarti di finale dei playoff contro la prima della classe Perugia. Il verdetto è arrivato dopo la prestazione ricca di alti e bassi con Piacenza ed il rammarico è evidente nelle parole di coach Piazza: «È una partita amara. Una gara a due facce: per l’ennesima volta dimostri che sei lì, che lotti fino in fondo.  Il primo set ci è scappato per degli errori che ultimamente non stavamo commettendo, per cui il rammarico è doppio. Nel tie break abbiamo avuto la palla del 4-1 senza muro e non l’abbiamo chiusa e poi dopo sei costretto a rincorrere. L’amaro in bocca ce l’ho perché secondo me abbiamo fatto un passettino indietro rispetto alle gare di Modena, di Padova e di Trento. Adesso sarà importante recuperare le energie per andare a giocare con Ravenna una partita che deve essere importante per noi, perché ci deve servire da test soprattutto in virtù dei prossimi decisivi appuntamenti. Verona? Si rimette in discussione tutto. Su Verona non c’è molto da dire: ha giocatori del calibro di Kaziyski, Jaeschke, Aguenier. Quindi sarà una partita da prendere con le pinze».

Sulla stessa lunghezza d’onda Jean Patry. L’opposto francese, autore complessivamente di una buona prestazione con 16 punti (superata quota 500 attacchi vincenti in due stagione in Italia in regular season), analizza così la prova di squadra: «Sono un po’ dispiaciuto per il finale perché potevamo fare meglio e potevamo vincere. Se penso alla partita, credo avremmo potuto giocarci meglio le nostre carte: abbiamo iniziato il primo set con un po’ di difficoltà, mentre abbiamo mollato nel terzo set. Sono amareggiato perché siamo arrivati a Piacenza per vincere: alla fine prendiamo un punto ma non è abbastanza per noi. Con Ravenna l’obiettivo è vincere quest’ultima partita per entrare bene nei playoff. È molto importante finire bene questo campionato con una vittoria, noi andiamo lì per vincere e prendere tre punti».

VIDEO INTERVISTA PIAZZA
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VIDEO INTERVISTA PATRY
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