E poi c’è quella figura ibrida, che in allenamento porta esperienza e trance agonistica, e nello spogliatoio allegria e vitalità.

L’identikit corrisponde al profilo di Ivo Manca, centrale sanguigno di innumerevoli battaglie. Due stagioni or sono per lui sembrava giunto il momento di far combaciare la fine della militanza saviglianese con quella della carriera da giocatore. Invece i ruoli cambiano, le prospettive si allungano. Ivo non “mancherà” di fare ancora parte del progetto, un po’ riservista e, soprattutto, apprendista dirigente.