SERIE A3

DA ROLD LOGISTICS BELLUNO                   3
MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO                2
23-25, 26-28, 25-22, 25-20, 15-12

Savigliano: Gonella, Ghibaudo, Bossolasco, Garelli, Gallo, Bosio, Ghio, Galaverna, Rabbia, Bergesio, Vittone, Cravero, Testa, Dutto. All.: Bonifetto, Brignone
Belluno: Piazzetta, Gionchetti, Candeago, Martinez, Maccabruni, De Santis, Della Vecchia, Graziani, Mozzato, Milani, Ostuzzi, Paganin, Pierobon. All.: Poletto

BELLUNO – Un passetto in avanti con lo sguardo indietro a quanto lasciato. Questa l’immagine del Savigliano dopo la trasferta nella città natale del grande Dino Buzzati. Andata vicino dall’intascarsi l’intera posta (che avrebbe fruttato il sorpasso sui “rinoceronti”), la compagine di coach Bonifetto è rincasata con la ricompensa minima. Il contenimento degli errori aveva permesso di spuntarla su San Donà dopo essere stati costretti al tie-break. Stavolta i troppi errori (46, la metà in battuta) non hanno impedito di respingere la rimonta di Belluno. Sta qui, in questo dato secco, l’essenza della prestazione saviglianese in una partita per lunghi tratti molto equilibrata, quinto set compreso. Ai biancoblù manca ancora qualcosa per far parte del ceto medio del girone bianco.

Il Monge-Gerbaudo – starting six con la diagonale palleggio-opposto Vittone/Ghibaudo, Dutto e Gonella al centro, Galaverna e capitan Bossolasco di banda, Gallo libero – nonostante il problema di prendere la misura dalla linea dei 9 metri, ha fatto suoi i primi due parziali per la capacità di gestire al meglio i momenti salienti. Non si è mai scollato: da 13-10 a 15-14 (pipe di Galaverna, top scorer con 26 timbrature sul referto, molto cercato dalla battuta degli avversari); da 18-15 a 22-22. Emblematico il prolungato scambio in cui le difese e le coperture di ambo i contendenti si sono esaltate, scambio chiuso da Galaverna (19-18). Il video check ha visto il tocco sull’attacco del numero 9 ospite e assegnato il punto 23; capitan Bossolasco (13 punti) ha firmato il set point dopo una rigiocata.
Belluno, che dopo 7 giornate era la seconda squadra di tutta la A3 in fatto di punti a muro (83, uno in meno di Tuscania che milita nel girone blu), ha cambiato campo con i centrali Paganin e Mozzato a secco (del palleggiatore Maccabruni l’unica segnatura in questa modalità; 7-7 finale tra le due formazioni).
Anche nel secondo set la correlazione muro-difesa del Savigliano ha reso difficile ai padroni di casa mettere palla a terra. Un lungo linea di Candeago (12) e un attacco di Graziani l’hanno prolungato ai vantaggi, dove il solito Galaverna ha fatto la differenza. Ambivalenti e sintomatiche anche le statistiche del secondo parziale: Belluno ha incrementato le migliori percentuali in ricezione (70 di positiva e 50 di perfetta contro 46 e 33), ospiti preminenti in attacco: 58% vs 50. Ma senza piazzare un ace: per il primo di 3 (contro gli 8 bellunesi) si è dovuto attendere il terzo set, un ace sporco di Dutto (9-10).

La perdurante fallosità ha finito col tarpare le ali del Monge-Gerbaudo, per contro i rinoceronti hanno preso a incornare. Piazzetta ha guidato la riscossa, suo il punto numero 24 con un attacco che ha sorvolato il muro a 3 e messo palla a terra all’incrocio delle linee. Graziani, abile nello spazzolare il muro altrui (miglior realizzatore dei suoi con 19 punti, 5 attacchi vincenti su 9 tentativi in questo parziale) ha chiuso un terzo set (poi anche il quarto) nel quale l’attaccante più servito è risultato però Ghibaudo (4 punti dei 14 personali). In questa frazione statistiche invertite in ricezione: Savigliano con 68% di positiva e 36 di perfetta contro 65 e 24. Quelle definitive, indicative di valori equivalenti, recitano 61 e 45 per cento per Belluno, 49 e 46 per Savigliano.
In un quarto set saldamente in mani dolomitiche (8-5, 16-11, 21-16), Bonifetto ha inserito Bosio per Ghibaudo e Rabbia per Gallo (e Garelli), e con loro ha cominciato un tie-break serrato.
Belluno ha girato campo sull’8-7, gli ospiti hanno ancora impattato a 11 (doppio Galaverna), ma Ostuzzi (10 punti dal terzo set) si è rivelato il coniglio dal cilindro di coach Poletti (13-11). La sfida si è conclusa con il diagonale out di Ghibaudo.

Nessun dubbio per coach Bonifetto: “Sicuramente due punti gettati al vento. Troppi errori gratuiti. Nei primi due set, anche se vinti con punti rocamboleschi, siamo andati abbastanza bene. Ma stiamo tardando a capire che la categoria richiede di saper soffrire. Invece aver ceduto il terzo set ci ha fiaccati. Un’occasione persa”.