Il forte martello sloveno ha messo a terra l’ultimo punto nel perentorio 3-0 di Milano su Trento.

IN SINTESI: Il primo storico successo casalingo di Milano su Trento è passato dall’ultimo punto di Tine Urnaut: la diagonale dello schiacciatore sloveno ha certificato il perentorio 3-0 dell’Allianz Powervolley sull’Itas. Importante per il successo non solo il recupero di Piano e Pesaresi, ma anche un ritrovato ritmo gara proprio dello schiacciatore sloveno Urnaut, arma in più di questa Milano nel finale di stagione. «È stata una dimostrazione di squadra – commenta il numero 17 dei meneghini–. Sono contento perché siamo scesi in campo con l’atteggiamento giusto. Siamo stati aggressivi fin dal primo punto e abbiamo dimostrato in tutti i fondamentali che volevamo vincere. Dobbiamo tenerci stretti tutte queste cose e portarcele in campo. Se pensiamo a fare bene le cose, di conseguenza il livello del nostro gioco si alza ogni giorno di più».

MILANO – L’ultimo punto come una liberazione. Tine Urnaut, schiacciatore sloveno classe 1988, è l’autore della diagonale vincente che ha messo la parola fine al match di ieri sera tra Allianz Powervolley Milano ed Itas Trentino. Un attacco che certifica il perentorio 3-0 che i padroni di casa hanno inflitto ai dolomitici nell’ultima gara di regular season all’Allianz Cloud e che rappresenta il primo storico successo casalingo di Milano su Trento.

Prestazione compatta e coriacea di una squadra che ha messo in campo qualità e carattere, avendo la meglio di una formazione forte come quella trentina ed in serie positiva in Superlega da 12 partite: è stata dunque Milano a comminare la prima sconfitta del girone di ritorno a Trento. A guidare il team il timoniere in panchina Roberto Piazza, che ha giovato del ritorno in campo di Piano (9 punti e 3 muri) e di un superlativo Pesaresi che, in difesa, ha offerto una prova di grande sostanza. Ma soprattutto si è rivista la grande forza e qualità di Tine Urnaut che, gara dopo gara, sta recuperando il ritmo partita. «È stata una dimostrazione di squadra – commenta il numero 17 di Milano –. Sono contento perché siamo scesi in campo con l’atteggiamento giusto. Siamo stati aggressivi fin dal primo punto e abbiamo dimostrato in tutti i fondamentali che volevamo vincere: questa è una cosa molto importante, perché con questo atteggiamento dobbiamo approcciarci ogni giorno in allenamento e affrontare tutte le partite in questa maniera». Un atteggiamento chiaro fin dal primo scambio per una Milano che è sempre stata in controllo del match anche quando ha rischiato di far svanire il vantaggio accumulato sia nel secondo set (dal +7 al +1) sia nel terzo (dal +6 al +2). Rischi elevati che contro formazioni del calibro di Trento possono essere molto pericolosi, ma alla fine ad esultare a fine gara per il secco 3-0 sono stati i meneghini. «Mi piace guardare la mia parte del campo – prosegue Urnaut – e dico che non abbiamo mai mollato: in difesa, a muro, in battuta, in tutti i fondamentali. Dobbiamo tenerci stretti tutte queste cose e portarcele in campo. Se pensiamo a fare bene le cose, di conseguenza il livello del nostro gioco si alza ogni giorno di più. Sono contento che abbiamo chiuso così, è un risultato importante».

Importante non solo per la classifica ma anche per il morale: soprattutto quello di Urnaut che, arrivato a stagione in corso dopo l’esperienza in Cina, sta cercando la forma migliore dopo un’assenza dai campi di gioco molto lunga. «La cosa più importante per me è cominciare a giocare: non giocare una partita per un anno intero è strano. Giocare non è come allenarsi, mi mancava questo feeling. Piano piano con le partite cerco di ritrovarlo sempre di più e dare un contributo sempre più grande alla squadra. La prossima gara con Piacenza? Scenderemo in campo come siamo scesi con Trento, ma questo deve valere anche per tutte le altre partite a prescindere da chi ci sia dall’altra parte per fare il meglio possibile».

VIDEO INTERVISTA TINE URNAUT