Verona e Piacenza danno vita ad una vera e propria battaglia al Palabanca, con un verdetto, il 3-2 per i padroni di casa, che si è deciso solo al tie break. Buona prova in attacco per i gialloblù, che però hanno concesso troppo in fase di ricezione.

IL REPORT
Stoytchev schiera dall’inizio Spirito, Asparuhov, Nikolic, Jensen, Cortesia, Mozic e libero Bonami.

Nei primi minuti di gioco le due squadre si dividono la posta, con Verona che soffre di più in ricezione e Piacenza in difficoltà a muro nel contrastare l’offensiva di Mozic. I padroni di casa si portano avanti con un bel mani out di Recine, ma l’ace di Asparuhov riporta il risultato sul 7-7. Jensen non trova ostacoli da posto 2 colpendo con diagonali fulminanti, e Verona può tentare così la prima fuga, costringendo Bernardi al primo time out sul +3 per gli ospiti. Lagumdzija cerca di mantenere in corsa i suoi con due colpi di classe, ma la musica non cambia: Verona riesce ad allargare il vantaggio, serrando i ranghi in difesa e giocando bene con il muro avversario. 13-18 il parziale. Sempre Lagumdzija centra un gran turno al servizio e mette sotto grande pressione la retroguardia scaligera, siglando anche un ace, che si vede bruciare quasi tutto il margine sul tabellone. Piacenza aggancia i gialloblù sul 20-20, ma ancora una volta è Jensen a rompere l’equilibrio con un diagonale imprendibile. Si gioca punto a punto, ma a spuntarla sono gli ospiti che conquistano il set sul 23-25 definitivo.
La riscossa di Piacenza arriva immediata: dopo i primi scambi i parziale dice 4-1, con Verona che fatica in ricezione e ad impostare un contrattacco efficace. Ma i gialloblù ci sono e tornano a graffiare con l’ace di Cortesia e due siluri di Mads Jensen che mandano in fumo quasi tutto il vantaggio avversario. L’aggancio arriva a quota 11-11 con una bomba dello sloveno Rok Mozic, che non perdona una distrazione dei piacentini a fil di rete. Da qui s’innesca una battaglia serratissima che non concede la fuga a nessuna delle due squadre. Da una parte Lagumdzija a fare il buono e cattivo tempo per i suoi, e dall’altra Spirito che fa girare bene gli attaccanti scaligeri. Una magia di Brizard nasconde il pallone a Mozic e porta a +2 Piacenza, ma l’errore di Antonov che spara in rete dai 9 metri, mantiene in corsa Verona. Ma è una parallela fulminante di Lagumdzija a mettere fine ai giochi e a portare il set in saccoccia ai padroni di casa. 25-22 il finale.
Nel terzo parziale è ancora la squadra di casa a partire in quarta, portandosi subito a +3 con i colpi di un Recine in netta ripresa rispetto ad inizio gara. Verona reagisce e recupera terreno ritrovando solidità a muro e coprendo bene gli spazi nelle retrovie. 11-10 il punteggio sul tabellone. Poi è one man show di Lagumdzija: l’attaccante turco mette a terrà un ace di Potenza, non concedendo nulla dai 9 metri agli scaligeri, che soffrono pesantemente il suo turno al servizio e si ritrovano così a -4. L’ace di Russel e il monster block trovato da Caneschi su Jensen non fanno che accentuare il solco tra le due squadre, ma Verona continua a lottare e tenta di reagire dalle mani dei suoi centrali. Lo sforzo degli scaligeri non basta, perché sono ancora gli uomini di Bernardi a mettere il sigillo sul set e a chiudere sul 25-19 con la murata di Brizard su Magalini.
Inizio di set equilibrato, ma i primi a trovare la fuga sono Spirito e compagni che vanno +2 con un gran colpo di Mozic che vola da seconda linea e centra l’angolino del campo avversario. Jensen colpisce forte dai 9 metri e Piacenza fatica a ripartire in contrattacco, permettendo agli ospiti di mantenersi saldamente in controllo a +3. Il mani out centrato da Jensen dà verve alla corsa di Verona, ma Recine risponde con un diagonale imprendibile che consente a Piacenza di tenersi al passo sul tabellone. Lo strappo che consegna il set ai gialloblù e rimanda quindi il verdetto al tie break arriva dalle mani di Asparuhov che mette gioca bene con le mani degli avversari e chiude i giochi sul 20-25.
Dopo un primo testa a testa, il set di spareggio vede Piacenza al comando sul 7-5, grazie soprattutto a due errori ingenui dei gialloblù e ai colpi di un implacabile Lagumdzija. I padroni di casa chiudono bene a muro e per Verona diventa davvero difficile mettere a terra la palla. Il colpo mandato out da Russel concede un’opportunità di rimonta agli uomini di Stoytchev che sono all’inseguimento sul 13-9. La palla del definitivo 15-9 arriva con un imperioso monster block di Brizar su Mozic che consegna set e partita ai padroni di casa.

DICHIARAZIONI
Stoytchev: “Le percentuali in ricezione hanno fatto la differenza soprattutto nel secondo set, ma per il resto siamo stati abbastanza bravi. Nonostante tutto abbiamo tenuto il gioco, ho dovuto anche sostituire Mozic ad un certo punto dargli un po’ di respiro. Ci siamo incastrati sulla battuta di Holt in un frangente, poi nel tie break spesso è anche questione di fortuna. Loro senza dubbio sono una squadra veramente forte, con un Lagumdzija contro cui non siamo riusciti a trovare le giuste contromisure. Complimenti a Mads Jensen, protagonista di una partita di alto livello, sia in attacco, che in termini di decisioni prese durante il gioco. I nostri tifosi in trasferta? A loro posso dire solo grazie. Sono fondamentali per noi e faremo di tutto anche in futuro per meritarci ancor di più il loro sostegno. Ci vediamo a Cisterna!”.

Gas Sales Bluenergy Piacenza-Verona Volley 3-2
(23-25, 25-22, 25-19, 20-25, 15-9)

GAS SALES BLUENERGY PIACENZA: Lagumdzija 25, Russel 19, Recine 8, Catania (L), Stern ne, Brizard 7, Tondo ne, Antonov 0, Rossard ne, Scanferla (L), Cester 2, Pujol ne, Holt 9, Caneschi 9. All. Bernardi
VERONA VOLLEY:  Cortesia 8, Magalini 0, Vieira de Oliveira ne, Asparuhov 14, Mozic 15, Nikolic 9, Jensen 22, Spirito 3, Qafarena ne, Wounembaina 1, Zanotti ne, Donati (L), Bonami (L). All. Stoytchev

ARBITRI: Mattei, Papadopol

DURATA SET: 27’, 28’, 26’, 27’, 17’. tot 2h e 05’.

NOTE: Spettatori: 327. Gas sales Bluenergy Piacenza: 11 muri, 5 ace, 20 errori in battuta, 53% in attacco, 53% (44%) in ricezione. Verona Volley: 6 muri, 4 ace, 23 errori in battuta, 50% in attacco, 36% (20%) in ricezione. MVP: Lagumdzija