Il centrale Fabio Trevisiol torna a vestire la maglia del Volley Team Club dopo un anno in prestito in Serie B a Portogruaro.

Le prime parole di Fabio:

Ciao Fabio, ci fai un excursus della tua esperienza nella pallavolo?

“Ho iniziato la carriera purtroppo non prestissimo, infatti il primo anno di pallavolo (proprio con il VTC) è stato l’ultimo di U17 nella stagione 15/16. La mia fortuna è che il VTC mi abbia dato l’opportunità di far parte di una squadra che aveva partecipato alle finali nazionali negli ultimi due anni e che sarebbe stato l’obbiettivo anche di quella stagione. Nelle stagioni successive ho iniziato a far parte sempre più del sestetto base. Negli anni ho fatto sempre a San Donà in Serie C (perso la finale promozione in B contro Portogruaro, squadra dell’anno scorso), poi promozione in C e poi l’anno dopo ho fatto la C  (stagione chiusa per covid).

Dopo uno stop di un anno e mezzo sono andato a Portogruaro in B dove ho fatto una buona stagione da titolare, visto la novità della categoria. Questa è stata una stagione di grandissima crescita dato che ho avuto la possibilità di giocare e confrontarmi con un gruppo eterogeneo di atleti, dai veterani della categoria, ai giovani emergenti fino ad arrivare a giocatori scesi dalla Serie A. Questo ci ha permesso di toglierci molte soddisfazioni, lottare ed esser temuti da tutte le squadre indipendentemente dalla loro posizione in classifica. Il tutto grazie al rapporto che si era creato con la squadra sia in palestra che al di fuori, cosa che spero di poter ritrovare/creare a San Donà.

Cosa ti ha spinto a tornare a San Donà?

“La scelta di tornare al VTC non è legata solamente al salto di categoria, ma anche alla possibilità di allenarmi, giocare e far parte di una squadra di professionisti. Un grandissimo stimolo, senza ombra di dubbio, è la possibilità di essere allenato da uno sportivo di livello altissimo come Paolo Tofoli che sono sicuro riuscirà a tirare il fuori il meglio di me non solo tecnicamente ma anche come persona”.

Sarà il tuo primo anno in Serie A. Che obiettivi ti poni?

“Obiettivi ce ne sono un infinità, in primis c’è la mia crescita individuale tecnica, tattica e fisica dato che questo è il mio primo anno in una serie A e la voglia di mettersi in gioco e dare il massimo e tanta”.

Hai uno sportivo al quale ti ispiri particolarmente

“Avendo iniziato da piccolo giocando a basket questa passione mi è rimasta, infatti i miei idoli di sempre li ritrovo in NBA.
Primo fra tutti Derrick Rose, che lo considero un atleta unico, date la sue qualità e l’età che aveva quando le ha messe in mostra ai suoi massimi livelli. Ma oltre a questo lui è l’esempio più importante di come rialzarsi, infatti lo ha dimostrato mettendosi ancora in mostra dopo aver subito una sfortunata serie di grossi infortuni”.