Come nel più classico dei romanzi gialli, tutto si decide all’ultima pagina: la Da Rold Logistics Belluno si giocherà la permanenza in Serie A3 Credem Banca nel turno conclusivo di stagione regolare. Perché a Portomaggiore matura la sesta sconfitta di fila. E, in parallelo, la ViViBanca Torino supera 3-1 San Donà e incamera il bottino pieno. Questo significa che i piemontesi sono staccati di una sola lunghezza dai rinoceronti. I quali dovranno evitare il sorpasso per non essere risucchiati in zona playout. 

ALL’ALTEZZA – In merito al confronto di Portomaggiore, la DRL, guidata per la prima volta da coach Luigi Schiavon, si è rivelata all’altezza della situazione, ma in una sfida in cui entrambe le squadre hanno forzato e sbagliato parecchio al servizio (quasi 40 errori complessivi), a far pendere l’ago della bilancia dalla parte della Sa.Ma. è stato l’opposto Ulrik Dahl, top scorer del match con 24 punti arricchiti da un ace. Non sono bastati, invece, Graziani (18) e Piazzetta (11 con 3 muri), mentre un impatto positivo sulla gara lo ha avuto Gionchetti: 7 punti e un buon apporto in ricezione, entrando dalla panchina. 

MARCE ALTE – Passando alla cronaca, la Sa.Ma. inizia subito con le marce alte e sbaglia pochissimo: i bellunesi, dal canto loro, provano a rimanere in scia agli emiliani, che però dimostrano grande sicurezza in ogni fondamentale. E non alzano mai le mani dal volante. Altra musica nel secondo set. Vero che è ancora Portomaggiore a partire forte, ma è altrettanto vero che i biancoblù sono pronti a ribattere colpo su colpo. Coach Schiavon si gioca la carta Gionchetti per dare maggior stabilità a difesa e ricezione, mentre Graziani, al servizio, contribuisce all’aggancio a quota 19. Nel momento decisivo, però, Pinali e Dahl salgono in cattedra: 25-22. 

MAZZATA – La Da Rold Logistics è comunque in partita. Lo è ampiamente. A maggior ragione in un terzo atto in cui riesce a rimediare a un parziale di 6-0 al passivo: dal 14-17 al 20-17. Una simile mazzata poteva stendere chiunque. Non i rinoceronti. E non Graziani, che prima accorcia in attacco (22-21), poi impatta con un ace (23-23). E ai vantaggi sono decisivi due errori degli emiliani: 25-27. Ma nel quarto e ultimo round sale prepotentemente di colpi l’attacco di Portomaggiore. E la prospettiva di agguantare il tie-break viene incenerita da una bocca da fuoco come Dahl. Domenica prossima, alla Spes Arena, il faccia a faccia con la Tinet Prata di Pordenone avrà il sapore della finale. 

L’ANALISI – «Abbiamo perso e, di conseguenza, non possiamo essere contenti – analizza coach Gigi Schiavon -. Tuttavia, siamo riusciti a giocare a tratti una buona pallavolo, anche se nel complesso siamo stati inferiori ai nostri avversari. Soprattutto in attacco. E pure in difesa, se è vero che Portomaggiore ha avuto molte più occasioni di rigiocata. In ogni caso, lo spirito in campo era buono. E aver vinto ai vantaggi, dopo essere stati sotto a lungo, è un’indicazione positiva rispetto al desiderio di far bene. Ma non è stato sufficiente». 

 

SA.MA. PORTOMAGGIORE-DA ROLD LOGISTICS BELLUNO 3-1

PARZIALI: 25-20, 25-22, 25-27, 25-19. 

SA.MA. PORTOMAGGIORE: Aprile 8, Masotti 7, Govoni, Pinali 8, Ferrari 14, Dahl 24; Brunetti (L), Gabrielli (L), Leoni 2, Grottoli 1, Rossi, Dordei. N.e. Pahor. Allenatore: M. Marzola. 

DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 2, De Santis 5, Graziani 18, Ostuzzi 9, Piazzetta 11, Mozzato 6; Martinez (L), Gionchetti 7, Paganin. N.e. Galliani, Guolla, Della Vecchia, Milani, Pierobon (L). Allenatore: D. Poletto. 

ARBITRI: Marco Laghi e Paolo Scotti.  

NOTE. Durata set 25’, 26’, 31’, 30’; totale 1h52’. Portomaggiore: battute sbagliate 18, vincenti 3, muri 8. Belluno: b.s. 20, v. 2, m. 6.