Venerdì 17 alle ore 17. Nemmeno giocare con la scaramanzia cambia il trend desolante dell’Agnelli Tipiesse lontano da casa. Con la resa di San Donà di Piave (1-3) contro il fanalino Motta di Livenza sono diventate nove – Coppa Italia compresa –  le battute d’arresto di fila. Un’emorragia che ormai, oltre a non essere lontanamente comprensibile o giustificabile, diventa un rompicapo anche provare a definire. E cosi mostra i muscoli pure l’Hrk che ottiene la terza vittoria consecutiva dopo i colpacci a Grottazzolina e Castellana Grotte. Squadra senz’anima, senza nerbo e incapace anche di sfruttare i binari favorevoli sui quali si era messo il match. Graziosi le prova tutte, ma nemmeno in questa circostanza si riesce a cavare un ragno dal buco mandando, di conseguenza, in onda un altro pomeriggio da cancellare.

L’impatto sulla sfida è subito convincente e si palesa con un 3-9 lanciato da un turno dai nove metri di Held. Il + 6 diviene immediatamente un gap di sicurezza sebbene l’Hrk riesca a ridurre momentaneamente a – 3 (13-16) prima che Held inserisca la marcia giusta e riporti i suoi in totale controllo. Motta cambia dall’inizio del secondo set con Pol per Secco Costa e a mutare è anche l’andamento della contesa. Perché Cominetti e compagni cominciano ancora bene (5-8) poi si perdono e subiscono il 6-1 che consente ai padroni di casa di prendere il pallino approfittando di un avversario che, gradualmente, perde in termini di lucidità e precisione (9 errori complessivi contro i 3 dell’avvio) e paga dazio. Dopo l’aggancio a quota 20, un attacco out di Copelli (23-21) rappresenta il gruzzoletto su cui i veneti costruiscono il pareggio. Quel gruzzoletto che Bergamo, tornando alle solite prestazioni a tratti sconcertanti in trasferta, contribuisce ad aumentare. Padura Diaz sparisce e viene rilevato sul finale da Baldi in un parziale giocato sul filo fino alla parte centrale. Poi l’Agnelli Tipiesse non mette più giù palla (doppio muro su Held per il 20-16) prima che Cavasin e Kordas, con Catone per Jovanovic, firmino un ribaltone più che legittimo. Entra Mazzon per Padura Diaz, ma la solfa non cambia perché sbagliano Cominetti e Copelli, uno dietro l’altro, regalando il 9-5 interno poi goffamente si scontrano Copelli e Catone per il doppiaggio (12-6): la fotografia del pomeriggio è messa totalmente a fuoco. Poco altro da dire, se non un flebile sussulto per rientrare a – 1 (19-18) prima che altri errori orobici (la nona murata su Held e una pipe out di Cominetti) sanciscano l’ennesima condanna.

 

Motta di Livenza – Bergamo 3-1 (17-25, 25-23, 25-21, 25-21)

HRK: Acquarone 2, Kordas 17, Trillini 11, Cavasin 17, Secco Costa 1, Pilotto 11, Battista (L), Pol 7. N.E. Santi, Bellanova, Acuti, Cunial, Schiro. All. Zanardo.

Agnelli Tipiesse : Jovanovic 4, Held 18, Cargioli 11, Padura Diaz 7, Cominetti 14, Copelli 15, Pahor 0, Toscani (L), Catone 0, Baldi 1, Mazzon 0. N.E. De Luca, Lavorato, Cioffi. All. Graziosi.