«Faccio una promessa al nostro pubblico: grazie alla rosa di giocatori di cui disponiamo, regaleremo tante emozioni. Poi se arriveranno anche i risultati, tanto meglio. Ma quel che è certo è che i tifosi andranno a casa soddisfatti, partita dopo partita». Parole e musica di Sandro Da Rold. Il presidente del Belluno Volley abbraccia idealmente gli appassionati che seguono le gesta dei rinoceronti. E li chiama a raccolta.

SANA COMPETIZIONE – «Non vedevo l’ora che riprendesse l’attività – prosegue il massimo dirigente -. La pausa estiva è stata molto lunga, ma anche importante perché ci ha permesso di portare a termine una bellissima campagna acquisti. Siamo davvero soddisfatti: ho grande fiducia in vista del campionato». Da Rold è concreto e pragmatico. E, nel presentare la sua rinnovatissima “creatura”, va dritto al punto: «Abbiamo scelto elementi giusti nella posizione giusta. Prendiamo l’esempio dei centrali: in questa stagione potremo disporre di quattro atleti con un’altezza rilevante. Ma, lo sappiamo, solo due scenderanno in campo. Ciò significa che, all’interno del team, ci sarà una giusta e sana competizione. E ognuno dovrà prepararsi al meglio per ambire a una maglia da titolare».

STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE – Il roster di spessore è figlio dell’impetuosa crescita di una società sempre più strutturata e organizzata: «Abbiamo dato e forma e sostanza a una parola: “credibilità”. I giocatori approdano a Belluno perché sanno che qui si sta bene e ci sono persone puntuali: la società e lo staff godono di buona credibilità ormai in tutta Italia».

CODICE ETICO – Agli ordini di coach Gian Luca Colussi e del suo staff, i biancoblù hanno ripreso ad allenarsi. E iniziato a conoscersi. Il debutto ufficiale (15 ottobre, alla Spes Arena, contro i neopromossi del Cus Cagliari) è ancora lontano. Ma i prossimi due mesi saranno fondamentali per trovare la sintonia all’interno di un collettivo che comprende una decina di novità: «Le nostre ambizioni non hanno limiti – conclude Da Rold -. Perché questo è lo sport. E vige una regola: vincere, pur nel rispetto dell’educazione e del codice etico. Non intendo nascondermi: vogliamo andare in Serie A2».