Troppa FarmItalia per un’OmiFer priva della sua migliore bocca di fuoco, Pawel Stabrawa, ancora fuori per infortunio, nella prima sfida ai piedi dell’Etna, valida per la terza giornata di ritorno del girone “Blu” di regular season Serie A3 Credem Banca, tra due squadre che fra tre giorni si affronteranno nuovamente, sempre in terra sicula, per il turno dei quarti di coppa Italia che vale l’accesso alla “final four”, le finali a quattro. La partita ha visto la capolista Catania imporsi con un netto 3-0 sui ragazzi di coach Radici che hanno comunque dimostrato di essere un avversario ostico che non si arrende mai. FarmItalia ha sicuramente gestito meglio la partita, con un grande lavoro di regia, un’ottima difesa e dei punti di pregevole fattura in chiave d’attacco con Casaro, Disabato e Zappoli, riuscendo a fare la differenza nei momenti decisivi del match ma è altrettanto vero che il più grande gap in campo è stato rappresentato dai problemi di formazione. Tutti a disposizione di Kantor Waldo i giocatori della rosa catanese mentre Palmi ha dovuto fare ancora a meno del top player Pawel Stabrawa, che viaggia con una media punti stellare, anche se al suo posto D’Amato non ha certo sfigurato dimostrando a sprazzo, insieme a capitan Gitto e compagni, una buona pallavolo.

Primo set che per un determinato frangente è stato gestito dalla FarmItalia, fino al 20-15; dopodiché, Palmi si è avvicinata con grande merito arrivando addirittura a un solo punto di stacco, sul 20-19 ma nelle fasi cruciali sono venuti fuori giocatori del livello di Casaro e Frumuselu che hanno fatto la differenza: Casaro in grado di mettere a segno due punti fondamentali e Frumuselu protagonista di altrettanti muri prodigiosi che sono valsi il primo parziale, chiuso sul 25-21. Sostanzialmente equilibrata la ricezione ma non l’attacco, con il 55% di positività per Catania e solo il 39% per Palmi; 8 i palloni messi a terra da Zappoli, 5 da Casaro tra le fila della FarmItalia; mentre per la “Franco Tigano” 5 punti di Marinelli, 4 di D’Amato e 2 di Marsili. Secondo set vinto nettamente dai padroni di casa, 25-20, senza peraltro dover forzare contro un Palmi comunque mai domo. Bravi gli schiacciatori della FarmItalia a tirare palloni a terra ma sempre determinante, anche nell’ultimo punto del parziale, Frumuselu, che conferma di essere uno dei migliori muri di questa serie A3. Radici prova a spronare i suoi, ma è chiaro che l’assenza di Stabrawa limita fortemente in chiave offensiva i calabresi. Ma nel terzo e ultimo set Catania dà spolvero dei vari fondamentali con tutti i suoi giocatori dimostrando di essere molto incisiva e di poter chiudere senza particolari problemi il match. Così è: 25-18 il risultato per i locali che conquistano l’intera posta in palio.

Per quanto riguarda gli attacchi vincenti, FarmItalia sfoggia un sontuoso Zappoli con 19 palloni a terra, 16 quelli di Casaro e 10 per Disabato; 3 i muri vincenti di Frumuselu e 2 per Jeroncic. Per Palmi, invece, 13 palloni a terra di Marinelli, 12 D’Amato e 7 Rau che mette a segno anche 3 muri. Ricezione che ha funzionato per il 65% per Catania contro il 48% di Palmi. 52% contro il 42% la differenza d’attacco. In totale, 8 le battute sbagliate di FarmItalia e 11 per Palmi che ci riproverà mercoledì in coppa ma rivedendo certamente qualcosa.

“È stata una partita difficile da affrontare – ha commentato mister Radici – i nostri avversari hanno sicuramente legittimato la vittoria strada facendo con una prestazione che ci ha messo in forte difficoltà grazie a un livello di servizio e di cambio palla davvero superiore. Il livello di battuta di questo Catania ci ha fatto soffrire, anche se la nostra ricezione in sé ha operato comunque con dei dati abbastanza sufficienti rispetto alle difficoltà; il problema – ha aggiunto – è che, probabilmente, non abbiamo trovato quella concretezza nelle uscite di attacco per poter concretizzare una fase di cambio palla comunque difficile, perché i quattro battitori in salto e lo stesso quinto, il secondo centrale, ci hanno tolto delle sicurezze. Noi, per la verità, però, abbiamo forse gestito meno bene ancora la situazione break dove Catania, a sua volta, oltre alla battuta ha messo in campo un livello di cambio palla che senz’altro è stato di altissimo profilo. Il nostro servizio pur avendo noi tentato diverse strade e alternative non ha premiato, la ricezione ospite è stata veramente eccellente e ha messo nelle condizioni il già bravo Fabroni di giocare quasi esclusivamente con palla in mano quindi con quattro opzioni di attacco il compito del nostro muro, della nostra difesa è diventato altrettanto difficile. Quindi, -ha continuato Radici – una partita della quale accettiamo il risultato negativo, sulla quale facciamo assolutamente i complimenti alla capolista che ha dimostrato una volta in più di essere una squadra concreta e forte in tutti i reparti”. Ma domani è già lunedì… “sappiamo che non possiamo assolutamente rimanere sul pezzo -ha precisato il coach dell’OmiFer – ma dobbiamo cambiare prospettiva, livello di energia e prepararci a questo match di coppa perché è una partita particolare che riprende da zero a zero e non da questo 3-0. Sul piano mentale, questi due giorni ci serviranno per ricaricare le pile; sul piano tecnico tattico mi riservo ancora di verificare la prestazione di oggi e, perché no, anche lo stato di salute psico-fisica dei ragazzi per capire se c’è da cambiare qualcosa, dove cambiarlo e come concretamente cercare una strategia diversa. Questo fa parte un po’ di tutti i post gara dove il risultato è negativo e dove la prestazione lo è altrettanto ma si tratta di un percorso e quindi dovremo prima di tutto riassettarci e poi magari rimettere immediatamente tutte le energie che abbiamo a disposizione della “Franco Tigano” perché, comunque, -conclude- se siamo arrivati ai quarti di finale di coppa Italia, questo lo dobbiamo a un bellissimo quarto posto alla fine del girone di andata che è da onorare con una prestazione di alto profilo, quindi, l’obiettivo per mercoledì non cambia”.

 

FarmItalia Catania 3

OmiFer Palmi 0

Set: 25-21, 25-20, 25-18

Catania: Zito (L), Fabroni 5, Tasholli ne, Zappoli 19, Jeroncic 4, Maccarrone (L) ne, Disabato 10, Frumuselu 6, Smiriglia ne, Battaglia ne, Nicotra ne, Casaro 16, Fichera ne. All. Kantor Waldo

Palmi: Cappio (L), De Santis ne, Marsili 2, Gitto 5, Ferraccù, Miscione 1, Stabrawa ne, Marinelli 13, Peripolli, Pellegrino ne, Rau 7, D’Amato 12, Carbone 3. All. Andrea Radici

Arbitri: Dario Grossi e Roberto Guarneri