SAN DONÀ DI PIAVE (Venezia) – Il volo della Gabbiano Mantova termina in Gara 2 della semifinale playoff promozione del campionato di Serie A3 Credem Banca. Questo l’amaro epilogo al termine della serata di ieri, con la Personal Time San Donà che si impone per 3-1 e completa l’opera raggiungendo la finale, dove incontrerà una tra Belluno e Fano, ferme sull’1-1 e bisognose dunque della decisiva Gara 3.

C’è un mix di orgoglio e delusione in casa Gabbiano, con le lacrime che si mischiano in ogni caso alla soddisfazione per aver riportato la Mantova del volley al centro delle mappe della pallavolo nazionale: «Posso solo ringraziare i miei ragazzi, lo staff e la società – ribadisce il direttore sportivo Nicola Artoni – abbiamo fatto qualcosa di assolutamente inimmaginabile a inizio anno, un volo straordinario che avremmo voluto non finisse mai. Le emozioni quest’anno sono state tantissime: il primo posto in stagione regolare, la Final Four di Coppa Italia, la finale di Supercoppa Italiana, fino ad arrivare allo spareggio promozione e a questa semifinale. Abbiamo affrontato ogni partita con la voglia di divertirci e di giocare la nostra pallavolo, senza snaturarci ma crescendo di giorno in giorno, grazie ad un gruppo magnifico. Uscire dai giochi così fa male, è chiaro, ma dobbiamo accettarlo e complimentarci con i nostri avversari».

Nel match di ieri la Gabbiano si è arresa dopo oltre due ore di gioco e qualche rimpianto, anche alla luce di un primo set vinto convincendo per 25-20. Nel secondo parziale San Donà torna a farsi sentire, e riporta in equilibrio il match (25-22), per poi allungare sul 2-1 nel terzo set (25-19).

È a questo punto che i biancazzurri provano con tutte le loro forze ad allungare la partita al tie break. Si arriva sul 24-21 per la Gabbiano, ma Gola e compagni non riescono a concretizzare i set point a disposizione, e il match dunque si trascina ai vantaggi. Qui, un paio di chiamate arbitrali decisamente dubbie (prima su Depalma, poi su Parolari) spengono la fiamma della Gabbiano, che si arrende 33-31 e pone dunque fine alla propria stagione.

«Ogni partita ha una sua storia – commenta lo schiacciatore Riccardo Scaltriti – che va vissuta, forse ci voleva da parte nostra più entusiasmo nei momenti in cui la partita ci ha sorriso. I segnali ci sono arrivati, ma abbiamo fatto un po’ di confusione e non siamo stati capaci di uscirne. Abbiamo dato tutto, ma non è bastato».

«È andata così, ce l’abbiamo messa tutta ma non è stato sufficiente – aggiunge invece il regista Niccolò Depalma – in noi rimane un anno molto positivo, nonostante il finale. Siamo andati in difficoltà e non ne siamo usciti. Delusione e rammarico rimangono, è normale, si poteva fare meglio a muro e in difesa, ma in tante fasi del match la lotta è stata punto a punto. Nonostante la delusione, abbiamo dimostrato pienamente di valere la categoria».

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