Porto Viro – E’ la Delta Group la prima squadra a poter dire di aver davvero fermato la Yuasa Battery nel corso della stagione in corso. Quella maturata in terra veneta è infatti la prima sconfitta che non consente a Grottazzolina di muovere la classifica, in quanto le uniche due precedenti debacle, arrivate per mano di Santa Croce e Cuneo, avevano comunque portato in dote alla compagine fermana almeno un punto.

Una fermata, dunque, che rende forse più umana la squadra allenata da coach Massimiliano Ortenzi, l’unica del torneo cui ancora mancava una sconfitta “netta”.

E nonostante la serata no da parte di Vecchi e compagni, ancora una volta il tie break è stato più che sfiorato, grazie ad un super turno al servizio di Fedrizzi che, dal 21-17 in favore dei nero-fucsia nel quarto set, aveva permesso alla Yuasa Battery di tornare addirittura in vantaggio e di avere, per giunta, anche più di un set point.

Quando le serate nascono storte, tuttavia, è difficile raddrizzarle. Altre volte l’impresa era riuscita, anche al cospetto di compagini che per valori assoluti sono forse anche superiori alla Delta Group. Ieri sera è invece mancato il guizzo finale. Ma ci sta, e ciò non deve assolutamente spostare l’asse dai grandissimi meriti avuti dalla squadra sinora. Sarebbe infatti oltremodo ingeneroso. Anche perché un primato con un vantaggio che era di sei lunghezze, e che oggi rimane comunque di quattro sulla più diretta inseguitrice (Cuneo) rimane comunque qualcosa di assolutamente importante.

Sicuramente qualcosa è mancato – rivela coach Ortenzi – abbiamo faticato molto nel cambiopalla e fatto troppi errori anche su palle non difficiliCi hanno difeso, e quando è così diventa complicato, tolto un secondo set in cui siamo riusciti ad accelerare subito e ad imporre il nostro ritmo. Negli altri parziali abbiamo sempre faticato e rincorso. Nel quarto siamo stati bravi a rientrare in partita con un turno al servizio di Fedrizzi, ci siamo anche conquistati una palla set, però poi non siamo riusciti a concretizzare ed abbiamo anche gestito male alcuni secondi tocchi, mentre loro sono stati bravi a chiudere.

Una analisi, da parte del giovane coach marchigiano, che va oltre il singolo match: “Dobbiamo lavorare per ritrovare un po’ di meccanismi e dobbiamo farlo in fretta, cercando però di rimanere tranquilli, la strada è solo questa. Se riusciremo a ritrovare continuità nel cambiopalla potremo tornare ad essere la squadra ammirata fino a qualche settimana fa. Questo è un campionato lungo in cui bisogna arrivare in fondo in un certo modo, la posizione in classifica non era fondamentale prima di stasera e non lo sarà domani, e comunque se anche volessimo guardarla essa ci deve aiutare a stare tranquilli e sereni perché evidenzia che abbiamo fatto un buon percorso. Ora serve rimanere tranquilli e sereni nell’affrontare i problemi che adesso abbiamo, senza nasconderci e mettendoci tutti qualcosina in più. Non siamo abituati ad essere in difficoltà e ad andare sotto, dobbiamo allenare anche questo per essere più pronti anche a questa eventualità.”

Parole sagge, di chi non si nasconde di fronte alle difficoltà, bensì è perfettamente consapevole di possedere tutti i mezzi necessari per affrontarle.