SEC Isernia – Materdomini Castellana doveva essere la gara dall’elevato spettacolo in campo…e tale è stata! Maresca (ancora in campo per il libero Gatto) e compagni, da un lato, e gli uomini di D’Onghia, dall’altro, hanno deliziato i palati con scambi a tratti interminabili e dall’alto tasso tecnico.

SEC contro Mater doveva essere la sfida nella sfida tra le due tifoserie, e anche in questo caso le attese non sono andate deluse: 1200 gli spettatori presenti sulle tribune del PalaFraraccio, che hanno accompagnato incessantemente schiacciate e muri dei loro beniamini.

Quella di ierisera doveva essere, inoltre, la gara del riscatto per i biancoazzurri e il risultato di 3 a 1 sulla vera rivelazione del torneo appare una prova più che sufficiente. Si era chiesta una prestazione maiuscola degli attaccanti – che nelle ultime uscite avevano avuto dei passaggi a vuoto – ed è arrivata anche quella. L’opposto cubano naturalizzato italiano, Alexis Batte, è andato a segno 30 volte. Insomma, tutte le aspettative sono state soddisfatte in pieno!

Passando alla cronaca, il primo set è risultato quello meno spettacolare e caratterizzato da tanti errori in battuta. Entrambi i coach erano consapevoli che una grossa fetta dell’andamento del match sarebbe dipeso proprio dalla spregiudicatezza in tale fondamentale. La parità l’ha fatta da padrona fino al diciassettesimo punto, poi un primo tempo di Cricca e un ace di Batte portano la SEC a più due; Nuzzo ci mette una pezza, ma ancora Batte e Cricca, quest’ultimo con un muro proprio su Nuzzo, vanno ad allungare. Sembra fatta, invece, la Materdomini si porta sul 23 pari, il PalaFraraccio raggela pensando a Pineto, ma questa volta Spescha e Batte non sbagliano.

Il set incassato anziché dare forza ai padroni di casa finisce per spegnerli (si comincia a pensare che i biancoazzurri abbiano una “crisi” da secondo set); il Castellana viene fuori trascinato dalle veloci di Meriggioli su De Mori e da un Nuzzo sempre decisivo. I pugliesi senza troppa fatica solcano un gap di 7 punti che potranno gestire in tranquillità fino al 20-25, sancito dall’attacco out di Cricca.

All’iniziale equilibrio, nella frazione successiva, segue l’assolo dalla SEC che riesce a portare sugli scudi la sua prerogativa: la sincronia muro-difesa. Inizia Suglia con due muri su Nuzzo e l’opposto pugliese si vede costretto in più occasioni a cercare di aggirare le mani del muro, ne risulta che aumentano i palloni “sparati” out. Per arginare le difficoltà in ricezione causate dal turno in battuta di Batte, coach D’Onghia sul 18-12 chiama time-out, ma al ritorno sul parquet l’opposto di casa infila un’altra battuta vincente. I gialloblu provano a reagire con De Mori e Libraro, ma Spescha in attacco e poi a muro spegne ogni possibile rimonta (23-16); prima di cedere il posto a Igor Pinelli, prodotto del vivaio locale, per il suo esordio in A2, lo schiacciatore romano mette in cassaforte il ventiquattresimo punto per la sua squadra. E come nel primo parziale sarà Batte a decretare il 25-19 finale.

Nel quarto parziale vanno avanti i padroni di casa grazie al muro “a uno” prima di Spescha su Nuzzo e poi di Costantini su Libraro (6-5), ma al primo tempo tecnico di sospensione sono gli ospiti ad essere in doppio vantaggio. Al rientro in campo coach Mosca richiama Spescha in panchina e dà spazio a Rosso; la SEC con l’inesauribile Batte trova il pareggio e un attacco del nuovo entrato fa 9-8. L’allungo definitivo si realizza con due punti consecutivi del materano Suglia. Batte e Rosso consegnano alla SEC il massimo vantaggio sul 16-12. I pugliesi però non mollano e dopo l’ingresso di Rinaldi per Libraro (19-15) riagguantano la parità sul 19 grazie ad un ace del regista Meriggioli. Si tratta dell’ultimo sussulto per gli ospiti, Batte fa pendere di nuovo la bilancia verso i colori biancoazzurri. Sul 22-20 dovrebbe servire Costantini, ma coach Mosca lo richiama per Di Marco; l’intuizione è vincente, il turno in battuta del centrale di Foligno mette in difficoltà la Mater e la SEC Isernia può chiudere agevolmente con un muro del “grande fratello” Batte.

La gara si conclude come era cominciata con un abbraccio tra le opposte fazioni – che prima del fischio di inizio si erano scambiate sciarpe, maglie e fiori – e con un doveroso tributo di tutti gli atleti alle tifoserie, entrambe vittoriose!

Anna Palermo
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(Foto PRIMIO: “Fratello” Batte autore di una prova strepitosa)