Per la SEC Isernia, dopo quattro sconfitte consecutive, era d’obbligo vincere, ma ai biancoazzurri non sono bastati la buona prova, il calore della Fossa del Drago e la prestazione tutto cuore di capitan Maresca, entrato a rilevare Suglia sul 15-18 del terzo set.

Tuttavia, nonostante l’insuccesso bisogna guardare al “bicchiere mezzo pieno” e non per eccessivo ottimismo, bensì per il fatto che nella gara di ieri si è rivisto un gioco a tratti spumeggiante, un Batte implacabile (24 i punti per lui) e quella ricezione che ha fatto grande la SEC nella prima parte del torneo. In tale fondamentale, davvero buona la prova del libero Gatto, ma superlativa quella del capitano pentro che fa 94% di positività e 76% in perfezione. Al suo personale score ci sono da aggiungere due attacchi vincenti, un ace e grinta da vendere, che spiega l’ovazione degli 850 del PalaFraraccio ad ogni suo tocco di palla. Dopo un quadro simile (che dice anche 93 punti totali per i padroni di casa contro i 94 degli ospiti), come spiegare la sconfitta? Con molta probabilità alla SEC Isernia sono mancati il cinismo nei momenti topici e quella cattiveria agonistica che nel corso del quarto parziale avrebbe consentito di giocarsi un tie-break più che meritato.

I biancoazzurri, in campo con il sestetto base, partono bene, con Batte e il solito Cricca sugli scudi. Dall’altra parte della rete è Milushev a tenere alti i colori dell’Acanto Mantova e proprio il turno in battuta del bulgaro ribalta le sorti del set, dal 15-12 al 15-17. La Sec, sempre con l’opposto cubano naturalizzato italiano e con il centrale di Ravenna, prova a non far scappare gli ospiti, ma nonostante l’impegno profuso non riesce ad annullare il vantaggio degli avversari.

La prima frazione chiusa a favore dei lombardi stuzzica l’orgoglio di Costantini e soci che ritornano sul mondoflex più agguerriti. Spescha diventa subito incisivo, anche al servizio, e fa capire che lo spartito di questo secondo set darà vita a un’altra musica, ma sarà Batte a firmare il primo vero allungo pentro della frazione (8-5). La battuta in salto mette in difficoltà la ricezione del sestetto del presidente Emanuelli, contribuendo ad agevolare il lavoro in muro-difesa dei locali. Sarà proprio il fondamentale del muro a fare la differenza in questo frangente (6 i block punto); dopo un altro ace di Spescha (21-19), due muri – Suglia e Costantini gli autori – portano la SEC sul 23-19. Valdo corre ai ripari, mandando in campo Buti per l’esperto Bernabè, ma Batte è inarrestabile e con un muro pregevole permette alla sua squadra di conquistare la frazione, cosa che non accadeva dalla gara interna con il Bassano, datata 11 dicembre.

L’incontro si riapre. L’inizio del terzo parziale è caratterizzato da una serie di errori al servizio per entrambi i contendenti, con l’opposto Milushev che non ci sta a perdere il confronto con Batte e da via al suo personale show. A tenergli testa è l’azzurrino Cricca che riacciuffa il pareggio con un ace su Mitrovic, in serata “no” e lontano parente dello schiacciatore visto a Latina. Sul 15-17 il serbo-montenegrino si riscatta parzialmente con il turno al servizio, che genera un break di 4 lunghezze. Nel frattempo Lorizio aveva richiamato in panchina uno spento Suglia (ma alla luce del grave lutto che lo ha colpito la sua prova è più che giustificata); al suo posto capitan Maresca. Anche Alderman, per il quale si era riacutizzato il dolore al ginocchio, va a sedersi in panchina. Il doppio cambio permette di accorciare le distanze: il nuovo entrato Longobardi mura Milushev, costretto successivamente ad attaccare out per superare il muro biancoazzurro ben piazzato, portando il risultato sul 23-24. Il pubblico ci crede e ugualmente Carletti, che riconsegna la palla calda al giovane opposto bulgaro che stavolta non sbaglia.

Il quarto parziale si apre all’insegna dell’Isernia, ancora in campo con Longobardi e Maresca, quest’ultimo sancisce il sorpasso con una battuta vincente, ma è ancora il muro a decretare l’allungo: l’alzatore campano e lo schiacciatore romano fotografano dapprima Mosca poi Mitrovic (9-6). Il vice Alderman si fa sentire anche al servizio, la sua battuta flottante è assai produttiva; oltre all’ace, il break di 3 lunghezze porta la formazione molisana sul 14-8, Batte mette al sicuro il risultato (17-11). Almeno così si è indotti a credere visto l’ottimo gioco; invece, il muro di De Togni su Cricca riavvicina l’Acanto (17-14). Il centrale in forza alla SEC si fa perdonare immediatamente con un primo tempo e, in seguito, restituendo la “foto” allo stesso centrale scuola Sisley (19-15). Si tratta però dell’ultimo acuto della SEC, che – dopo il tempo chiesto da Valdo – non riesce ad essere spietata e consente al giovane Ricci Petitoni (entrato a rilevare Mitrovic) di avviare la rimonta e successivamente di mettere la freccia. Il PalaFraraccio raggela sotto il primo tempo di Bernabè (23-24) e definitivamente con la diagonale di Milushev.

L’Acanto Mantova vince con merito, ma la SEC Isernia non demerita. Dalla buona prestazione e dai notevoli miglioramenti bisogna ripartire per il lavoro settimanale che precede la proibitiva trasferta di Crema.

Anna Palermo
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(Foto PRIMIO: capitan Maresca in battuta, ottima la sua prova)