Dopo la sconfitta al tie break in quel di Ravenna tante erano le domande sorte in casa Isernia. Dopo la sconfitta casalinga per 3 set a 1 ad opera del Bassano Volley le stesse domande si sono moltiplicate e tutte ruotano intorno ad una questione, per il momento, irrisolta: perché una formazione che a tratti annichilisce l’avversario, come è successo nella seconda frazione e all’inizio della terza e della quarta, poi si perde in errori banali ed eccessivo nervosismo? La mancanza di continuità è un dato di fatto, ma a questo punto bisogna indagare circa i motivi dell’assenza di tale continuità. Marco Fenoglio, coach dei pentri, punta il dito sul lavoro settimanale: “La partita è lo specchio di come ci alleniamo: ci siamo allenati male e con poca voglia e abbiamo giocato male”. Da fuori, invece, i biancoazzurri danno l’impressione di essere troppo individualisti, fattore che non consente alla Katay Geotec Isernia di essere squadra, soprattutto nei momenti topici. Queste alcune delle spiegazioni per dare un senso alla seconda sconfitta senza andare a punti per il sestetto molisano, che scivola in penultima posizione davanti alla sola Codyeco Santa Croce, prossima avversaria dei pentri, uscita anch’essa sconfitta nella giornata di ieri dalla Bertoni di Crema.

Toccherà a coach Fenoglio analizzare tecnicamente, tatticamente e, soprattutto, dal punto di vista del carattere, la gara e trovare la via della continuità che deve, necessariamente, passare dalla coesione del gruppo e dell’ambiente, per poi ripartire dalle ottime prestazioni di Alessio Fiore, grinta, autorità e determinazione dall’inizio alla fine del match (non a caso sarà il miglior realizzatore con 16 punti), e del libero Matteo Cacchiarelli, in crescita costante.

Dunque, starting six inedito per la Katay Geotec Isernia: oltre a Fiore per Gemmi, l’altra novità, in questo caso obbligata, è in posto tre con il giovanissimo Giacomo Pambianchi (classe ’89) a sostituire Salgado che non riesce a recuperare dall’infortunio subito sette giorni fa al PalaCosta di Ravenna. Per Bassano c’è Calderan in regia per Bonetti, ma nel corso della gara tra i due la staffetta è continua. Isernia parte subito parlando slovacco con una pipe di Janusek e un muro di Piovarci, mentre Fiore fa subito vedere di che pasta è fatto con un ace. Tuttavia, è l’equilibrio a farla da padrone, almeno fino alla seconda sosta imposta dal regolamento. Al rientro una “doppia” fischiata agli ospiti e il primo tempo di Pambianchi, entrato con il giusto piglio, senza alcun timore reverenziale (peccato che Evandro a partire da metà terzo set si sia dimenticato di lui) determinano il primo concreto allungo della gara. Isernia con Fiore si porta sul più 4, sembra fatta, ma due errori consecutivi dell’opposto Oro (battuta lunga e asta in attacco) fanno quella inezia che cambia volto al set. Guarise fa la voce grossa e prima mura il pari ruolo Piovarci e poi si ripete su Oro. Bassano passa in vantaggio (22-23) e non serve il tempo chiamato da Fenoglio, perché due errori consecutivi in battuta e l’invasione a rete mandano gli ospiti sull’1-0.

L’oppostone pentro inizia come aveva chiuso la prima frazione con un errore, questa volta dalla linea dei nove metri; intanto, Gemmi prende il posto di Janusek, ma il là all’avanzata pentra passa per le mani di Pambianchi che blocca l’opposto veneto Tamburo per il 5-3. La Katay Geotec Isernia è una macchina perfetta e si esalta con il turno in battuta di Fiore, un break di quattro lunghezze che galvanizza i locali, sempre più poderosi a muro. Bassano perde il filo del gioco e il set.

I padroni di casa iniziano il terzo parziale con la stessa grinta del precedente. Le due battute vincenti consecutive di “Joffo” Piovarci inducono Cretu a chiamare immediatamente il tempo, per non perdere ulteriore terreno. La sosta fa bene a Parusso che mura dapprima Gemmi e poi Pambianchi. Proprio il muro è l’arma vincente di questo game per i veneti (6 i muri punto) con quello di David su Oro che destabilizza i biancoazzurri al pari dell’ingresso al servizio di Pianese per Parusso. E’ ancora Fiore a tenere i suoi a una distanza accettabile dai giallorossi, il suo ennesimo servizio vincente fa credere alla rimonta, ma David prima e il doppio muro di Bonetti, poi, Oro e Fiore le sue vittime, riportano Bassano avanti nel conto dei set.

Anche nel parziale successivo è sempre Isernia a partire in quarta. Fiore, Janusek e Oro non lasciano scampo: 6-2, ma con la stessa rapidità con cui la Katay Geotec accumula punti è capace di perderli. Così dopo il tempo chiesto da Cretu, David mette a terra la palla che lo porta sulla linea dei nove metri. Un break di cinque lunghezze e situazione ribaltata: 6-7. Si procede a braccetto, ma poco prima della seconda sospensione tecnica Tamburo e Guarise salgono in cattedra. Al rientro Tamburo con una velenosissima battuta fa più 5, Isernia si sgretola, perde la concentrazione e successivamente le staffe. Fenoglio protesta vistosamente per una palla vista out (ma Cacchiarelli chiama il tocco) e il primo arbitro Vagni gli commina il rosso. Il match della Katay Geotec si chiude qui, ancor prima dell’asta presa da Oro che in definitiva consegna meritatamente i tre punti alla Bassano Volley.

Anna palermo
Area Comunicazione
press@fenicevolleyisernia.it
www.fenicevolleyisernia.it

Nella foto di Consalvo santilli una ricezione del top scorer Alessio Fiore