È partita ufficialmente questa mattina la stagione 2012/2013 della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora con la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico. Alle ore 12,00 presso gli stabilimenti della Globo S.p.A. in via Forma Cialone a Sora, i patron Gino e Ivan Giannetti, il presidente Enrico Vicini, il vice presidente Ubaldo Carnevale, e il Direttore Generale Alberico Vitullo, e tutta la società Argos Volley presente in sala, sono stati orgogliosi di presentare il loro nuovo allenatore: coach Daniele Ricci.

Il lavoro silenzioso dello staff dell’Argos Volley capitanato dal Direttore Generale Alberico Vitullo che ha operato a stretto contatto con il patron Gino Giannetti, ha portato così il suo primo frutto. Una vera e propria primizia del panorama pallavolistico nazionale e non solo con un bagaglio esperenziale e un palmares che parlano da soli senza avere bisogno di presentazioni e che fanno di lui una grandissima guida tecnica che da oggi siederà sulla panchina della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

“Come prima presentazione mi sento un po un pesce fuor d’acqua, – ha esordito Alberico Vitullo, – perchè siamo arrivati al 20 di giugno con tutti che erano li ad aspettare che cosa facesse Sora non come serie ma come roster. Quest’anno ci siamo dati delle priorità e abbiamo voluto iniziare da un allenatore importante. Questa scelta ha però previsto prima la non riconferma del tecnico della passata stagione, Vincenzo Porro, che ringraziamo per quanto fatto per la nostra società augurandogli le migliori fortune. Daniele Ricci, il suo nome è importante e non devo assolutamente presentarlo perché, per via dei suoi ottimi trascorsi esperenziali nel settore, per tutto quello che ha vinto e che ha fatto con tanti club, è sicuramente molto conosciuto emi viene da sorridere quando lo vedo stringere mani e presentarsi con nome e cognome. Sono onorato che la sua scelta sia ricaduta sulla nostra società e questo per Sora ha una grande valenza in quanto l’avvicina sempre di più alle società che contano nella pallavolo italiana. Un nome importante per una stagione importante! Non che le altre non lo siano state, ma il nostro intento quest’anno è quello di passare un colpo spugna su tutto quello che è stato in questi quattro bellissimi anni a partire dalla fantastica promozione nella serie, cancellare tutto e ripartire da capo. E il miglior modo per farlo è sicuramente partendo da dove siamo noi ora, da un grandissimo allenatore, Daniele Ricci”.

Il patron Gino Giannetti è dello stesso avviso del Direttore Generale e ci spiega che

“questo è in assoluto il momento più importante. Il ragionamento parte da lontano e arriva fino alla fine dello scorso campionato quando siamo giunti a una conclusione e cioè che bisogna iniziare da un eccellente allenatore. In questi anni abbiamo comunque percorso la strada giusta ma poi c’è sempre stato qualcosa che non è andato, allora con umiltà bisogna capire cosa. Per cui la necessità è stata quella di individuare una persona che durante i giorni, le settimane, i mesi, all’inizio e alla fine di tutto, ci facesse capire magari dove sbagliavamo o quali erano le cose che si potevano migliorare come l’atteggiamento nei confronti dei giocatori o comunque anche tutte quelle piccolezze collaterali che poi vanno a influire sul risultato. Il nome di Daniele Ricci è stato il primo a essere fatto all’interno della società e sinceramente non pensavo fosse possibile riuscire ad arrivarci. Sono contentissimo dell’accordo fatto perché per noi significa tanto e la mia convinzione è anche quella che Daniele è venuto a Sora per vincere e per insegnarci a farlo, e questo è quello che noi chiedevamo alla figura dell’allenatore. Con lui studieremo il miglior roster per poter ben figurare e già da ora faccio il mio più sincero in bocca al lupo a tutto il gruppo dell’Argos Volley, della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora e della Pallavolo Media Valle del Liri perché potrebbe essere un anno importante per tutti”.

Arrivano anche le prime dichiarazioni di coach Daniele Ricci che non fa trasparire alcuna emozione ma che comunque trasmette tantissimo senso di sicurezza.

“Mi fa piacere essere qua e ascoltare tutte queste parole che mi riguardano in prima persona e sono molto contento di poter intraprendere con voi una nuova avventura. Le vittorie che sono scritte sul mio curriculum servono solo alla mia esperienza, invece per quel che riguarda il nostro percorso insieme conterà quello che faremo a partire da oggi. Sono soddisfatto di essere entrato a far parte di questo club perché con i tempi che corrono poter lavorare con una società che può provare a mettere in piedi una squadra sicuramente protagonista per il campionato che faremo perché, al di la di quello che diceva De Cubertein, non è vero niente che l’importante è partecipare ma bisogna inseguire la vittoria. Cercare di rispettare le aspettative societarie per me sarà lo stimolo più grande e più importante e vorrei tantissimo che ci ritrovassimo alla fine della stagione a festeggiare qualcosa che facesse parte delle nostre aspettative iniziali. Quindi, sono qua per questo: lavorerò con umiltà e con molta disponibilità, cercando di essere sempre quella persona che possa aiutarvi a raggiungere quello che volete senza però essere io il protagonista perché gli unici attori in campo sono gli atleti. Io cercherò di gestire i protagonisti e quando ci sarà da festeggiare, come forse mi avete visto fare qualche anno fa a Latina, mi metterò nell’angolo della palestra e guarderò gioire il pubblico, i dirigenti, gli atleti, godendo delle soddisfazioni degli altri. Spero che in un tempo ragionevole ossia in dieci mesi, possiamo godere di quelle che sono le nostre aspettative. Ci saranno sicuramente domeniche in cui faremo un risultato negativo, però credo che alla fine vince chi riesce a superare i momenti difficili e quindi la chiave non è solo fare una buona squadra ma è riuscire a superare le ardue circostanze perché quelle è sicuro che ci sono e ci saranno sempre in tutte le squadre. Chi sarà bravo in questi momenti, e mi riferisco a tutti dall’allenatore, ai giocatori, ai dirigenti fino al pubblico e ai giornalisti, troverà la chiave per arrivare davanti agli altri, prima di loro. E noi è li che dobbiamo arrivare”.

Dopo queste dichiarazioni sono arrivate ovviamente le domande che da moltissimi giorni albergano nella mente di molti.
Considerando il grande punto interrogativo sulla partecipazione della Globo al campionato di A1 e A2, lavorate in previsione di entrambe le serie?

Gino Giannetti risponde molto francamente:

“Al momento non c’è nulla di certo. Per stare con i piedi per terra dovrei rispondere che il roster bisogna farlo per l’A2, quello sul quale stiamo lavorando però è una rosa un pochino più importante dove i primi acquisti da fare potrebbero essere buoni per entrambe le serie. Il ripescaggio in A1 significherebbe per noi anticipare di un anno quello che vorremmo fare. Per quanto riguarda il nostro campionato, attualmente è quello di A2 e vogliamo mettere tutte le pedine in ordine per poterlo vincere, eventualmente dovessimo fare la massima serie non sarà un problema disputarla in una posizione di tranquillità con la consapevolezza di non sperperare la possibilità della non retrocessione in quanto il blocco deve essere visto come un’opportunità per poter costruire un progetto duraturo nel tempo. Il blocco è stato pensato per dare a una società la tranquillità di poter far giocare i giovani futuribili perché dopo due o tre anni, quando il paracadute viene tolto potresti avere un gruppo che può dire la sua e avere così meno rischi di retrocessione. Inoltre non è da sottovalutare l’aspetto della valorizzazione dei giovani settore nel quale la nostra società sta lavorando molto e tutto questo deve in qualche modo essere trasportato nella massima serie. Ora, che sia A2 o A1, per noi la mentalità resta la stessa, quella che ci permetterà di fare un campionato di A2 vincente con il giusto innesto tra giovani ed esperti e lo stesso per l’A1”.

Sul lato tecnico coach Ricci, che squadra sarà?

“Mi piacerebbe fare una squadra abbastanza giovane e quindi più futuribile possibile però è chiaro che per vincere non si può pensare solo alla futuribilità altrimenti vinci in futuro e quindi ci sarà bisogno anche di qualche ragazzo esperto”.

E quindi, che tipo di gioco potremo vedere al PalaGlobo “Luca Polsinelli”?

“Nello scorso campionato abbiamo potuto constatare ancora di più che l’importanza della battuta sta crescendo anche se per me non credo sia così necessario vincere solo per quel fondamentale perché il giorno in cui batterai male non vincerai più. Credo che sia molto importante ricevere bene e non è facile farlo, quindi su questo credo bisogna stare molto svegli perché se ricevi bene dopo puoi fare tante altre cose. Comunque l’importante, la parola chiave per fare la squadra, sarà l’equilibrio”.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Foto di Mirko Saccucci