Mentre arrivano buone notizie in merito alla questione Palasparti, affidati infatti i lavori di adeguamento strutturale del Palazzetto di Via Marconi, la Conad Lamezia continua a sudare in palestra per preparare la sua prima storica stagione in A2.
Il gruppo costruito in estate è molto cambiato rispetto alla scorsa stagione. Solo 3 gli elementi rimasti rispetto alla straordinaria cavalcata che lo scorso anno ha portato al salto di categoria. Tra questi Giuseppe Zito
“Sono molto contento di essere di nuovo qui a Lamezia dopo la grande promozione dell’anno scorso – commenta il libero siciliano – Il gruppo quest’anno è cambiato molto, le impressioni dopo i primi giorni di lavoro sono positive, ci sono ragazzi molto giovani che hanno voglia di lavorare, voglia di dimostrare e che sicuramente con i giusti consigli del mister cresceranno molto e faranno bene. A loro si aggiungono giocatori che la categoria la conoscono bene come Bigarelli, che lo scorso anno ha fatto cose importanti, Usai e Di Fino che è un veterano di questo sport. Loro sapranno colmare il gap di esperienza dei più giovani”
Cambia anche il ruolo che la Conad Lamezia dovrà interpretare. Chiamata a vincere sempre, a interpretare il ruolo della squadra da battere nello scorso campionato, in questo i giallorossi hanno meno pressioni, meno obblighi, ma il compito comunque, di ben figurare e provare a mantenere la categoria.
“Lo scorso anno l’obiettivo era la promozione, non ci siamo mai nascosti, e quindi avevamo una certa pressione da gestire, dovevamo vincere tutte le partite e vincere anche i play-off. Non ci potevamo permettere nessun passo falso.  Quest’anno invece  – continua Zito – potremo giocare con meno pressioni ma questo non significa che non ne avremo affatto. La pressione, quella giusta,  serve per farti vincere determinate partite e per farti dare quel qualcosa in più, per tirare fuori il vero valore e superare gli ostacoli. Dobbiamo impegnarci sempre, a partire dall’allenamento, non abbassare mai la guardia e giocare sempre vendendo cara la pelle contro tutte le squadre, sia con quelle favorite che con quelle come noi piene di giovani”.