Il palleggiatore, tra presente ed immediato futuro, commenta l’annata della Revivre Axopower Milano.

MILANO – Il sorriso di Riccardo Sbertoli racconta la spensieratezza dei suoi 20 anni. Classe 1998, si è messo alle spalle la sua quarta stagione in Superlega, aggiungendo al suo bagaglio di esperienze maggiore maturità. Ma a quella sportiva, il regista milanese non manca di affiancare la propria crescita umana, proseguendo il suo percorso di studi universitario, ora al secondo anno di economia.

Con la stagione ormai alle spalle, il tempo è utile, anche per il palleggiatore della Revivre Axopower Milano, di tirare le somme di un’annata che lo ha visto protagonista con la squadra della sua città natale: «E’ stata una stagione importante per noi – commenta Sbertoli -. Abbiamo iniziato male, ma abbiamo avuto la forza di ritrovarci come gruppo e come squadra. Ci portiamo dietro i successi del girone di ritorno, ma è normale che non siamo stati contenti di come abbiamo affrontato i quarti dei Play Off. Ci aspettavamo tutti qualcosa di più, soprattutto perché eravamo consci delle nostre potenzialità ma ancor più delle nostre qualità. Ma fa parte del gioco, per questo questa esperienza ci servirà per il futuro. Ci è mancata la ciliegina sulla torta: abbiamo dimostrato che potevamo giocarcela con tutti e siamo arrivati lì, a ridosso delle grandi». La prossima stagione per Milano sarà speciale, con l’approdo all’Allianz Cloud, e lo sarà anche per Sbertoli che, da milanese doc, non nasconde la voglia di mettere finalmente piede nell’impianto di Piazza Stuparich che a fine giugno dovrebbe ospitare la tappa italiana della VNL. Il sogno di entrarci, magari prima con la maglia azzurra, è chiuso lì nel cassetto di Sbertoli: «La maglia azzurra è un sogno per ogni atleta, ma al tempo stesso un onore. Indossarla per me è un grande privilegio e se farò parte del gruppo azzurro è perché ho dimostrato, durante la stagione con Milano, di poterla meritare. Starà poi a me dare il massimo con la Nazionale».