Schiacciatore “specializzato” dai 9 metri, è al 3° anno d’Ingegneria informatica. «E’ stato divertente quando i coach mi hanno chiesto di suonare il pianoforte prima della seduta video. Questa SuperLega sta dimostrando che tanti giovani meritevoli possono essere il futuro del volley italiano»

Classe 1999, Pietro Merlo è uno dei tanti giovani della Kioene Padova 2020/21. Guardando le statistiche personali, spicca un dato curioso: 5 punti realizzati in SuperLega, tutti ottenuti da servizi vincenti (2 ace in Coppa Italia e 3 in campionato). «Effettivamente è un dato curioso – dice Pietro – soprattutto perché, fino a qualche tempo fa, il servizio non era uno dei fondamentali che mi caratterizzavano. In base alle necessità della squadra, ho iniziato ad allenarmi quotidianamente dai 9 metri e ormai, nel classico 6 contro 6 in allenamento, sono sempre dalla parte della squadra che deve andare alla battuta».
Sia per te che per molti tuoi compagni di squadra, l’esordio in SuperLega avviene in una stagione molto diversa dalle altre. Eppure le occasioni per mettersi in mostra non mancano…
«E’ una stagione molto difficile, sia sul piano organizzativo che di gioco. Però, guardando anche altre realtà al di fuori di Padova, in alcuni casi diverse Società hanno dovuto dare spazio a tutti i loro effettivi anche a causa di alcune defezioni, vuoi per infortunio o per “positività” al virus di altri compagni. Probabilmente in una situazione “normale” ci sarebbero state meno occasioni di mettersi in mostra. Però voglio aggiungere una cosa…».
Prego…
«Tutti i giovani che ho avuto modo di vedere in azione in questa SuperLega sono molto promettenti. Questo perché c’è la  voglia di emergere, la volontà di lavorare duro e di dimostrare che si è qui per meriti. Credo che, in un periodo caratterizzato da questa pandemia, l’atteggiamento di tanti giovani sia di buon auspicio per il futuro della pallavolo».
Tuo papà Paolo fu centrale nella Sernagiotto e Charro Padova dal 1989 al 1991 (giocò tra l’altro a Modena, Treviso, Schio, Montichiari e Roma): ti fornisce qualche consiglio?
«Lui ha sempre cercato di darmi buoni consigli, sin dai tempi delle giovanili. Purtroppo quest’anno abbiamo meno momenti per farlo, perché io vivo a Padova mentre e lui è a Vicenza con mia mamma, dove abitiamo da sempre. Ma le occasioni per sentirci e parlare di volley non mancano, i miei genitori mi sono sempre vicini».
Non solo pallavolo. Hai molte altre passioni, a partire da quello che stai studiando. Giusto?
«Certo. Sono iscritto all’Università di Padova, sono al terzo anno d’Ingegneria informatica e ora sto preparando “Basi di dati”. Il tempo che non trascorro in palestra cerco d’impiegarlo tutto nello studio e anche… nel dormire. Pur trattandosi di due sforzi “differenti”, allenarsi a pallavolo o studiare sono entrambe cose che stancano molto. Se ai tempi delle giovanili il volley poteva sembrare uno sfogo dopo lo studio, ora sono diventati due lavori. Bisogna dare il massimo in entrambi gli ambiti».
Quello che non molti sanno però, è che sei anche un musicista.
«Suono il pianoforte da 15 anni. E’ stato un lungo percorso iniziato dalle elementari, accompagnato dallo studio della storia della musica e da lezioni al piano con un insegnate. Da piccolo la vivevo come un’imposizione, ma ora devo ringraziare i miei genitori perché questa è diventata una grande passione alla quale non potrei assolutamente rinunciare».

foto di Alessandra Lazzarotto

Una passione che ha coinvolto in qualche modo anche la squadra, no?
«Quando siamo andati in trasferta a Vibo Valentia, nella sala video era presente un pianoforte. Prima d’iniziare la seduta, coach Cuttini e coach Trolese hanno iniziato a chiedermi di suonare qualche brano: è stato un momento molto divertente e piacevole. Poi non sono il solo ad amare la musica. Leonardo Ferrato è un vero e proprio cantautore: scrive testi e canta molto bene. A giugno ho ricevuto inoltre in regalo un ukulele e sto imparando a suonarlo da autodidatta con Mattia Bottolo, con cui condividiamo l’appartamento».
Potrebbe quindi nascere una band?
«Chi lo sa! Mancherebbe un batterista e un chitarrista, ma non partiamo proprio da zero… (ride, ndr)».
Qual è la musica che preferisci?
«La più bella è quella classica, che al tempo stesso è la più difficile da eseguire. Ma mi piace tutta la musica. Purtroppo ora non faccio più lezioni, per cui suono per conto mio. Dopo tanti anni di studio ho la fortuna di poter provare a suonare un pezzo dopo averlo ascoltato qualche volta. Quindi mi affido a quello che sento in radio e mi esercito».
Ultima passione è il cinema…
«Amo i film con i supereroi. Negli Stati Uniti d’America è un genere molto seguito, che vanta numerosi titoli. Insomma, in un modo o nell’altro non mi annoio mai…».
13 GENNAIO A TRENTO, IL 17 ARRIVA PIACENZA. La sfida esterna Itas Trentino – Kioene Padova valida come recupero della 1° giornata di ritorno si giocherà mercoledì 13 gennaio alle ore 19.00 con diretta su Eleven Sports. Prossimo appuntamento alla Kioene Arena alle ore 16.00 di domenica 17 gennaio con la Gas Sales Bluenergy Piacenza, sfida valida per l’8° giornata di ritorno di SuperLega. La partita sarà trasmessa sempre in diretta streaming su Eleven Sports.

Alberto Sanavia
Ufficio stampa Kioene Padova
www.pallavolopadova.com