SERIE A3

VOLLEY TEAM SAN DONÀ DI PIAVE   1
MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO     3
19-25, 25-23, 22-25, 15-25

San Donà di Piave: Cherin, Tuis, Merlo 10, Vaskelis 23, Zonta, Garofalo 11, Basso 10, Bragatto 4, Santi, Palmisano, Mondin, Bellucci 3, Bignano, Monari 2. All.: Tofoli
Savigliano: Mellano 8, Ghibaudo 13, Garelli, Bosio, Ghio 13, Galaverna 18, Rabbia, Bergesio, Vittone 5, Testa, Dutto 10, Manca. All.: Bonifetto

SAN DONÀ DI PIAVE – Un Monge Gerbaudo sul pezzo, tonico, al contempo effervescente e concreto, risorge in terra veneta sbancando il Pala Barbazza. Due mesi e mezzo: tanto era durata la percorrenza del tunnel. I punti da vittoria servivano come l’aria per i polmoni, e tuttavia non si può sorvolare sulla qualità della prestazione che li ha partoriti. Bisognava replicare l’approccio di personalità mostrato contro Pineto e mantenerlo per tutta la durata della gara, ed è ciò che capitan Ghibaudo e compagni hanno fatto. Il dovere di giocarsela sempre e comunque contro i più forti di solito non è una ricompensa pronto incasso ma differita: basta crederci. Facendo suoi 5 punti su 6 tra andata e ritorno, per carattere e caratteristiche il Savigliano si conferma indigesto per il team di coach Tofoli, nuovamente indotto al sovrannumero di errori.

Coach Bonifetto ha scelto di partire con la stessa formazione della partita contro Pineto, ovvero la diagonale Vittone/Ghibaudo, Ghio e Mellano centrali, Galaverna e Dutto di banda, Rabbia libero. Sono subentrati in battuta Testa in tutti e 4 i set, Garelli nel secondo e nel terzo.
Ha funzionato tutto per i biancoblù, a partire dalla battuta: 7 ace (e altrettanti errori), di cui 5 firmati da un Vittone particolarmente ispirato; pesante quello del 20-23 nel terzo set, dove il braccio di ferro punto a punto si era protratto fino al 20 pari (ma in avvio 5-1 per San Donà), mentre nei precedenti si era fermato a 12. Dalla linea dei 9 metri veneti deficitari: 4 punti e 13 errori, di cui il set point nel primo atto e quello che è valso il match point.
Anche e soprattutto in ricezione le statistiche sono inoppugnabili: 64% di positiva (e 46% di perfetta) dei biancoblù contro il 48% e il 30% dei padroni di casa. Savigliano migliore anche a muro, tradizionalmente non il pezzo forte della casa, con 12 punti diretti vs 5; e, di questi 12, 4 ciascuno dei due centrali. Il giovanissimo Mellano si sta facendo le ossa – quando la palla viaggia a velocità normali – e nel quarto parziale ha contribuito alla fuga irreversibile della squadra. Ghio ha disseminato la contesa di alcune frustate in primo tempo alla sua maniera ed è risultato il giocatore con la valutazione più alta (7.2).
Savigliano più lucido e più preciso in attacco, 49% vs 44, la metà degli errori (8) rispetto agli avversari, per i quali il campanello d’allarme che potesse essere una serataccia lo si è avuto nel primo set sul 14-19: Savigliano costretto a spendere una (rara) freeball e primo tempo fuori misura di Bragatto.
Ghibaudo è stato il più servito e ha fatto vedere cose pregevoli specie nei primi tre set, beffando il muro o mettendo palla a terra con i suoi diagonali; tra l’altro, nel secondo il Monge Gerbaudo si è rifatto sotto dopo essere stato staccato di 3-4 punti. Galaverna ha sfoderato una partita di sostanza, di cui, a mo’ di ciliegina, estrapoliamo la pipe perentoria del 6-11 nel quarto set, una fase, questa, in cui Dutto ha attirato i riflettori su di sé.

San Donà inizialmente si è affidato a Merlo, alla lunga limitato da un problema alla schiena; e dal secondo set in avanti (nel primo era rimasto in ombra) a Vaskelis: il forte opposto lituano è stato un titano solitario animato da furia cieca, la manona dei 200 all’ora anche quando la sfera conveniva carezzarla.
Di là della rete ha trovato una squadra solida e organizzata contro la quale, come ha detto il suo allenatore nel dopo partita, “si fa fatica ad andare palla a terra quando gioca bene”.
Coach Bonifetto parla di giusta ricompensa per un lavoro indefesso nella perdurante difficoltà: “Sono contento per i punti, il resto è aria fritta. Un periodo come quello da cui provenivamo avrebbe ammazzato chiunque, invece in palestra non abbiamo mai smesso di spingere, il clima è rimasto positivo. Questa vittoria è un premio all’atteggiamento che abbiamo sempre avuto. Faccio notare che, eccetto contro Brugherio, finora nel 2022 le partite le abbiamo giocate tutte”.