Un anno storico. In tutti i sensi: sia perché ha scritto per davvero la storia di questa vetusta società, sia perché difficilmente dirigenti, giocatori e tifosi lo dimenticheranno.

Si comincia, ancora una volta, dall’ormai consolidato girone C della serie B1. A Gennaio, precisamente all’undicesima giornata, la Pallavolo Molfetta si trova già nelle zone alte della classifica, con 26 punti a due lunghezze da Brolo e a tre dalla capolista Atripalda. Le tre giornate successive saranno quelle decisive per il definitivo piazzamento in classifica: Molfetta perde contro Brolo, vince contro Reggio Calabria e conquista un solo punto, in casa, contro la capolista Atripalda in un match infuocato da polemiche arbitrali e qualche nervosismo anche sugli spalti. Nel frattempo arriva il botto di inizio anno sul fronte mercato: da Atripalda arriva un cavallo di razza: lo schiacciatore Marius Draghici, che a campionato in corsa, riuscirà a mettere la firma nella vittoria finale dei playoff. Ma andiamo con ordine.

Al giro di boa del campionato, la squadra di Lorizio è sempre terza in classifica. Si riparte con tre vittorie consecutive (Catania, Napoli e Gioia) fino alla sconfitta senza punti ad Ortona. Dopo la vittoria contro Club Italia e i due punti incassati contro Matera, la ventesima giornata viene ricordata per la sconfitta di Brolo a Potenza che consente a Molfetta, vittoriosa contro Casoria di scavalcare i siciliani e di appaiarsi alla seconda posizione a quattro lunghezze da Atripalda, capolista con 50 punti. Questa volta però è Molfetta ad affrontare Potenza: in un bellissimo match in terra lucana, Molfetta riesce a strappare due punti al tie-break.

Le ultime cinque giornate, per Molfetta, sono state un campionato a sé: le vittorie piene contro Corigliano e Brolo, quelle a due punti con Chieti e Reggio Calabria, portano la Pallavolo Molfetta al secondo posto con 58 punti, a sole tre distanza dalla capolista Atripalda che, guarda caso, è l’avversaria di Molfetta proprio all’ultima giornata. Dunque trasferta ad alta tensione per la Pallavolo Molfetta che si gioca il primato in classifica, e soprattutto la promozione diretta in Serie A2, contro la capolista.

In un match stoico è proprio Molfetta a vincere ma al tie-break: dunque la serie A2 passerà, ancora una volta, dalla roulette dei playoff promozione.

Roster al completo agli ordini di Lorizio l’avversaria da affrontare in semifinale è il Correggio: in un PalaPoli gremito, la sera del 25 Maggio, Molfetta sconfigge Correggio per 3-2, portandosi in vantaggio nella serie. Pareggerà i conti, in gara 2, la squadra di Astolfi che vincerà fra le mura domestiche per 3-0. In gara 3, la “bella”, è invece Molfetta a dominare: Molfetta recupera Marius Draghici, il quale nel secondo set si scatenerà dando vita ad un autentico show. Con una bella vittoria per 3 a 0, Molfetta accede alla finale contro Bassano del Grappa. Gara 1 si gioca in Veneto, ma Molfetta non si lascia certo intimidire: vince sontuosamente per 3 a 1, accarezzando un sogno inseguito da anni. A conti fatti è qui che Molfetta ipoteca la promozione visto il campo veneto quasi mai violato da nessun’altra avversaria. Tant’è che si arriva a gara 2 in un PalaPoli gremito già qualche ora prima dell’inizio dell’incontro.

La sera del 8 Giugno 2011 è diventata storica: Volpato e Meneguzzo tentano di tenere a galla la propria squadra: Bassano deve arrendersi ad una strepitosa prestazione di Ciccio De Luca oltre a quella devastante di Marius Draghici. La Serie A2 da oggi non è più un sogno ma un’autentica realtà. Dopo 7 anni, Molfetta e la Pallavolo, ritornano in quella Serie A che fa venire i brividi soltanto a pronunciarla.

Neanche il tempo di festeggiare che tutta la dirigenza è già al lavoro per allestire un roster competitivo per la categoria superiore: un roster praticamente rivoluzionato, che ha visto solo il libero Bisci e lo schiacciatore DelVecchio rimanere alla corte del confermatissimo comandante Pino Lorizio. Gli arrivi, in ordine di tempo, sono stati: Emiliano Giglioli, centrale con un passato in biancorosso, Joel Bacci, palleggiatore romano, La Forgia, centrale molfettese doc da Sant’Antioco; Francesco Mattioli centrale fiorentino, figlio d’arte, da Santa Croce, Massimo Botti, una vita in Serie A, l’opposto bulgaro Nikolay Uchikov, da Padova con tanta scuola Trento alle spalle, Salvatore Roberti da Atripalda. Chiudono il mercato biancorosso in entrata la fisicità colombiana di Carlos Alomia e il ritorno a Molfetta del palleggiatore Daniele Illuzzi. Ultimo colpo di mercato la vera rivelazione di questo campionato: Yassim Youssif Al Nabhan, dalla serie A greca, si dimostrerà molto preparato ed all’altezza della situazione.

Il resto è storia recente: alla fine del girone di andata di Serie A2 SUSTENIUM, Molfetta è quarta classificata con 31 punti, e accede, per la prima volta nella sua storia, alla Coppa Italia di Serie A2: non era mai accaduto che una neopromossa si fosse qualificata per la competizione di lega. Un bel traguardo anche questo.

Dunque, una grande annata, fatta di sacrifici da parte di tutti: giocatori, dirigenti e addetti ai lavori. Ora è il momento di farsi gli auguri affinché l’Anno Nuovo ci regali ancora gioie e momenti che facciano la storia di questa grande realtà!