È stato difficile trattenerlo, innumerevoli le proposte per lui anche di categoria superiore, ma il Volley Savigliano ce l’ha fatta a tenerlo “a casa”. Confermatissimo il talento saviglianese Daniele Mellano. Laureando in farmacia, gioca a Savigliano da sempre, solo qualche parentesi a Fossano.
Lo scorso anno ha vissuto un doppio campionato: prima parte in serie C e poi promozione in A3. Dopo qualche settimana di lavoro in prima squadra le doti di Daniele sono subito venute fuori; coach Bonifetto lo butta nella mischia e, partita dopo partita, cresce sempre più riuscendo a mettere a terra 48 punti di cui 18 muri in sole 14 gare (non giocate nemmeno tutte completamente). Speriamo che anche quest’anno riesca “sigillare” il campo saviglianese.
Daniele definisce lo scorso anno imprevedibile e incredibile, non è stato facile passare da serie C a A3, ha dovuto mettercela tutta per cambiare il suo gioco e per cercare di arrivare al passo dei compagni più esperti. Fantastico esordire a Macerata. Fondamentali sono stati il lavoro svolto con gli allenatori e il supporto dei compagni che lo hanno fatto davvero crescere sino ad arrivare alla convocazione in Nazionale. L’obiettivo per il prossimo anno è quello di svolgere un campionato più tranquillo, sicuramente salvarsi, ma visti gli innesti cercare di raccogliere più successi possibili e magari arrivare un po’ più su in classifica.
La convocazione in Nazionale è stata una sorpresa unica, la dedizione e il lavoro hanno pagato. Si sta togliendo un sacco di soddisfazioni, sta lavorando con uno staff eccezionale accanto a compagni davvero forti e splendidi che lo stanno aiutando a crescere pallavolisticamente ma anche umanamente. Un’esperienza che si porterà dietro per tutta la vita.
Per i sogni nel cassetto Daniele si concentra sul presente: soddisfatto sul piano sportivo, vuole continuare così, con la stessa dedizione e determinazione. Fuori dal campo il focus è lo studio. Non vuole tralasciare nulla…
Savigliano è ansiosa di rivederlo all’opera, pronta esultare per un altro “Monster block”