Per Simone Tiberti l’ottava conferma in biancazzurro e un bilancio, sempre in attivo, che ancora non è chiuso. “Gli stimoli ci sono ancora, li trovo ogni anno nelle tante avversarie che continuano ad accrescere il livello della categoria”

Non era scontato il sì di Simone Tiberti – quasi 42 anni, padre di due bimbi piccoli – alla stagione numero 22 in serie A, e invece è lui il primo a rassicurare: “Fisicamente sto bene e la voglia di giocare non manca…Vedo che mi arrabbio ancora ogni volta che perdiamo – dice sorridendo il capitano dei Tucani -. Gli stimoli li trovo di anno in anno negli avversari: il nostro è un gruppo affiatato, che si conosce bene, mentre chi trovi di là dalla rete continua ad accendere in me la scintilla dell’agonismo. La prossima A2, con la possibilità di avere due stranieri in campo, sarà di un livello ancora più alto e potremo assistere a sfide ancor più avvincenti”.

A parte i trofei messi in bacheca al culmine della carriera pallavolistica (Oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2009 e bronzo alle Universiadi del 2005), Tibe ha portato quattro squadre in Superlega: Trieste nel 2003, Santa Croce nel 2005 (con cui ha vinto anche la Coppa Italia), Padova nel 2011 e Monza nel 2014. Dalla stagione successiva, è rientrato nella sua Brescia, che già aveva orchestrato per il salto in A2 nel 2001 e che, vent’anni dopo, ancora trascinava con caparbietà alla prima finale promozione della sua storia.

Il bilancio della stagione appena conclusa per i Tucani è stato certamente positivo, ma il numero 5 biancazzurro sottolinea: “Il finale di questa stagione di A2 ha ribadito nuovamente che non basta costruire squadre con i giocatori migliori, occorre giocare bene sempre, in regular season e nella fase finale. L’approccio ad ogni campionato per noi è dettato dalla prudenza, dobbiamo fare i conti con tante formazioni ben attrezzate: prima ci si salva, poi si può pensare a divertirsi”.

“Simone è un leader, un condottiero nato: oltre alla qualità del gioco che può garantire, sono il suo carisma e la sua visione lucida a fare di lui un riferimento determinante per i giocatori che ruotano intorno alle sue alzate – conferma coach Zambonardi-. Per noi è una grande soddisfazione sapere che vuole proseguire anche nella stagione a venire, che son certo lo riconfermerà tra i migliori palleggiatori in categoria”.