Si era infortunato proprio contro il Belluno Volley, nel match d’andata giocato alla Spes Arena, lo scorso 17 dicembre. Ma ora è tornato. Eccome se è tornato: Matteo Martino ha ripreso posto sul parquet, dopo dieci partite trascorse ai box. E ha subito trascinato Acqui Terme: domenica scorsa, infatti, i piemontesi sono riusciti ad avere la meglio sulla Geetit Bologna col punteggio di 3-1. E l’ex nazionale azzurro ha subito sfoderato una prova da 16 punti, con 4 servizi vincenti e un muro. 

Martino è il pericolo pubblico numero uno per i rinoceronti, impegnati domenica 17 marzo (ore 19), a Valenza, nella tana della Negrini Cte. Ma non è di certo l’unico. Perché, se parliamo di attaccanti di palla alta, allora è impossibile non soffermarsi su uno degli atleti più prolifici di tutta la Serie A3 Credem Banca: Davide Cester. Il ventisettenne originario di Motta di Livenza, nelle ultime otto gare, non è mai sceso sotto i 16 punti, con punte di 25 (a Brugherio), 30 (contro la vice capolista San Donà) e 26 (di fronte alla capoclassifica Mantova), mentre il “season-high” risale alla prima giornata di ritorno. E ai 32 punti srotolati alla Senini Motta. Un occhio di riguardo lo merita poi una conoscenza della pallavolo dolomitica: Alessandro Graziani.  

Nonostante una seconda metà di campionato un po’ altalenante, in cui il numero di sconfitte (6) ha superato quello delle vittorie (4), Acqui Terme ha comunque obliterato in largo anticipo il biglietto di qualificazione ai prossimi playoff. E, per questo, potrebbe giocare ancor più leggera. «Affronteremo una squadra che ha qualità ed elementi importanti – afferma l’assistente tecnico del Belluno Volley, Roberto Malaguti -. In più, già nella sfida d’andata ci aveva creato delle difficoltà». Lo scorso dicembre, infatti, i piemontesi erano riusciti a violare la Spes Arena, nello spazio di quattro parziali: «Per ottenere un risultato positivo dalla trasferta in provincia di Alessandria – conclude Malaguti – dovremo interpretare al meglio ogni fondamentale e rimanere sul pezzo dal primo all’ultimo scambio».