Giornata nera per il Fiorese Spa Bassano, che nello scontro diretto con la Mercatone Uno Pineto incappa in una sconfitta senza appello e scivola all’8° posto in graduatoria, ovvero, seppur di poco, fuori dalla zona play off. Per la squadra di Boldo si tratta del terzo stop stagionale subito tra le mura amiche di un PalaBassano che, nonostante il momento non felicissimo, ha registrato la solita straordinaria presenza di pubblico: anche ieri sera erano in 1600 a tifare Fiorese nella speranza di vedere Dalla Libera e compagni tornare alla vittoria dopo la battuta d’arresto di otto giorni fa nell’altro scontro diretto in chiave play off contro Gioia del Colle. Normale quindi che quando Shittu, proprio lui, l’ex più atteso, ha messo la parola fine all’incontro con un muro a uno su Kirchhein, sia sceso il gelo nel palazzetto di via Ca’ Dolfin. Il costante tifo degli onnipresenti Leoni Giallorossi e il generoso applauso finale degli spettatori non salvano i giocatori di Boldo da una giusta autocritica, perché lo spettacolo offerto ieri al cospetto dei propri sostenitori non è stato sicuramente all’altezza della cornice di pubblico. Troppo incostante il gioco del Fiorese, ma soprattutto troppo poco grintosa la prova offerta dai bassanesi per impensierire la matricola terribile del campionato, che dal canto suo ha dimostrato, come aveva saggiamente anticipato Boldo alla vigilia, di essere squadra tosta e con pochi punti deboli. Se poi hai un attaccante come Stephen Shittu tutto viene più facile. Il gigante di Lagos, sicuramente emozionato per l’accoglienza ricevuta alla sua prima volta a Bassano da avversario, ha subito parecchi muri, ha sbagliato molto, ma alla fine come da par suo a messo a referto ben 24 punti che lo laureano mvp dell’incontro e autentico trascinatore dei suoi.
“Attenzione, Pineto non è solo Shittu…” aveva avvisato il tecnico bassanese e in effetti Pineto è stato un gran collettivo in cui hanno ben figurato Baldasseroni, implacabile a muro e in attacco, e Ronaldo, preciso e imprevedibile a tempo stesso nel fornire palloni d’oro alle sue bocche da fuoco. Al cospetto della Mercatone Uno, il Fiorese Spa ha evidenziato limiti caratteriali e una scarsa incisività al servizio. Solo 13 le battute sbagliate dai bassanesi (come Pineto), il problema è che solo Kirchhein ha saputo essere pungente in battuta, mentre per il resto la ricezione ospite ha avuto vita facile favorendo ancor di più il gioco spumeggiante del regista carioca.
Nessun dramma comunque, le recenti sconfitte non rovinano certo quanto di buono è stato fatto quest’anno e la zona play off è ancora ampiamente alla portata, a patto che i giallorossi ritrovino l’entusiasmo e la determinazione dimostrate nel girone d’andata. Solo così si potrà risalire una classifica ancora molto corta e solo così tornerà probabilmente il bel gioco che anche ieri è comparso solo a sprazzi. Domenica si va ad Ancona per una sfida delicatissima e per nulla scontata, visto che i marchigiani, penultimi in classifica, ma per nulla rassegnati alla retrocessione, hanno portato al tie break Arezzo. Quindi il 5 marzo, dopo la sosta dovuta alla Tim Cup Final Four di A2, si torna al PalaBassano per tentare l’impresa contro la corazzata Prisma Taranto. Una sfida proibitiva contro i lanciatissimi dominatori del campionato: solo un match giocato gettando il cuore oltre l’ostacolo potrebbe accendere il palazzetto, rilanciare i giallorossi e magari portare qualche punto in cascina. Il Fiorese Spa che conosciamo noi ne sarebbe capace. Basta volerlo.

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