Nato per farsi trovare pronto. Davide Dal Molin, 28 anni, centrale, una vita al Bassano, al punto da essere considerato un’autentica bandiera della società giallorossa, sta vivendo da autentico protagonista questo finale di stagione del Fiorese Spa. La scorsa stagione, partito titolare a fianco di Loglisci, aveva perso il posto di titolare in autunno per colpa di una dannata influenza di stagione che aveva favorito il lancio dell’amico-collega Guarise. Un po’ di rammarico per una stagione vissuta per buona parte in panchina, ma nessun problema: Davide non ha mai mollato, lavorando sempre sodo senza mai lamentarsi nell’attesa del momento del riscatto, che, prima o poi, sarebbe arrivato. Il destino ha voluto purtroppo che fosse l’infortunio di un suo compagno (Sabo) a rilanciare in alto le azioni del “Gabo”.
Davide tocca a te! …E lui, neanche a dirlo, ancora una volta risponde presente: “Mi dispiace per Julius, ci mancherebbe altro. Gli auguro di tornare al più presto in campo e anche più forte di prima. Se tornerò in panchina non importa, per me non è un problema, intanto penso solo a far bene e a dare il massimo, godendomi questo momento felice. Del resto ho lavorato tanto proprio per farmi trovare pronto in caso di necessità e sinora credo di aver dimostrato di essere stato all’altezza. Sono contento perchè ancora una volta ho avuto la dimostrazione che il lavoro paga. E’ un po’ come prepararsi per un esame: se hai studiato sempre tutto quando tocca a te non puoi fallire, magari ti può tradire l’emozione, ma le cose le sai e prima o poi le devi tirare fuori”.
Il segreto di Davide sta tutto nella totale dedizione al lavoro in palestra. Allenarsi sempre con costanza e impegno, anche se poi di domenica il campo lo si vede solo dalla panchina o per un breve ingresso a muro. “In realtà non ci sono trucchi, solo tanto impegno, sempre e comunque” continua Davide, che poi tiene a precisare “Attenzione però: non è importante solo il lavoro in palestra, ma anche la cura di sè stessi fuori dal campo: io cerco di adottare uno stile di vita il più possibile sano…in fin dei conti siamo dei professionisti e facciamo solo questo, per cui il rapporto con il nostro corpo è fondamentale. E’ un bell’impegno, sia fisico che mentale, ma ne vale la pena, soprattutto quando arriva il tuo momento”. Ne vale la pena anche perchè quando il mister chiama dal pubblico si levano applausi a scena aperta, per non parlare di quando Davide va a punto. “In effetti mi sono accorto che c’è un particolare affetto nei confronti miei e degli altri bassanesi. Credo sia dovuto al fatto che molti dei nostri tifosi ci seguono sin dai tempi della B1 o della B2 e quindi per loro siamo delle figure famigliari…e probabilmente siamo anche delle bandiere. Comunque fa veramente piacere ricevere tanti attestati di stima e di affetto dai nostri tifosi: speriamo di ripagarli con tante soddisfazioni da qui alla fine del campionato”.
Obiettivo play off: per Davide tutto è possibile, chissà, forse anche un exploit come quello dell’anno scorso: “Molto dipenderà dalla partita di domenica con Isernia. Se vinciamo domenica in casa, abbiamo fatto un bel passo avanti in direzione dei play off, che sono il nostro obiettivo stagionale. Nelle ultime settimane stiamo facendo un lavoro defaticante, perchè caricare adesso è inutile, si rischia solo di sprecare energie preziose. Adesso dipende dalla testa e noi siamo sereni, stiamo bene e siamo convinti della nostra forza: quindi tutto è possibile…anche essere la sorpresa dei play off, perchè no? Riguardo al mio futuro invece, molti lo sanno perchè l’ho già confessato più volte. Ho un sogno nel cassetto e questo sogno è centrare la serie A con la maglia del Bassano, per cui il mio obiettivo è quello di restare per contribuire a realizzarlo. Sarebbe fantastico”.

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Mauro Sabino