TIM CUP A1 FINAL FOUR: I MATCH DI SEMIFINALE. COMMENTI E INTERVISTE


 


M. ROMA VOLLEY – MAGGIORA LATINA 3-1 (32-30, 30-32, 25-20, 25-23)
 
M. ROMA VOLLEY: Mastrangelo 13, Henno (L), Savani 11, Tofoli 3, Zaytsev, Molteni 20, Hernandez 19, Kooistra 9. Non entrati Gatin, Giretto, Romero. All. Serniotti Roberto.
MAGGIORA LATINA: Latelli (L), Cricca, Bendandi, Fortunato 10, Mattera 3, Vissotto Neves 20, Mattioli 3, Grbic 8, Zanuto Iorio 16, Bjelica 11. Non entrati Damaro, Cipollari. All. Gulinelli Flavio.
ARBITRI: Fabrizio Pasquali, Vittorio Sampaolo.
NOTE – durata set: 33′, 32′, 23′, 27′; tot: 115′.


È la M.Roma Volley la prima finalista della TIM Cup A1 Final Four dopo la vittoria per 3-1 sulla Maggiora Latina, al termine di una partita combattuta e avvincente. Nella gara inaugurale dell’ERGO Volley Land 2007 le emozioni non sono mancate, con i primi due set terminati con identico risultato: 30-28, il primo per i capitolini, il secondo per i pontini. Poi gli uomini Serniotti mettono il turbo nel 3° e 4° set, trascinati fra gli altri da Marco Molteni autore di 20 punti (59% di positività in attacco e 67% in ricezione) e Osvaldo Hernandez (19 palloni messi a terra, 57% attacco). Latina esce comunque a testa alta, dopo aver giocato almeno tre set su quattro alla pari con i nero-verdi, perfettamente orchestrata da un ispiratissimo Giordano Mattera.


Primo set combattutissimo con Roma che va al primo time-out tecnico avanti di 4 lunghezze grazie a un muro di Mastrangelo. I capitolini mantengono immutato il vantaggio, portandosi sul 15-11, ma la risposta di Latina è immediata con gli uomini di Gulinelli che tornano subito a quota -1 (16-15, muro di Fortunato). Da questo momento in poi la gara vede distacchi al massimo di due lunghezze, la M.Roma costruisce il primo set-ball sul 24-23 con un mani fuori di Savani, ma la Maggiora annulla questo e cinque successivi a fronte di uno solo a disposizione (26-27) ma non sfruttato dai pontini. Sul 30-30, Mattera sbaglia la battuta e Molteni (il migliore dei suoi nel primo set, con 5 punti e 67% di positività in attacco) chiude i conti con un muro punto su Grbic.  


Anche il secondo set vede distacchi di una sola lunghezza, il primo break è di Latina che si porta sul 15-17, ma Roma risponde immediatamente con Savani e un ace di Tofoli. I nero-verdi si portano sul 19-18 con un altro ace, questa volta di Savani, con il match che prosegue punto a punto. Latina torna a condurre sul 22-23 con un muro di Vissotto (ben 9 punti per lui nel secondo set), ma Grbic sbaglia il servizio successivo. Mastrangelo costruisce il primo set point con un ace, ma Zanuto annulla immediatamente (24-24). Il finale di set è al cardiopalma, con i pontini che annullano altre 6 palle set e si portano sul 30-31 con un muro di Bjelica. Serniotti chiama il time-out, ma al ritorno in campo l’attacco di Savani è out e così Latina alla prima palla set chiude conti, pareggiando così il computo dei set (1-1). 


Grande equilibrio anche in apertura di terzo set, poi il break è della M.Roma che si porta sul 15-12 con un pallonetto di Tofoli e va al secondo time-out tecnico sempre avanti di tre lunghezze, Molteni incrementa ulteriormente il vantaggio con un ace (17-13). Gulinelli chiama time-out e i suoi dopo aver subito il 18-14, segnano un break di 2-0 con Fortunato e Vissotto. I nero-verdi allungano decisamente sul 21-19, portandosi sul 24-19 con Molteni che chiude i conti poco dopo sul 25-20 con un attacco di posto 4 che vale anche l’ottavo punto personale del set.


Nel quarto set Roma si porta subito avanti (6-3) e mantiene il vantaggio di 2-3 punti fino al 15-12, quando Latina riacciuffa la parità (15-15) con Vissotto. Roma si riporta avanti (18-16) con un ace di Savani, ma i pontini tornano immediatamente alla parità con un ace di Bjelica e si portano sul 18-19 con un muro di Mattera. Si prosegue quindi punto a punto fino a quando Savani firma il 23-21 con un muro e il 24-22 con un pallonetto. Zanuto annulla il primo match point, ma Savani chiude subito dopo sul 25-23.


 


Vladimir Grbic (Maggiora Latina): “Abbiamo disputato una gara abbastanza positiva, con un buon ritmo e intensità, penso che Roma abbia gestito meglio i finali di set. Abbiamo commesso tuttavia parecchi errori, dimostrando poca concretezza, dovuta all’inesperienza e un po’ di timore per quello che sarebbe potuto essere un risultato storico. Detto questo siamo comunque contenti del gioco che abbiamo espresso, anche perché arrivare qui con questa squadra e giocare così è importante per la crescita di questi giovani e questa di fatto è la cosa più importante”.


 


Paolo Tofoli (M. Roma Volley): “Sapevamo che Latina ci avrebbe messo in difficoltà e che sarebbe stata una battaglia che si poteva vincere per una sola palla. Forse è stata una partita non bellissima dal punto di vista tecnico, ma c’è stata molta tensione agonismo. Sono stati bravi anche i giocatori di Latina che hanno combattuto molto. Questo passaggio in finale è dedicato anche Rosalba, infortunato alla caviglia. Se vogliamo trovare un errore  siamo stati poco spregiudicati e spavaldi e dovremo migliorare sotto questo aspetto”.


 


Flavio Gulinelli (all. Latina): “C’è un sentimento di grande amarezza, perché questa semifinale rappresentava molto per noi, in un momento difficile non solo dal punto di vista tecnico. Volevamo dimostrare che il cuore va oltre certi ostacoli o limitazioni che non dipendono dalla squadra. Qualche problema fisico ci ha tolto qualcosa e ci ha costretto a qualche chicane nel nostro percorso. I primi due set sono stati quasi da maratona di New York e questo mi ha preoccupato in vista del finale, In ogni caso non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi, a fine partita ci siamo detti che la prossima stagione saremo qui più forti di quest’anno”.


 


Roberto Serniotti (all. Roma): “Il primo pensiero è per Gulinelli, siamo due piemontesi che si danno da fare per allenare a questo livello, e sono un po’ triste per lui che sta facendo un ottimo lavoro, convivendo con il loro problemi. Sapevamo che Latina era una squadra in salute e ha disputato una bella partita, punto su punto, con nessuna delle due squadra che ha preso il sopravvento sull’altra. Adesso giochiamo per vincere, non ci accontentiamo”.


 


 


SISLEY TREVISO – PRISMA TARANTO 3-0 (25-22, 25-15, 25-20)
 
SISLEY TREVISO: Fei 16, Papi 8, Farina (L), Kral 1, Ahmed 5, Endres 10, Tencati 5, Cisolla 11. Non entrati Horstink, Novotny, Dolfo Eugenio, Vermiglio. All. Bagnoli Daniele.
PRISMA TARANTO: Vicini (L), De Palma 2, Sequeira 2, Patriarca 4, Castellano 2, Vulin 7, Felizardo 8, Granvorka 7, Sequeira, Rodrigues 7. Non entrati Ricciardello. All. Di Pinto Vincenzo.
ARBITRI: Fabrizio Saltalippi, Vito Sante Achille.
NOTE – Spettatori 8500, durata set: 26′, 21′, 25′; tot: 72′


 


Sarà M.Roma Volley-Sisley Treviso la finalissima della TIM Cup A1 Final Four in corso di svolgimento ad Assago (Mi), nel contesto dell’ERGO Volley Land 2007. Gli orogranata hanno conquistato la finalissima grazie alla netta vittoria per 3-0 sulla Prisma Taranto nella seconda semifinale di giornata. Una sfida che ha messo di fronte due squadre accomunate dall’assenza del palleggiatore titolare: Treviso senza Vermiglio (infortunatosi nei quarti) e sostituito dall’egiziano Ahmed, mentre Taranto doveva fare a meno di Nuti (bloccato dalla varicella) al suo posto l’esperto De Palma.


Una partita che ha visto nel primo set i Campioni d’Europa riprendere il vantaggio iniziale dei pugliesi (5-7 il massimo vantaggio) per poi condurre fino alla fine, con la Prisma che, come ha dichiarato a fine partita Di Pinto, ha sofferto la partita opaca di Granvorka, autore di 7 punti con il 27% di positività in attacco.


Taranto parte forte e si porta sul 7-10 con un pipe di Granvorka, la Sisley riacciuffa la parità a quota 11, con i pugliesi che vanno al secondo time-out tecnico avanti di una lunghezza. Treviso reagisce immediatamente e si porta sul 20-18 con Papi. Granvorka sbaglia l’attacco successivo (21-18) costringendo Di Pinto a chiamare il time-out.  Vulin accorcia, ma Cisolla ristabilisce le distanze (22-19). La Prisma non si scompone e con Felizardo e un ace di Granvorka arriva a -1, con Bagnoli costretto al time-out. Al rientro in campo l’attacco di Fei da posto 2 è fuori (22-22), ma Granvorka sbaglia il servizio successivo. A chiudere i conti ci pensa Cisolla che segna il 24-22 e mura l’ultimo attacco di Taranto per il 25-22 finale. 


Nel secondo set l’equilibrio che aveva contraddistinto il primo viene a mancare, con la Sisley che prende il largo praticamente subito, portandosi sul 13-7 con Cisolla. I pugliesi arrivano, come massimo, al -4 (12-16), con Treviso che controlla senza troppi patemi d’animo, siglano il 22-15 con un primo tempo di Gustavo.  


L’inizio del terzo set torna a proporre una situazione di equilibrio, con le due squadre che arrivano a quota 10 in perfetto equilibrio. Ma la parità è destinata a durare poco perché gli orogranata mettono subito a segno un parziale di 3-0 e, quindi, con Gustavo in battuta toccano il 16-11 con un ace del centrale brasiliano. La squadra di Vicenzo Di Pinto risponde subito con un parziale di 3-0 (16-14) che induce Bagnoli a chiamare il time-out. Cisolla replica con una pipe per 18-15, con la Sisley che mantiene il vantaggio segnando il 21-17 con Fei. Taranto è ancora viva perché Felizardo mura Cisolla per il 21-19, ma Granvorka sbaglia il servizio successivo, favore immediatamente restituito da Cisolla (22-20). A chiudere la partita sul 23-22 ci pensano due ace di Gustavo che stacca il biglietto per la finalissima.


 


Giuseppe Patriarca (Taranto): “Sapevamo che l’impegno sulla carta era proibitivo, a mio parere Treviso è favorita in tutte le competizioni, a partire da questa TIM CUP, e poi per scudetto e Champions League. Noi arrivavamo da un periodo tribolato, con giocatori rimasti a casa e quindi credo che abbiamo dato il massimo, facendo felici tutti i tifosi tarantini che ci hanno seguito. Siamo orgogliosi di questo risultato e cercheremo di continuare su questa squadra per tutto il campionato”.


 


Daniele Bagnoli (all. Treviso): “Ci siamo presentati a questa sfida in ottime condizioni fisiche e tecniche, come abbiamo dimostrato sul campo, ora manca il passo più importante, dobbiamo comunque essere soddisfatti tenendo conto che mancava il palleggiatore titolare. Ahmed ha giocato oltre le più rosee aspettative, disputando una buonissima partita, con pochissimi passaggi a vuoto, inoltre ha  difeso alcuni palloni, confermandosi una presenza importante nella partita di strasera. Ha avuto un ottimo approccio alla gara e non sembra non sentire la pressione, ha giocato bene tecnicamente e tatticamente, seguendo con diligenza le indicazioni.  Va detto anche che è stato supportato da una buona partita dei nostri attaccanti. Per quanto riguarda Vermiglio posso dire che ha una voglia matta di giocare questa finale, domani ci consulteremo con lo staff sanitario, in ogni caso abbiamo qualche speranza in più rispetto a oggi di vederlo in campo”.


 


Vincenzo Di Pinto (all. Taranto): “Noi siamo felicissimi di questo nostro periodo e ancora di più di questa semifinale di Coppa Italia, avremmo voluto fare qualcosa in più contro questa grande squadra. Non abbiamo giocato la nostra miglior partita, ma c’è molto merito di Treviso in questa vittoria. In attacco solo nell’ultimo set abbiamo avuto un cambio palla più fluido, trovando qualche sicurezza in più, ma ormai la partita era nelle loro mani. Il motivo è da ricercarsi nella poca abitudine a giocarsi queste partite con continuità”.


 


Samuele Papi (Treviso): “Penso che Ahmed abbia giocato una grande partita, molto tranquillo e rilassato, ha distribuito bene il gioco, e ci ha permesso di ottenere una bella vittoria di squadra. Siamo molto contenti di questa prestazione, siamo entrati in campo concentrati, ora vedremo se riusciremo recuperare Vermiglio, altrimenti ce la giocheremo con Ahmed.  Non penso che siamo favoriti rispetto a Roma, ci proveremo ancora una volta. L’obiettivo principale è riprenderci lo scudetto, ma non molliamo da nessun altra parte”.