SERIE A1 TIM, 12ª DI RITORNO: ROMA IN TESTA, PADOVA FA UN PUNTO PREZIOSO


SERIE A2 TIM: MILANO VINCE IL CAMPIONATO E SALE IN A1


 


La Serie A1 TIM ha già una nuova squadra per la prossima stagione. E’ la Sparkling Milano, che perde al tie break a Pineto ma conquista il punto che le serviva a festeggiare matematicamente il ritorno della metropoli in massima Serie.


Penultima giornata anche per la Serie A1 TIM che mercoledì torna in campo per l’ultimo, decisivo turno. Le partite sono iniziate con un minuto di silenzio in memoria del giocatore di B2, Davide Majoni.


 


MARMI LANZA VERONA – RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA 0-3 (17-25, 16-25, 20-25)


MARMI LANZA VERONA: Biribanti, Boninfante, Muraguti Yared, Birarelli 5, Maruotti 5, Veres 8, Rigatelli (L), Howard 13, Bontje 7. Non entrati Pes, Grassi, Bartman. All. Lorenzetti Angelo.


RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA: Lebl 9, Bucaioni, Vujevic 6, Sottile 3, Saraceni, Di Franco 6, Braga, Pippi (L), Swiderski 15, Stokr 12, Sanko. Non entrati Perez. All. Zanini Emanuele.


ARBITRI: Paolo Barbero, Roberto Locatelli. NOTE – Spettatori 3100, incasso 13000, durata set: 20′, 21′, 23′; tot: 64′.


VERONA – Il PalaOlimpia non si smentisce mai e accoglie i gialloblù con entusiasmo, entusiasmo che svanisce al termine della gara con Perugia che si impone sugli scaligeri con un netto 3-0.


Lorenzetti per l’ultima gara del PalaOlimpia propone il sestetto composto da Marlon al palleggio, opposto Howard, centrali Bontje e Birarelli, schiacciatori Veres e Maruotti. E’ Perugia a conquistare il primo set (17-25), l’Rpa va in vantaggio al primo time out tecnico (6-8) vantaggio confermato nel secondo tempo obbligatorio (12-16). Il tecnico gialloblù inserisce Biribanti e Boninfante (16-19) ma Verona non trova il giusto approccio e lascia il parziale ai ragazzi di Zanini.


Howard sigla un ace sul 5-3 del secondo tempo ma la seconda palla va in rete, Perugia si ripropone con Vujevic, poi Birarelli a muro ferma Stokr ma al turno in battuta spinge i suoi avanti con due ace (9-12). Lorenzetti chiama tempo (12-17) Perugia però continua ad allungare, Birarelli mette a terra due buoni palloni (15-20) ma guidati da Sottile l’Rpa si porta sul 0-2.


Verona non trova la strada e Lorenzetti chiama tempo (0-3), è un altro set tutto in mano a Perugia che ancora con Swiderski costringe il tecnico scaligero a chiamare un altro tempo (6-12), i gialloblù si ripropongono un paio di occasioni con Veres al servizio, ma Perugia chiude 20-25 e porta a casa l’intera posta in palio.


Marlon (Verona): “Abbiamo trovato una Perugia molto convinta e determinata, mentre noi non ci siamo espressi come volevamo. Adesso a Taranto sarà dura ma ci proveremo”.


Massimiliano Di Franco (Perugia): “Abbiamo meritato nei primi due set contro Verona che ha fatto davvero molta fatica stasera. Ci aspettavamo forse una squadra più aggressiva. Noi possiamo dire di aver centrato il nostro obiettivo”.


 


LUBE BANCA MARCHE MACERATA – BRE BANCA LANNUTTI CUNEO 3-0 (25-21, 25-22, 25-23)


LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Paparoni 14, Dennis 16, Santana 7, Sintini, Geric 7, Corsano (L), Miljkovic 8, Herpe 1, Stoijkovic. Non entrati Raymaekers, Bartoletti, Monopoli. All. De Giorgi Ferdinando.


BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 14, Coscione, Lasko 15, Omrcen 7, Vergnaghi (L), Godoy Filho 6, Rabezzana, Curti, Garcia Pires Ribeiro 5. Non entrati Botto, Abbadi, Oro. All. Prandi Silvano.


ARBITRI: Francesco Piersanti, Giovanni Rossi. NOTE – durata set: 24′, 25′, 29′; tot: 78′.


MACERATA – E’ l’orgoglio l’arma in più dei campioni d’Italia. La Lube Banca Marche saluta i suoi tifosi con un rotondo 3-0 su Cuneo, che per gli uomini di Prandi significa l’addio alla testa classifica con una sola partita ancora da giocare. Partita a senso unico, caratterizzata anche dal nervosismo per il clima surriscaldato dalla rivalità esistente tra due tifoserie, che dopo l’ultimo pallone si trascinerà fin dentro al campo. I padroni di casa, proprio come nel recupero di mercoledì con Taranto, sono trascinati da un Paparoni concreto in tutti i fondamentali (nel terzo frenerà con il servizio il tentativo di fuga degli ospiti), ed un Angel Dennis ritrovato in attacco: mette a terra 8 punti nel solo secondo set, strappa applausi a non finire per un diagonale stampato nei tre metri su palleggio udite udite di Ivan Miljkovic. L’italo-cubano, che chiude con 16 punti, 68% in attacco, 2 muri e 1 ace, è votato Mvp. Cuneo? Si è vista solo a sprazzi, appoggiandosi sul solo servizio di Lasko e su un attacco troppo ad intermittenza.


Ferdinando De Giorgi (all. Macerata): “Oggi la squadra ha giocato su livelli molti alti, Cuneo ha provato a capovolgere la situazione con la battuta ma sostanzialmente direi che siamo stati superiori in tutto. La stagione? C’è grande rammarico, per ora l’unica cosa che possiamo fare è onorare le partite che ci restano da giocare. Proprio come abbiamo fatto oggi”.


 


M. ROMA VOLLEY – TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA 3-0 (27-25, 25-15, 25-23)


M. ROMA VOLLEY: Mastrangelo 9, Henno (L), Savani 16, Tofoli 1, Zaytsev, Molteni 8, Hernandez 7, Kooistra 6, Semenzato 10. Non entrati Gatin, Rosalba, Romero. All. Serniotti Roberto.


TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Shittu, Fantin 6, Cavallini 9, Vieira De Oliveira 1, Ferraro (L), Diaz Mayorca 2, Dehne, Piccioni, Bravo 7, Barone 7, Divis 12. Non entrati Pelaggi Torquato Junior. All. De Rocco Stelio.


ARBITRI: Massimo Cinti, Luciano Gaspari. NOTE – Spettatori 1800, incasso 5200, durata set: 26′, 21′, 29′; tot: 76′.


ROMA – La M. Roma Volley batte la Tonno Callipo Vibo Valentia 3-0 (27-25, 25-15, 25-23) e, con la sconfitta di Cuneo, si porta al primo posto della classifica, a una giornata dal termine della regular season.


Nel primo set è Vibo Valentia a partire bene, portandosi in vantaggio 5-8 al primo time out tecnico. Il vantaggio dei calabresi si mantiene di tre punti (13-16) anche quando si giunge alla seconda sospensione. Osvaldo Hernandez, tornato oggi in campo, fatica a trovare ritmo in attacco. Roma si riavvicina grazie a Savani (15-16) e Stelio De Rocco preferisce fermare la partita. Ace di Savani e la gara torna in perfetto equilibrio (17-17). Il muro di Semenzato, schierato al posto di Kooistra, porta i padroni di casa per la prima volta in vantaggio. Vibo fallisce un set point sul 23-24, Roma invece no e, non appena ne ha la possibilità, trasforma la prima palla del set (26-24) grazie a un attacco in lungo linea di Hernandez.


Al rientro in campo Roma è decisa a non farsi sorprendere come fatto in precedenza e fa capire di avere una determinazione diversa (8-5). Il servizio di Semenzato è efficace come al solito e Kooistra, entrato da opposto per Hernandez, fa sentire la pesantezza del suo micidiale braccio destro (9-5). Tofoli serve molti primi tempi, Mastrangelo in primis (12-7), sfruttando le carenze degli ospiti nel ruolo di centrale. I capitolini prendono il largo (16-9). De Rocco tenta le carte Dentinho, per Diaz, e Shittu, per Divis. Un attacco e un muro di Savani portano Roma sul 22-13. De Rocco rimette in gioco Divis per uno spento Shittu. Il vantaggio è ormai incolmabile e il muro di Semenzato regala alla sua formazione il secondo parziale (25-15).


Il terzo set comincia come era finito il secondo, con Roma in vantaggio (5-2) e Kooistra dal primo minuto. Il muro e un errore di Semenzato riportano la Tonno Callipo nelle vicinanze (8-7) ma, al secondo time out tecnico, siamo già 16-13. La Tonno Callipo tenta come può di recuperare lo svantaggio. L’impegno è tanto ma il risultato scarso. Savani, il migliore della gara, regala la vittoria alla sua squadra (25-23).


Roberto Serniotti (all. Roma): “Siamo partiti male perché abbiamo sbagliato l’approccio alla gara e questo non mi piace. Siamo poi stati bravi a recuperare e la partita è filata liscia fino al termine. Mi sono piaciuti molto i due centrali, Mastrangelo e Semenzato”.


Stelio De Rocco (all. Vibo Valentia): “Non abbiamo approfittato nel primo set degli errori di Roma. Di solito, in queste circostanze, siamo più cinici. La nostra battuta è stata poco incisiva. Ora ci giocheremo tutte le ultime possibilità di rimanere in A1 in casa, di fronte al nostro pubblico che anche oggi è stato meraviglioso”.


 


MAGGIORA LATINA – ITAS DIATEC TRENTINO 0-3 (22-25, 18-25, 22-25)


MAGGIORA LATINA: Latelli (L), Cricca 2, Bendandi, Fortunato 8, Mattera 1, Mattioli 8, Grbic 10, Zanuto Iorio 9, Cipollari. Non entrati Damaro, Bjelica. All. Gulinelli Flavio.


ITAS DIATEC TRENTINO: Heller 5, Hubner 15, Meoni 1, Nascimento 14, Winiarski 9, Gallotta 9, Bari (L). Non entrati De Paola, Mescoli, Nemec, Mlyakov. All. Lattari Radames.


ARBITRI: Simone Santi, Massimo Menghini. NOTE – Spettatori 1500, incasso 6300, durata set: 27′, 22′, 27′; tot: 76′.


LATINA – Nel rush finale del campionato Serie A1 TIM, la Maggiora Latina affronta l’Itas Diatec. Trento alla ricerca dei tre punti per mantenere le distanze da Montichiari e per garantirsi i play off riesce ad espugnare il Palabianchini vincendo 3 a 0, Latina è comunque matematicamente salva. Gulinelli, con Bjelica in panchina e Vissotto in tribuna, schiera Cricca e Mattioli, l’ex di turno, nel ruolo di opposto.


Avvio contratto e timoroso per i pontini con errori in ricezione e difesa. Trento compatta con Hubner e Winiarski in evidenza. Sul 18-22 Capitan Grbic tenta l’aggancio portando Latina sul 20 – 22. Ma la tranquillità e la precisione di Trento fanno chiudere il set 22 a 25. Non cambia molto nel secondo set Nel time out Latina sotto di 4 punti. Gulinelli cambia in regia Bendandi con Mattera e Cipollari al posto di Mattioli. Il muro di Trento stoppa gli opposti di Latina 2 a 8 il risultato. Sul 5 a 13 Gulinelli rimette in campo Mattera e Mattioli. Un Latina stordito lascia che un Trento implacabile si aggiudichi anche il secondo set 18 a 25. Un terzo set più equilibrato. Latina reagisce incitata dai tifosi. Primo time out in vantaggio Latina 5 a 4. Ma il vantaggio dura poco. Trento supera i padroni di casa fino a portarsi sull’11 a 7. E’ Nascimento il mattatore del 3 set che passa in attacco senza muro avversario. Latina lotta nel fine set, ma ormai Trento è irraggiungibile 22 a 25 e si aggiudica la gara.


Luigi Goldner (dirigente Latina): “Speravo di vedere un gioco più determinato. Comunque almeno sul campo siamo rimasti in A1. Come società continueremo a lavorare per l’anno prossimo qui a Latina”.


Diego Mosna (Presidente Trento): “Vittoria per noi importante. Abbiamo centrato l’obiettivo dei play off e sicuramente giocheremo la prossima gara senza pressioni. Stasera ha vinto l’esperienza di un gruppo compatto”.


 


COPRA BERNI PIACENZA – ANTONVENETA PADOVA 3-2 (22-25, 25-17, 26-24, 22-25, 15-11)


COPRA BERNI PIACENZA: Dunnes 3, Marshall 17, Botti 4, Grbic 5, Santos Dutra (L), Zlatanov 12, Simeonov 25, Cozzi 1, Cruz Goncalves 2, Bovolenta 9, Manià. Non entrati Koch. All. Dall’Olio Francesco.


ANTONVENETA PADOVA: Garghella (L), De Togni 4, Jago 3, Quarti, Esko 4, Andrae 18, Tovo, Pampel 27, Kromm 12, Piscopo 8. Non entrati Baggio, Tamburo. All. Schiavon Luigi.


ARBITRI: Sandro La Micela, Roberto Boris. NOTE – Spettatori 2800, incasso 12000, durata set: 28′, 25′, 32′, 28′, 16′; tot: 129′.


PIACENZA – L’Antonveneta Padova trova un punto d’oro a Piacenza e potrà disputare l’ultimo incontro con un punto di vantaggio su Vibo e Verona.


Ultima gara prima dei play-off tra le mura amiche per il CopraBerniPiacenza che ospita l’Antonveneta Padova. Dall’Olio preferisce il giovane Dunnes a Simeonov. Formazione al completo per gli avversari.


Partita inizialmente equilibrata sino al 13 pari, poi i biancorossi trovano il vantaggio con due punti a muro di Bovolenta (16-13). Gli emiliani non esprimono certo il loro miglior volley e Padova ne approfitta con Kromm (muro) e Andrae che sigla il 17-17. Sul 19 pari Simeonov scende in campo rilevando Dunnes, ma è ancora l’Antonveneta a fare il gioco: Andrae prima e Kromm poi mettono una seria ipoteca sul set (20-23). Dall’Olio sostituisce Cozzi con Cruz e inserisce Manià per rafforzare il reparto difensivo, ma Piscopo chiude i conti (22-25).


Coach Dall’Olio vuole testare tutti gli uomini a sua disposizione: trova spazio anche l’ex Massimo Botti. Padova scende il campo con la stessa determinazione del primo set e trova una Copra Berni in estrema difficoltà (5-8). I padroni di casa si riprendono anche grazie a un ritrovato Simeonov che va a segno con un ace e migliora anche in attacco, distanziando così gli ospiti (17-11). Padova si disunisce e il Copra amministra. Da segnalare Flavio Cruz: entra solo per battere ottiene due ace consecutivi (25-17).


Antonveneta parte bene anche nel terzo set, spinta da Andrae. Piacenza trova il pari grazie alla seconda linea di Simeonov. A questo punto è proprio “Vincenzo” a salire in cattedra: servito in continuazione da Grbic, mette in scena una costanza che non gli si vedeva da tempo, portando i suoi sul 22-17. Gli ospiti però crescono e agguantano il pari con Pampel (23-23). Zlatanov chiude con un diagonale preciso e potente.


Il quarto set è inizialmente gestito biancorossi, Padova è affossata dagli schiacciatori avversari, perde lucidità nel gioco e convinzione. Ma il match è tutt’altro che chiuso, il Copra perde con superficialità punti decisivi: Grbic viene ammonito per proteste (21-20). Poi Pampel trova tre punti importantissimi per Padova prima murando Simeonov, poi con 2 ace (21-23). L’opposto tedesco chiude il set in schiacciata (22-25).


Nel tie-break Zlatanov trova con una pipe l’8-6. Simeonov trova altri due punti in schiacciata e un ace decisivo (14-10). Kromm sbaglia la battuta e regala il match a Piacenza.


Gigi Schiavon (all. Padova): “Questo punto per noi è fondamentale, ci sono stati momenti in cui abbiamo persino sperato nel colpaccio, ma è comunque un risultato che ci fa ancora sperare”.


 


SISLEY TREVISO – CIMONE MODENA 3-0 (25-20, 25-21, 25-18)


SISLEY TREVISO: Novotny 12, Fei 15, Papi 7, Farina (L), Kral 1, Ahmed 3, Endres 10, Tencati 6. Non entrati Horstink, Dolfo, Winters, Cisolla. All. Bagnoli Daniele.


CIMONE MODENA: Tagliatti 2, Rak 3, Marques Fonteles, Cardona 8, Sartoretti 7, Giombini, Betancourt Nalbert 6, Endres 12, Casoli (L), Ricardo Garcia. Non entrati Sangiorgio, Bellini. All. Bagnoli Bruno.


ARBITRI: Giuseppe Caldarola, Stefano Ippoliti. NOTE – Spettatori 1800, incasso 8900, durata set: 24′, 26′, 22′; tot: 72′.


TREVISO – La Sisley batte la Cimone Modena con un perentorio 3-0: una vittoria pesante quella conquistata dagli uomini di Daniele Bagnoli ad una giornata della fine della regular season. Mercoledì prossimo l’epilogo con Perugia prima dei playoff: fondamentale incamerare punti per conquistare la terza piazza della graduatoria che gli orogranata contendono alla Copra Piacenza.


Partita a senso unico quella del Palaverde: mai la Cimone Modena impensierisce i trevigiani che conquistano largamente il primo set per 25-20, si ripetono nel secondo parziale (25-21) con i canarini a tentare la disperata rimonta nel finale e chiudono definitivamente la pratica nel terzo e conclusivo set (25-18). In attesa dei “lungodegenti” Cisolla, Vermiglio e Horstink senz’altro una prova di forza per una squadra che senza i sovracitati giocatori chiave sopperisce grazie ai “senatori” Gustavo, Fei e Papi ma soprattutto con un Novotny convincente ed efficace, autore con la Cimone della miglior prestazione stagionale. Questa la cronaca del match del Palaverde.


1° set, la Sisley domina la prima parte di gara grazie alla buona vena di Alessandro Fei: al secondo time out tecnico il vantaggio è già ragguardevole (16-11). Per i modenesi l’asse Ricardo-Cardona cerca di ricucire lo strappo: la Cimone torna sul -4 (21-17) ma gli orogranata fanno buona guardia. Il mani out di Novotny (tra i più positivi in questo parziale) porta gli orogranata sul 23-18: c’è il tempo per la stoccata di Cardona che va ad annullare il primo match ball prima del 25-20 finale messo a terra dall’indisturbato Papi.


Ci si attende la reazione dei canarini ed invece è sempre la Sisley a menare le danze soprattutto con Gustavo: suo l’ace con cui gli orogranata si portano sul 10-6 ma cresce alla distanza anche Novotny autore del punto del 17-12. La forbice si allarga per i trevigiani fino al 20-12 firmato da Fei. Modena non può contare sull’evanescente Nalbert ma con Rak i canarini tornano a sorpresa nel match (22-17). Il vantaggio degli uomini di Bagnoli va assottigliandosi, fino al 24-21 con punto conquistato grazie ad una ace di Murilo. La stoccata decisiva è a firma di Fei che mette a terra il pallone del 25-21.


Nel terzo, sul 12-10 la Sisley tenta la fuga: la staffilata di Fei da seconda linea e l’attacco vincente di Papi scavano il primo solco importante nel set (14-10). La Cimone si scioglie sotto del sestetto trevigiano, affonda sul 18-13 e non riesce ad abbozzare la rimonta: in particolare è Novotny ad imperversare, suo il punto del 20-15Gustavo mura il fratello Murilo per il 21-15 che mette virtualmente fine al match: il match si chiude con la zampata di Tencati che vale il 25-18.


Marek Novotny (Treviso):Una prestazione che aspettavo, anche se non su questi livelli. Le cifre sono eccezionali, ma grande merito va alla squadra che mi ha messo in condizione di giocare a questi livelli“.


 


ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI – PRISMA TARANTO 3-2 (20-25, 22-25, 25-16, 25-20, 15-13)


ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 12, Popp 17, Tiberti 2, De La Fuente 1, Jeroncic 12, Forni, Rinaldi (L), Perazzolo 8, Gavotto 14, Meszaros 12, Bernardi 2. Non entrati Giolito. All. Velasco Julio.


PRISMA TARANTO: Vicini (L), Ricciardello, De Palma 3, Sequeira, Patriarca 7, Castellano 5, Vulin 5, Felizardo 13, Granvorka 5, Sequeira 1, Rodrigues 25. Non entrati Nuti. All. Di Pinto Vincenzo.


ARBITRI: Pantaleo Coppola, Marcello Cammera. NOTE – Spettatori 2700, incasso 7200, durata set: 23′, 27′, 22′, 23′, 16′; tot: 111′.


MONTICHIARI – Obiettivo raggiunto solo in parte: Montichiari porta a casa solo due dei tre punti in palio. Ora i calcoli sono frenetici, ma tutto dipende dai risultati della prossima giornata.


Novità sia tra le fila monteclarensi sia tra le tarantine. Velasco, rispetto a Vibo, rivoluziona la sua formazione schierando Popp per Meszaros, Perazzolo per Gavotto e Jeroncic per Forni. Di Pinto fa vestire la maglia da titolare al regista De Palma, che sostituisce l’infortunato Nuti.


Le squadre sono scese in campo con notevole tensione. L’Acqua Paradiso riesce a giocare alla pari con Taranto fino sul 15-15, grazie al trascinatore Bernardi, che purtroppo si infortuna e si vede costretto ad uscire. Al suo posto Velasco schiera De La Fuente, ma Montichiari, scossa dall’infortunio del suo leader, subisce due ace consecutivi per mano di Felizardo. Da qui Taranto mantiene la distanza dai monteclarensi, che non riescono a trovare la forza di reagire, e chiude il set sul 20-25. Altissime le percentuali di attacco di entrambe le squadre, ma nessun muro all’attivo.


Taranto parte forte e si porta subito avanti di tre punti sull’1-4. Con Sala in battuta Montichiari riesce a raggiungere i tarantini sul 5-5 e fino al 19 pari le squadre si equivalgono, giocando punto su punto. Taranto, con uno scatto di aggressività, si porta nuovamente a +3 sul 20-23. Velasco tenta un’ultima carta: Gavotto al posto di Perazzolo (40% prf attacco in questo set), ma Taranto non si lascia impensierire e, grazie ad una battuta out di Sala, porta a casa anche il secondo parziale. Sul 15 pari di questo parziale si infortuna alla caviglia Frantz Granvorka, prontamente sostituito da Castellano.


Nel 3 set Montichiari tira fuori l’orgoglio e con determinazione rimane per tutto il set in vantaggio sui tarantini, che non riescono a stare al passo dei padroni di casa. L’Acqua Paradiso, trascinata dai due grandi assenti dei primi set Meszaros e Gavotto, che chiude il set sul 25-16. Da sottolineare anche la prestazione maiuscola di Popp, autore di tre muri e con il 100% di perfezione in attacco.


Nel quarto parziale le squadre procedono fianco a fianco (8-7; 16-14), fino a quando Montichiari, ritrovato il bomber Gavotto, si porta avanti  e mantiene le distanze, chiudendo il parziale sul 25-20, con una ricezione (59% prf) nettamente superiore a quella avversaria (42% prf).


Nel set decisivo Montichiari non perde la concentrazione, va subito in vantaggio e stacca gli avversari di tre punti sull’8-5. Taranto non molla e raggiunge i monteclarensi sull’11 pari. L’Acqua Paradiso, però, con una volata stacca gli avversari e chiude il tie break sul 15-13.


Andrea Sala (Montichiari): “Abbiamo giocato questa partita condizionati dagli infortuni, quindi trovare lo spirito giusto per entrare in campo decisi e determinati era molto difficile. Taranto ci ha messo molto in difficoltà nei primi due set. Poi con l’entrata in campo di Gavotto ci siamo risollevati, ci ha fatto respirare aria fresca, siamo riusciti a ritrovare il nostro gioco. Non serve un miracolo per entrare nei Play Off, semplicemente noi dobbiamo vincere a Trento e Taranto deve perdere contro Verona, che ci può stare visto la corsa alla salvezza dei veronesi. Ci meritiamo i Play Off, abbiamo lavorato tanto, abbiamo dato molto e possiamo ancora farcela”.


Rodrigues Anderson (Taranto): “Non penso che la squadra abbia mollato negli ultimi set, ma è Montichiari che è salita in cattedra: ha iniziato a battere bene e ci ha messo in notevole difficoltà in ricezione. L’Acqua Paradiso è un’ottima squadra e merita rispetto. I Play Off sono nelle nostre mani, anche se gli infortuni di Granvorka e Nuti ci penalizzeranno molto”.


Julio Velasco (all. Montichiari): “Siamo entrati in campo molto contratti. In questa stagione, ogni volta che ci sono stati momenti decisivi, la squadra non ha risposto. Non è facile trovarne una causa. Oggi dovevamo fare i tre punti e giocarcela tutta a Trento. Abbiamo preso solo due punti e io ci credo ancora nei Play Off. Certo è che dobbiamo andare a Trento per vincere e fare del nostro meglio, poi, se non sarà sufficiente, si vedrà. Sono amareggiato per i tre punti sfumati, ma anche molto per la contestazione di una piccola parte del pubblico, ad inizio partita.


 


Classifica Serie A1 TIM


M. Roma Volley 56, Bre Banca Lannutti Cuneo 55, Sisley Treviso 49, Copra Berni Piacenza 48, Cimone Modena 42, RPA-LuigiBacchi.it Perugia 41, Itas Diatec Trentino 41, Prisma Taranto 40, Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 37, Lube Banca Marche Macerata 34, Maggiora Latina 24, Antonveneta Padova 20, Tonno Callipo Vibo Valentia 19, Marmi Lanza Verona 19.