Niente d’irreparabile. Il terzo turno del campionato segna il primo stop della Prisma. Al Palafiom, dopo una battaglia di 5 set, passa l’Antonveneta Padova, condotta da un Platenik in serata di grazia e da Perazzolo devastante in battuta. Taranto si rammarica per l’occasione persa nel corso del quarto set, quando si fa recuperare un break di 5 punti e rimette in partita i veneti, ma conquista comunque un punto che continua a far classifica: con quello di oggi sono sette in tre partite. Chi l’avesse preannunciato alzi una mano.
La partita
Formazione annunciata per coach Totire, che conferma i sette titolari delle prime due giornate: Nuti in cabina di regia, Vissotto opposto, Rak e Vulin al centro, Patriarca e Castellano di banda, Latelli libero. Anche coach Bagnoli non presenta alcuna novita: Esko palleggiatore, Perazzolo opposto, De Togni e Bontje al centro, Platenik e Diaz martelli ricevitori, Garghella libero.
Perazzolo e Vissotto, i due protagonisti annunciati, si rispondono subito: l’equilibrio è nettissimo (8-7). A dare il primo scossone al match ci pensa Beppe Patriarca con un attacco da zona quattro ed un gran muro su Perazzolo: Padova s’innervosisce, la Prisma passa a condurre 14-7. Bagnoli cambia Bontje con Tovo, i veneti risorgono all’improvviso guidati da un buon Diaz e da un magnifico Perazzolo (per lui 2 ace consecutivi): si torna sul 19 pari. Taranto non si disunisce: Patriarca e Vissotto conquistano il mini-break decisivo, Castellano chiude il primo set 25-21 e la Prisma passa a condurre 1 a 0.
La reazione dell’Antonveneta arriva subito ma non è troppo incisiva (5-8): è la Prisma a sbagliare con Vulin due volte di seguito e ad ampliare il vantaggio degli ospiti (12-16). Padova ci crede, cresce a muro con De Togni e Bontje e diventa implacabile da zona 2 con Perazzolo: il vantaggio diventa incolmabile e Platenik lo sigilla con il 19-25 finale che porta in parità il computo dei set.
Si ricomincia all’insegna dell’equilibrio con gli attacchi perfetti da ambo le parti (8-7). Un ace di Rak da il primo vantaggio ai padroni casa (10-7), Padova prima rientra con il solito Perazzolo (11-11), poi si fa staccare ancora da un buonissimo turno in battuta di Ardu (16-12). Nuti è strepitoso in almeno due circostanze, Rak continua a punire dalla linea dei nove metri: la Prisma sembra aver messo in cassaforte il set (20-15). Padova però non molla un centimetro: Diaz e Platenik la riportano sotto 21-19, un grande turno in battuta di Bontje le dà addirittura il sorpasso 21-22. Il finale è bellissimo: Castellano si erge a protagonista assoluto e piazza tre punti consecutivi da zona quattro, è 25-22, la Prisma passa a condurre 2 a 1, il Palafiom fa festa.
Taranto è sull’onda dell’entusiasmo e Castellano continua a trascinarla, ma Padova non ci sta e riesce grossomodo a contenere l’esuberanza ionica con Platenik e Diaz (8-5). E’ uno strepitoso Perazzolo a ristabilire la parità e a portare Padova al sorpasso con un mani-fuori da posto 2 ed turno in battuta eccezionale: 12-14. Il set si continua a giocare punto a punto: Diaz e Vissotto si rispondono, un ace di Ardu ripristina la parità (19-19). L’Antonveneta si ricompone e piazza il guizzo finale: un muro di Bontje chiude i conti sul 20-25. Si va al tie-break.
Padova parte meglio con Platenik, un ace di Nuti riporta la parità (5-5): si procede punto a punto, poi un errore clamoroso di Vissotto, che manca completamente il terzo palleggio in recupero, da il là agli ospiti (9-12). La Prisma si scompone, Padova non perdona con il solito Perazzolo e chiude il match con un muro di Bontje: 11-15 e 2 a 3.
Gli spogliatoi
E’ un Michele Totire deluso quello che parla alla fine del match con Padova: “Complimenti a loro. L’Antonveneta ha fatto una grande partita, ha tenuto bene a muro, ha giocato con tranquillità. Noi in alcune circostanze abbiamo avuto troppa fretta di chiudere il punto. Nel finale forse avrei dovuto fare qualche sostituzione, ma alla fine è andata così. Sette punti in tre partite rappresentano comunque un ottimo inizio. Dobbiamo continuare a lavorare con tranquillità così come abbiamo fatto sino ad oggi”.
Soddisfatto, di contraltare, il tecnico veneto Bruno Bagnoli: “Siamo una squadra giovane e dobbiamo volare basso, ma abbiamo fatto un’ottima partenza. Oggi abbiamo ricevuto un grande apporto di punti dalle bande, mentre Perazzolo è stato importantissimo in alcune fasi del match con il servizio. Ad inizio campionato tutti ci hanno danno come la più probabile retrocedente, invece possiamo fare buone cose. Il nostro obiettivo è quello di conquistare una salvezza tranquilla e, perché no?, di sbirciare cosa succede per l’ottavo posto”.
“Abbiamo avuto l’occasione di chiudere il match sul 3 a 1 – commenta un laconico Maurizio Castellano – e ce la siamo fatta sfuggire. Merito a Padova che ha giocato davvero una bella partita”. Sulla stessa lunghezza d’onda del martello campano anche Giuseppe Patriarca: “Padova ha trovato i punti nei momenti decisivi dell’incontro, Esko ha gestito benissimo il gioco e non si sono mai disuniti. Siamo una squadra completamente diversa rispetto a quella della passata stagione: dobbiamo trovare i nostri automatismi”. L’Mvp del match Lorenzo Perazzolo sorride con modestia: “Abbiamo molta voglia di fare e siamo partiti benissimo. Quello che mi piace di questa squadra è il carattere, ma dobbiamo restare con i piedi a terra: già mercoledì contro la Sisley sarà durissima”.

IL TABELLINO
PRISMA TARANTO 2
ANTONVENETA PADOVA 3
(25-21; 19-25; 25-22; 20-25; 11-15)
TARANTO: Nuti 2, Vissotto 23, Rak 7, Vulin 9, Castellano 14, Patriarca 13, Latelli (L), Shumov, Nagy n.e., Ardu 1, Durante n.e., Idi n.e.. All. Michele Totire
PADOVA: Esko 7, Perazzolo 21, De Togni 4, Bontje 10, Platenik 20, Diaz 14, Garghella (L), Olli, Quarti n.e, Tovo, Bellini n.e, De Marchi. All. Bruno Bagnoli
NOTE: durata set: 27’, 27’, 27’,31’, 18’ . Spett. 1.200. Taranto – Att. 54%; Ric. Pos. 74%Prf. 54% ; Muri pt. 7; Ace 6. Corigliano – Att. 59%; Ric. Pos. 73% Prf 59%; Muri pt. 9; Ace 7. MVP Perazzoli.

UFFICIO STAMPA
PRISMA TARANTO VOLLEY
Pietro Cinieri
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