Riprenderanno questo pomeriggio gli allenamenti della Famigliulo Corigliano dopo il successo ottenuto mercoledì scorso in Gara 3 di semifinale playoff contro Castellana. In vista della Finale (Gara 1 in programma già lunedì 14 a Corigliano) il gruppo continuerà ad allenarsi duramente e con costanza, come del resto in riva allo Jonio sta succedendo dall’autunno scorso.
Facendo un piccolo passo indietro alla bella vittoria ottenuta contro la Mater davanti a più di 3000 persone, il libero Andrea Giovi -tra i migliori in campo- ha commentato: «Partita sentitissima, che ho giocato sulla mia pelle; sono contento della mia prestazione e di quella della squadra. Non ho mai mollato. E’ stata un partita molto importante e per questo nervosa, tesa ma bella; le sensazioni sono molteplici, come l’applauso finale del pubblico, che mi sono gustato per intero. Anche stavolta ha fatto la differenza il servizio, così come era successo in precedenza. E’ stata una sfida altalenante: prima noi in vantaggio, poi loro, alla fine il tiebreak ci ha dato ragione. Siamo stati più concreti, più lucidi nei momenti topici, abbiamo portato a casa la gara più importante giocata sino ad ora. La componente “fortuna”? Pesa ma va aiutata, devi saperla cogliere. Giocare in casa, comunque, aiutati dai nostri tifosi e con i nostri punti di riferimento ci ha permesso di esprimerci al meglio; ovvio che però c’è una componente minima di fortuna». E proprio parlando dei supporters rossoneri, Giovi ha sottolineato l’importanza di aver avuto un tutto esaurito proprio in questa gara così delicata: «Il pubblico, come al solito, è stato meraviglioso. Ci hanno incitati dall’inizio alla fine, senza fermarsi mai. Nella parte finale della gara erano stremati anche loro come noi». Continuando a parlare del “fattore campo” ma passando alla Finale ormai alle porte, il libero rossonero ha affermato: «Gara 2 (a Santa Croce, ndr) sarà diversa dalla sfida interna del 14 maggio, il campo conta molto –ha concluso Giovi-. Santa Croce è una squadra totalmente diversa da Castellana, con ottimi elementi che possono disturbare il nostro gioco».
Capitan Antonio Corvetta è più pacato nei toni, da bravo condottiero, ma per questo non meno soddisfatto: «Abbiamo festeggiato pochissimo e ci siamo detti di riposare molto senza eccedere in nulla che potrebbe nuocere alla partita del 14. C’è grande gioia, ma sappiamo che sono tappe intermedie, dato che c’è una Finale d giocare che arriva presto. Sappiamo com’è il percorso dei playoff. Col Castellana è stato tutto fantastico, una partita emozionante e tirata; però, una volta vinta, l’abbiamo archiviata senza spazio per i festeggiamenti». In vista di lunedì, il capitano ha ribadito “riposo e concentrazione” per il suo team: «Dobbiamo giocare bene la prima in casa, per cui in questi giorni dobbiamo riposare tanto e, da stasera, riprendere la “battaglia” in palestra». Sul Santa Croce, concludendo, Corvetta ha dichiarato: «E’ una formazione diversa da Castellana. E poi è l’altra finalista, questo dice tutto. Immaginiamo che sia ancora più difficile della sfida col Castellana. Sarà un confronto ancora più aspro dal punto di vista psicologico e molto più tirato: cresce il livello, si alza la posta in palio, aumenta la stanchezza. Tutto esasperato, insomma».
Toni Kovacevic, l’eroe di Gara 1, è già proiettato mentalmente in Finale, che dice di voler vincere a tutti i costi. Parlando della semifinale ha dichiarato: «Prima di tutto bisogna dire che è stata una grande vittoria contro una grande squadra. Prima della partita sentivo che sarebbe stata lunga ma alla fine avremmo vinto noi –ci dice il croato-. Una partita bellissima, con grandi numeri, dove non abbiamo mai mollato. La battuta è stata la nostra arma in più. D’altra parte contro il Castellana se non batti forte non vinci, col cambio palla che si ritrovano. Siamo riusciti a metterli in difficoltà sotto ogni punto di vista. Una grande vittoria, lo ribadisco». Ma come è stato il dopo Castellana di Kovacevic? «Niente feste e niente eccessi. Del resto non abbiamo fatto ancora nulla, c’è a la Finale da giocare. Dobbiamo recuperare per arrivare in forma a Gara 1 lunedì prossimo, ancora c’è da affrontare la fase più importante. Personalmente ho già perso una finale di recente (quella dell’Europeo 2006, dove Kovacevic dovette arrendersi con la sua Nazionale allo strapotere dell’Olanda, ndr) e non voglio che succeda mai più. Non ci penso neanche a perdere». Un ultimo pensiero lo schiacciatore della Famigliulo l’ha avuto per il pubblico di fede rossonera: «I nostri tifosi dono stati grandi! Ma per me non è stata una sorpresa, me lo aspettavo. Si vede in giro, davanti casa: la gente conta su di noi, ci segue e vogliono che vinciamo. Spero ci seguano anche a Santa Croce. Giocare a pallavolo a Corigliano è un vero piacere».
[Nella foto: La grinta del capitano Antonio Corvetta dopo la vittoria contro Castellana]

Johnny Fusca
Ufficio Stampa Famigliulo Volley Corigliano
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