TARANTO-PERUGIA 3-1
TARANTO: Vicini (L), Ricciardello, De Palma, Valdir 7, Patriarca 8, Castellano 12, Vulin 6, Felizardo 11, Granvorka 32, Anderson 3. All. Vincenzo Di Pinto.
PERUGIA: Lebl 18, Bucaioni 1, Vujevic 3, Sottile, Saraceni 1, Di Franco 9, Braga, Pippi (L), Swiderski 13, Stokr 17, Sanko ne, Perez. All. Emanuele Zanini.
ARBITRI: Paolo Lavorenti di Livorno, Gianni Bartolini di Firenze.
NOTE: parziali 25-20, 20-25, 25-21, 29-27. Durata set: 27’, 27’, 27’, 29’ per un totale di un’ora e 52 minuti. Taranto: attacco 59%, muri vincenti 8, ace 6, battute sbagliate 21, ricezione positiva 88% (perfetta 72%). Perugia: attacco 48%, muri vincenti 7, ace 4, battute sbagliate 13, ricezione positiva 90% (perfetta 75%). Spettatori 1675. Mvp della gara Frantz Granvorka (Prisma Taranto).

TARANTO – Senza il palleggiatore Nuti a letto con la varicella beccata a 36 anni e con Anderson bloccato ad una spalla durante il riscaldamento, la Prisma Taranto ritrova il successo e opera il sorpasso proprio ai danni della RPA LuigiBacchi.it Perugia.
In campo c’è De Palma, mentre Perugia è con la solita formazione: Sottile, Stokr, Di Franco, Lebl, Swiderski, Vujevic (l’ex è applaudito dal pubblico rossoblu), Pippi. L’avvio è equilibrato, ma Taranto tenta il primo allungo sul primo time-out tecnico: 8-6 che diventa 9-6 con un attacco di Anderson. I guai per Taranto non sono però finiti, perché il brasiliano è costretto a lasciare il posto a Valdir. Sul 14-9 è Zanini a cambiare: fuori Sottile, dentro Bucaioni. Ma è sempre Taranto avanti: 16-12 con un attacco di Valdir (100% nel primo set, ma 29% nel secondo). La RPA-LuigiBacchi.it prova a rientrare con un muro di Bucaioni (16-14), ma la Prisma allunga nuovamente: 18-14 e 22-18 con una bordata di Valdir. Il set è ormai nelle mani dei rossoblu.
In avvio di secondo parziale arriva il primo vantaggio degli umbri: lo sigla sul 5-6 Swiderski con un muro. Perugia ritrova il sentiero perso nel primo set, e con un muro di Lebl (che in questo set attacca col 67% dopo il 33% del primo) su Valdir allunga sul 9-12 sul quale Di Pinto chiama time-out. Il break degli ospiti prosegue (9-16), così il tecnico ionico toglie un opposto (Valdir) per uno schiacciatore (Castellano). Granvorka spezza il digiuno (10-16), ma la Prisma continua a sbagliare mentre il sestetto di Zanini continua a mettere palloni per terra: c’è il tempo per vedere in campo il rossoblu Ricciardello ma, nonostante un tentativo di rientro tarantino (break di 4-0), Perugia pareggia il conto dei set.
Si riparte ed ecco il remake del mondiale giapponese: Granvorka gioca da opposto, ma Perugia scatta subito sul 3-7 e Swiderski segna il punto del 3-8. Taranto si riavvicina sul 7-10 e poi sul 9-11 con due punti di Castellano. Sono il napoletano e il francese a tenere a galla la Prisma, che pareggia 15-15 proprio con Granvorka. Cresce la tensione in campo, ne fa le spese Felizardo che viene ammonito sul sorpasso rossoblu 18-17 (che diventa subito 18-19). Ma è proprio il brasiliano con un muro a regalare l’allungo a Taranto (21-19) sul quale Zanini chiama la sospensione. La Prisma ha però un Granvorka in più: 23 punti finora e Taranto avanti 2-1.
La RPA LuigiBacchi.it riparte subito forte: il 3-6 (che diventa 5-8) è firmato da un ace di Stokr. Rispondono un grande Vicini in copertura e un Granvorka scatenato. E’ un muro di Felizardo che porta alla parità: 11-11. Un attacco fuori di Stokr porta al primo vantaggio del set di Taranto (13-12) che lancia un punto a punto, dal quale viene fuori Perugia (19-21) con un ace di Stokr. Ma è Granvorka a pareggiare (21-21) e riportare la Prisma avanti: è 22-21, ma si arriva ai vantaggi dai quali viene fuori il trionfo tarantino.
Di Pinto (all. Taranto): “Ogni giocatore della squadra ha voluto dare il suo contributo ad ogni costo. Da parte nostra c’è stata una grande aggressività che ha permesso di sopportare anche alcune ingenuità”.

Angelo Loreto
Responsabile ufficio stampa
Prisma Taranto Volley