A due giorni dalla sfida di domenica 3 febbraio (ore 18) contro il Prisma Taranto, il clima che si respira in casa dell’Antonveneta Padova è positivo. Le tre sconfitte patite contro Piacenza, Roma e Latina non hanno influito sul morale del gruppo, che invece ha trovato nuovi stimoli per cercare il riscatto. Le parole del centrale Giorgio De Togni lo confermano. «Siamo motivati – dice – perché nelle ultime tre gare potevamo fare risultato. A Roma non ho giocato, ma eravamo combattivi al massimo. Con Piacenza – e specie con Latina – è venuto a mancare quello spirito che ci ha permesso finora di ottenere ottimi risultati e di accedere alla Tim Cup». Complici infortuni e appuntamenti con le Nazionali che hanno privato la squadra di diversi elementi, gli ultimi risultati non sono stati quelli sperati e De Togni vuole che la squadra reagisca. «Dopo il match con Latina – dice – ho letto in viso la delusione di coach Bagnoli per la sconfitta. Con Taranto vogliamo tornare ad essere quelli di sempre. Lo dobbiamo fare per noi, per il coach e per il nostro pubblico». A chi dice che l’assenza di Perazzolo ha influito sui risultati, De Togni risponde con decisione. «“Peraz” è il nostro valore aggiunto – dice – e tutti quanti lo sappiamo. Ma, proprio perché siamo un gruppo, abbiamo dimostrato che sappiamo giocare bene a prescindere da chi sia in campo. Il 27 febbraio andremo a Bassano per giocarci la Final Eight di Coppa e vogliamo arrivare lì motivati. Anzi, penso proprio che questo ci aiuterà a disputare le prossime gare di campionato con entusiasmo. Ce la giocheremo contro Cuneo e faremo una gara a viso aperto. L’avversario che affronteremo è di tutto rispetto, ma già in questa stagione siamo riusciti a sconfiggerlo e vogliamo continuare a sognare». A soli 22 anni, De Togni parla già con la grinta di un leader e la sua umiltà gli è servita in questi anni per ottenere grandi risultati sportivi. «In settimana – dice – ci siamo allenati molto sul muro e difesa, mentre oggi e domani ci concentreremo sul cambio palla». Contro Taranto, c’è da scommettersi, in capo ci sarà un uomo in più: la grinta.

Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Antonveneta Padova

Nell’immagine: Giorgio De Togni ascolta le indicazioni di coach Bruno Bagnoli. (foto Piran)