Non poteva che concludersi con i ringraziamenti di rito a tutto l’ambiente, e a dire il vero con un pizzico di commozione, l’intervista con cui Mirko Dalla Libera ufficializza e comunica il suo commiato dal Bassano Volley. Ma soprattutto non poteva che iniziare con il nostro omaggio ad un giocatore che ha segnato un’epoca in giallorosso, un’epoca fatta di sette indimenticabili stagioni, un’epoca che ha avuto inizio sette anni fa quando il Bassano lottava ai vertici della B1, quando si giocava alla Comunale di Vicolo Parolini, quando le magliette erano ancora bianche-blu e con la mitica scritta Armet sul petto.

La storia di Mirko Dalla Libera con la maglia del Bassano Volley è la storia di un giocatore divenuto a tal punto simbolo di questa squadra che sarà difficile l’anno prossimo abituarsi alla sua assenza e la cosa vale per tutti, giocatori, staff tecnico, dirigenti, tifosi e avversari. La storia personale di Mirko Dalla Libera al Bassano Volley è la storia, peraltro rivendicata con grande orgoglio, di un martello maledettamente concreto partito spesso in sordina ma poi sempre capace di prendersi il posto da titolare inamovibile ai danni dello straniero di turno. E’ la storia di un capitano vero con un peso specifico determinante nello spogliatoio ed è la storia di un ragazzo d’oro, amato da tutti, tifosi e addetti ai lavori, per il suo carattere, per il suo carisma, per la sua generosità. Infine è la storia, tanto per tornare a parlare di pallavolo, di un ragazzone di 202 cm che qui a Bassano 6 anni fa ha messo a terra niente meno che la palla della storica promozione in serie A2, per poi condurre i suoi alla prima salvezza, alla prima finale play off, ai quarti di finale l’anno successivo e alle semifinali l’anno dopo ancora. In mezzo la perla di un’indimenticabile partecipazione da protagonista all’All Star Volley affianco ai più grandi campioni della pallavolo mondiale e tanti altri ricordi di interminabili battaglie con la maglia del Bassano, fino all’ultima sofferta ma comunque positiva stagione in cui spiccano le vittorie da brividi al PalaBassano con le prime tre della classe.

Il nostro Capitano ci mancherà, questo è certo, ma nella vita bisogna guardare avanti ed è proprio la vita ad aver spinto Mirko lontano dal suo Bassano: “Volete sapere cos’è successo? Vi racconto tutto, anche se non è facile per me parlare di queste cose, perchè è stata una decisione difficilissima e ancora non me ne rendo conto … penso che me ne renderò conto solo ad Agosto quando il mio orologio biologico, ormai tarato sull’inizio della preparazione, si domanderà cosa sta succedendo. Inizialmente Gianni (Cretu, ndr) mi aveva chiesto di restare per dare il mio contributo come terzo laterale della squadra, un po’ uomo di esperienza, un po’ chioccia di tutti questi giovani. Comunque, attratto dall’offerta, mi sono un preso un po’ di tempo per pensarci perchè gli impegni con la famiglia e l’azienda cominciano a diventare sempre di più pressanti e mi riesce difficile conciliare tutte queste cose insieme. Si era pensato ad un impegno meno gravoso, ma Gianni vuole che ogni giocatore dia il 100%, perciò non era disposto ad accettare che io dessi una disponibilità inferiore agli altri e sinceramente lo capisco benissimo, anch’io se fossi un allenatore non accetterei un compromesso del genere. Così mi sono trovato di fronte ad un bivio e alla fine ho deciso di chiudere qui con il Fiorese e con la pallavolo di serie A. E’ stata una decisione sofferta e difficile, ma non potevo fare altrimenti perchè avrei rischiato di fare male entrambe le cose … e così ho scelto di dedicarmi al mio lavoro e alla mia famiglia, è stata una scelta di vita, per il mio futuro. Poi è successo che si aperta una porta per poter dare il mo contributo come quarto laterale con un impegno part time, ma non si è più concretizzata e così, nonostante un grande rammarico da entrambe le parti, si è deciso di chiudere qui. Sette anni sono tanti, non me ne rendo ancora conto e non è stato facile, ma ho dovuto prendere una decisione per il mio futuro e se non l’avessi fatto quest’anno l’avrei fatto l’anno prossimo. La società, soprattutto nella persona di Fiorenzo, ha fatto di tutto per provare a lasciare un porta aperta, ma ormai avevo preso la mia decisione e ci siamo lasciati con la promessa che comunque per me al Bassano Volley ci sarà sempre una porta aperta. Di questo e di tutto ciò che ho ricevuto in questi anni ringrazio tutti, in primis Fiorenzo, una persona straordinaria che non finirò mai di ringraziare per quanto mi ha dato sin da quando ha deciso di portarmi a Bassano. Mi dispiace tantissimo, so di aver ricevuto tanto, ma anche di aver dato tanto come giocatore in campo e come uomo nello spogliatoio: credo che la mia presenza mancherà a tutti, così come tutti mancheranno a me, come sempre quando ci si lascia. Ringrazio davvero tutti, per primo ancora una volta Fiorenzo, poi tutto lo staff tecnico, tutti i dirigenti, i giocatori, i tifosi, tutti quelli che hanno giocato con me in questi anni meravigliosi, anche quelli che sono passati solo un anno. E’ stata un’esperienza di vita che mi ha dato tantissimo e ho un montagna di ricordi fantastici che non dimenticherò mai. Per quanto mi riguarda non voglio smettere perchè la pallavolo è la mia vita: mi troverò una sistemazione più vicina a casa e meno impegnativa, ma non abito certo dall’altra parte del mondo e quindi prometto che ci rivedremo presto e penso anche spesso. Alla prima in casa non mancherò, lo prometto.Grazie a tutti, ci vediamo presto!”
Grazie a te Capitano, noi ti aspettiamo, puoi contarci …

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Mauro Sabino