Mercoledi mattina l’allenatore dell’Acqua Paradiso Gabeca, Mauro Berruto, insieme allo schiacciatore olandese Rauwerdink ed i giovani Bellei, Zito e Mor è andato a far visita all’ OPG (ospedale psichiatrico giudiziario) di Castiglione delle Stiviere (MN) per seguire la finale del torneo di pallavolo organizzato dalla struttura ospedaliera.
Di seguito riportiamo le riflessioni di Mauro Berruto sull’esperienza vissuta in quella giornata:

“Visitare la struttura dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere è stata una di quelle esperienze che “bisogna” fare. Chi fa sport professionistico rischia di perdere un pò di vista la realtà del mondo, che diventa di fatto una realtà un pò camuffata. Credo fortemente che il mondo vada visto …tutto, nella sua interezza. E non solo alla televisione. Occorre camminarci, sentirne i rumori, gli odori.”

“Abbiamo passato solo una mattinata all’Opg, io e i nostri quattro giocatori più giovani: Rauwerdink, Bellei, Zito e Mor. Non a caso ho voluto che fossero loro, pieni di sogni e all’inizio di un cammino che, lo spero fortemente, li porterà a diventare professionisti dello sport, a venire a condividere questa esperienza. E’ stato piacevole confonderci con gli ospiti della struttura e vivere con loro la finale del torneo di pallavolo. Verrebbe da dire che è stato “normale”, anche se la parola “normale” è orribile. Nel giornale redatto dagli ospiti, che con coraggio gli operatori pubblicano senza nessun tipo di censura, una ragazza ha scritto: “A voi tutti comunque buon viaggio perchè la vita questo è”. Noi, dopo la visita di questa mattina, siamo usciti liberamente da quel grande cancello verde, tornando alle nostre case, al nostro sport. Rivalutando il più grande dei valori dell’umanità: la libertà e, probabilmente, pensando un pò di più a chi e a che cosa si possa definire “normale” .”