Nuovo incontro oggi, mercoledì 2 aprile, tra la Marmi Lanza e gli studenti veronesi.
La rappresentanza dei gialloblù composta da Mario Canzanella, Bojan Janic e l’allenatore Emanuele Zanini ha incontrato i ragazzi della scuola media dell’IC Aschieri di San Pietro in Cariano (Vr), meeting che rientra nel progetto Volley School. Ad accompagnare giocatori e allenatore oggi anche il Condirettore Generale della Bluvolley Verona Stefano Filippi che ha dato inizio alla mattinata e ha contribuito a rispondere alle numerose domande degli alunni, relative non solo al gioco e agli atleti ma anche alle società sportive e alla storia della Marmi Lanza.
I protagonisti dell’incontro si sono, come sempre, presentati e hanno raccontato la loro storia. Tutti e tre hanno anche giocato a calcio, sport molto diffuso in Italia come in Serbia, ma poi varie circostanze li hanno indirizzati verso la pallavolo. “Finita l’università mi sono avvicinato sempre più alla pallavolo – racconta il coach – diventando secondo allenatore e preparatore atletico di squadre militanti in serie A e poi, dal 2000, primo allenatore di diverse squadre di serie A1 e A2”.
Il partenopeo Canzanella ha iniziato andando ad assistere alle partite di una squadra che si allenava vicino a casa e poi, vista l’altezza, ha approfondito la conoscenza della pallavolo, fino ad appassionarsi completamente.
“A me piaceva molto il calcio – interviene il serbo Janic – ma non amavo correre fuori al freddo, visto che da noi gli inverni sono molto rigidi; così, con alcuni amici, ho iniziato la pallavolo, gioco comunque molto famoso nel mio paese”.
Gli studenti hanno interpellato i loro ospiti con domande acute, come il fumo e il comportamento da tenere in campo durante le partite. In particolare, è stata posta una domanda sulla presenza del doping nella pallavolo. “Il nostro è uno sport ancora pulito – afferma Canzanella – ci sono i controlli ma l’unico vero doping è la passione, il cuore che si mette giocando e dando sempre il meglio. La cosa più bella dello sport è competere con gli altri alla stesso livello”. “Certe sostanze sono vietate in tutti gli sport – continua Zanini – e assumerle fa male al fisico e alla testa, ma è sbagliato anche a livello etico: ognuno deve dare il meglio di sé senza scorciatoie”.
Ad intervenire anche il condirettore Stefano Filippi: “Questo è il campionato italiano di pallavolo numero 63 e non ci sono mai stati casi di doping o di violenza nei palazzetti. Noi stessi abbiamo mediamente un pubblico casalingo di 3000 persone, tra cui molti ragazzi e bambini, ma non c’è nessun bisogno di forze dell’ordine che vigilano durante l’incontro. Il tifo deve essere sempre a favore della propria squadra e mai contro gli avversari”.
Spazio anche alle domande degli insegnanti, in particolare relative alla necessità per una squadra di creare e mantenere lo spirito di gruppo. Secondo Janic il gruppo è l’elemento fondamentale, decisamente presente quest’anno nella Marmi Lanza. “Bisogna coltivare i rapporti umani – continua coach Zanini – anche questo fa parte del nostro lavoro. È normale che ci siano discussioni e scontri, ma sono momenti che vanno affrontati con il confronto, il rispetto e anche chiedendo scusa se necessario”.
La vivace conversazione ha occupato più tempo del previsto, ma alcuni ragazzi sono comunque riusciti a giocare con i gialloblù. Divisi in piccole squadre capitanate da Canzanella e Janic e sotto la supervisione di coach Zanini si sono affrontati in una serie di partitelle, per la gioia dei giocatori in erba e dei compagni spettatori.
A conclusione della mattinata foto, autografi e i graditi gadget Datch, oltre al libretto relativo alle regole dell’alimentazione prodotto da Casa Modena, utile per una lezione in classe con l’aiuto dei professori.

Nella foto: di spalle Zanini con Janic e Canzanella davanti ai ragazzi dell’IC Aschieri di San Pietro in Cariano.