Si chiude quest’oggi la seconda settimana di lavoro della Marmi Lanza Verona, sempre alla guida della squadra il primo allenatore coach Bruno Bagnoli che risponde così alle prime domande sulla nuova stagione. Quali sono le sue impressioni sulla squadra e l’ambiente che ritrova a Verona dopo tre anni di assenza? “Ho delle impressioni molto positive, vedo una Società cresciuta e posso oggi contare su uno staff completo e affidabile. A disposizione c’è una squadra di giovani promettenti che si allenano bene e penso ci potranno essere degli interessanti progressi. La BluVolley ha aumentato il suo prestigio con l’inserimento di una figura professionale come Stefano Filippi nella parte commerciale, guardando invece al campo avere la disponibilità di un preparatore atletico e di una massofisioterapista a tempo pieno sicuramente è un contributo importante per la qualità del lavoro. Qui a Verona sento di essere tornato a casa, mi sono sentito ben accolto da subito, con molto calore e affetto. Questo penso possa essere quell’aspetto che fa la differenza e in certi momenti dell’anno può dare una marcia in più, qualche punto che alla fine può fare la differenza. Sono motivato e contento di aver ripreso questo rapporto, credo di essere anch’io maturato in questo periodo lontano da qui”.
Numerose anche le aspettative che Bagnoli ripone nel gruppo ecco quali? “Vorrei offrire ai ragazzi sempre più qualità e sono certo che questo gruppo potrà ricambiare non solamente con le prestazioni in campo ma anche in termini di relazioni umane. Gli atleti oggi stanno seguendo un lavoro fisico intenso con il preparatore Massimo Merazzi oltre ad un buon lavoro di tecnica individuale, in questi giorni abbiamo inoltre iniziato a sviluppare qualche situazione di gioco, mi auguro di poter vedere dei risultati in linea con il grande impegno che ogni giorno la squadra ha nel lavoro in palestra. Chiedo alla squadra di andare sempre al massimo –aggiunge il tecnico gialloblù- sono convinto che potremo vincere e perdere contro tutti. La mia idea ovviamente è quella di vincere tutte le partite, un’ambizione che alle volte può diventare realtà, proprio con Verona questo lo abbiamo già realizzato. Dopo ogni partita desidero che ognuno abbia la certezza di aver dato tutto in campo: non avere rimpianti da grande tranquillità. Questo penso che sia anche l’atteggiamento che il pubblico vuole dalla propria squadra”.
Mercoledì alle ore 17.30 Verona disputerà un allenamento congiunto con la Top Team Mantova e poi ancora sabato alle ore 17.00 sempre con Mantova una partita amichevole, Bagnoli anticipa così questi appuntamenti: “Questi impegni serviranno per alzare la qualità dell’allenamento contro una formazione di A2 al completo. Avremo la possibilità di testare il sestetto ed eventualmente far riposare quei giocatori che magari mostreranno qualche piccolo affaticamento, anche perché la prossima settimana sarà quella più intensa; invito quindi i nostri sostenitori a venire al PalaOlimpia ad assistere alle partite, perché il nuovo gruppo possa già assaporare il calore del tifo scaligero.
Mi piacerà vedere quanto velocemente gli atleti e la squadra miglioreranno alcuni aspetti che oggi abbiamo visto insieme solo a livello tecnico e analitico”. Vedremo in campo anche Max Holt, il tecnico gialloblù spiega: “Holt ha già potuto svolgere alcune sedute con la squadra integrandosi bene. E’ un ragazzo interessante dal punto di vista fisico e spero possa essere la rivelazione di questo campionato”.
Il capitano della Marmi Lanza chi sarà? Bagnoli risponde: “Il capitano resta Daniele Sottile finchè anche Lasko e Kromm non si uniranno al gruppo, solo allora faremo una riunione tutti insieme per decidere il capitano. Sottile viene da una stagione positiva tuttavia penso però che da un gruppo nuovo possano emergere anche altre figure idonee al ruolo”.
In questi giorni ha già analizzato dei video con la squadra, di cosa trattavano?
Abbiamo posto una telecamera laterale e utilizzando le scoutizzazioni di Paolo Rossi siamo riusciti ad avere delle indicazioni precise sulla penetrazione del muro. L’obiettivo è di imparare ad invadere il più possibile lo spazio aereo avversario, è un percorso difficile che però deve essere intrapreso.

Nella foto: coach Bruno Bagnoli (Fotoexpress).

Francesca Paradiso
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