Umiltà, Concretezza e Determinazione ecco cosa traspare dalle prime battute di Luca Cantagalli, dopo la prima settimana di allenamenti con la Quasar Massa Versilia. Il coach degli apuo versiliesi è molto soddisfatto del gruppo “ è un gruppo maturo, con il quale si lavora con piacere, ci sono tutti i presupposti per fare bene e mancano ancora due stranieri importanti.”

Dopo la prima settimana di allenamenti quali sono le sensazioni?
Diciamo che è passato il primo periodo di emozioni e di novità. In palestra si lavora bene, il gruppo è coscienzioso e sa quello che vuole. C’è tanta volontà da parte di tutti e questo fa ben sperare per il futuro.

La prima settimana ha portato anche alla conferma di Fenili come capitano.
Si, è stata una scelta condivisa dal gruppo. Riccardo è l’atleta più rappresentativo, quello che rappresenta la continuità di un progetto iniziato lo scorso anno.

Alla prima esperienza da allenatore, hai flash di quando in tempi analoghi eri tu a fare la preparazione?
Devo dire che sarebbe un errore scendere in campo e impostare il lavoro prendendomi per esempio. Adesso devo allenare, insegnare e quindi portare ad esempio gesti tecnici e fatti concreti. Io dico sempre agli atleti ‘prima provate a fare come vi dico e se trovate beneficio continuate’, non cerco di impormi sulla base del mio nome.

Da Allenatore a giocatore il passo è grande sono molte le cose a cui pensare adesso.
Si è un grande passo, come giocatore puoi pensare anche solo a fare bene quello che meglio ti riesce, come allenatore ci sono molti aspetti da tenere presenti. Io cerco di farlo nel migliore dei modi e per questo posso contare su un assistente bravo e preparato come Alessandro Tosi.

Qual è la difficoltà più grande incontrata fino ad ora?
Diciamo che pur sapendo le cose non è facile insegnarle, cerco di fare tutto al meglio e sono sicuro che con il tempo tutto risulterà più semplice.

Hai quindi archiviato il tuo essere giocatore?
Si, adesso è importante pensare sempre come un allenatore. Diciamo che il mio passato mi serve per capire al volo cosa sta pensando un giocatore in un certo momento anche solo osservandolo.

Cantagalli, Giani, Bernardi, tre nomi importanti per le panchine di Quasar, Roma e Padova, siamo pronti per il cambio della guardia? Vi siete confrontati sulle preparazioni?
Si sta avviando un cambio della guardia importante per portare novità o anche tornare al vecchio, alla tecnica più che al sei contro sei. Abbiamo tutti e tre lo stesso pensiero, se pur con sfaccettature differenti. Ci siamo sentiti per le vacanze e penso proprio che alcuni loro aspetti li farò miei. Noi siamo tre e si dice sempre che vince uno e che chi vince ha ragione, ma nel nostro caso, proprio per una visione di fondo comune, andrà bene comunque.

Quale aspetto di questa Quasar Massa Versilia ti ha per ora maggiormente colpito?
Quello che salta all’occhio è il grande entusiasmo creato intorno alla squadra, la volontà di tutti di fare bene e soprattutto il voler creare un bel gruppo con un progetto futuro non fine a se stesso, per gettare le basi per qualcosa di importante.

In questo periodo senza stress da campionato, sei riuscito a vivere un po’ la Versilia?
Sinceramente per adesso no. Ci sono ancora alcuni aspetti anche logistici da definire. Spero di riuscire a farlo a settembre quando il campionato non sarà ancora iniziato, perché devo ammettere che se anche non è determinante ai fini dei risultati, allenare in uno dei più bei posti d’Italia, aiuta sicuramente.