DALLA CEV UN IMPORTANTE CHIARIMENTO IN TEMA DI GIOCATORI STRANIERI


 


Arriva dalla CEV e dal suo presidente Andrè Meyer l’ultima presa di posizione ufficiale in merito alle regole che limitano la possibilità di impiegare giocatori  Comunitari  nel nostro campionato. Meyer si compiace del fatto che la FIVB abbia deliberato di non dover interferire con la legislazione della Comunità Europea e ad abolire le discriminazioni basate sulla nazionalità.


Riportiamo la traduzione integrale della risposta fornita da Meyer sull’argomento all’interno di una lunga intervista concessa per il tramite dell’organo ufficiale della CEV, con la speranza che ciò possa servire alla nostra FIPAV per riconsiderare le posizioni assunte in tema di “Under 23” e ad accelerare il perfezionamento di un accordo di buon senso con la Lega anche per programmare l’impiego di giocatori Comunitari equiparandoli, finalmente, agli Italiani.


 


 


 


Da e-news n° 28, organo ufficiale della CEV, Giugno 2009


Una Nuova Era per il Volley mondiale: intervista al presidente Andrè Meyer


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L’ultima sessione (dell’Assemblea FIVB) ha deliberato il trasferimento alle singole federazioni nazionali di ogni decisione in merito al numero massimo di giocatori stranieri schierabili nelle competizioni per club. Come giudica questo passo?


 


La mia opinione è che tale soluzione sia decisamente valida per un dibattito che dura ormai da molto tempo. La FIVB ha chiaramente affermato che non ha più alcun diritto, né volontà di interferire con la legislazione della Comunità Europea, che attribuisce particolare enfasi (alle problematiche in oggetto) e mira ad assicurare il libero movimento dei cittadini – e quindi dei lavoratori – tra i paesi membri. Ora spero vivamente che tutte le Federazioni Nazionali intraprenderanno azioni precise volte sia a salvaguardare la futura competitività delle proprie squadre nazionali, sia ad eliminare qualsivoglia discriminazione basata sulla nazionalità dei giocatori che partecipano a tornei per squadre di club. Nella misura in cui i giocatori percepiscono un compenso per la loro attività, in quanto professionisti devono essere assimilati a lavoratori ordinari, e ad essi va garantito il diritto alla libera circolazione”.


 


The very last Board session has decided to transmit  to the single National Federations any decision about the maximum number of foreign players to be lined up for club competitions. How do you evaluate this step?



In my opinion that was quite a good solution to a longlasting debate. FIVB has clearly affirmed that it has no longer any right and will to interfere with the EU law, which emphasizes and aims at ensuring the free movement of people – and therefore of workers – across the Member Countries. Now I really hope that all National Federations will undertake some definite measures which are likely to safeguard the future competitiveness of their respective national teams as well as avoid any discrimination based on the nationality of the players entering club competitions. As they gain money from their activity, professional players are to be assimilated to “ordinary workers” and therefore their free movement should be always granted.