LA NEF CASTELFIDARDO: Pavan, Gilson 9, Komel 8, Moretti 14, Formentini 3, Romiti (l), Pirri, Belcecchi 9, D’Angelo, Paterniani 3, Biagiola, Giuliani. All. Graziosi Gianluca.
ESSETI CARILO LORETO: Thiago De Oliveira 15, Bergamo 12, Cricca 8, Kosmina, Kovar 9, Visentin 5, Ferraro, Salgado 7, Vega, Cesarini (l). N.e: Marchiani, Ortolani e Ferraro. All. Moretti Luca
ARBITRI: Ilaria VAGNI (PG) – Massimiliano BARTOLONI (MC)
PARZIALI: 19-25 (25’), 27-29 (34’), 20-25 (31’)
NOTE – Spettatori 500; Battute vincenti: 3-8; Battute sbagliate: La Nef 9, Esseti 7; Muri: 7-12
CASTELFIDARDO – Meno eclatante che all’andata, ma il derby è sempre, nitidamente, dell’Esseti. Tra chi corre per la promozione e chi arranca nelle retrovie è inevitabile che ci sia differenza: Loreto l’ha fatta con le sue qualità ormai note (muro, difesa, battuta), dovendo però fare grande attenzione a non calare mai di intensità di fronte ad una La Nef comunque onorevole e combattiva. Sestetto tipo per l’Esseti, mentre La Nef propone Paterniani. Loreto trova con naturalezza riferimenti e mordente: alla prima sospensione tecnica (3-8) ci sono già in conto due muri di Cricca, un ace di Rapha e i contrattacchi puntuali di Bergamo, tanto per far capire che aria tira. E se in casa Esseti gira tutto a meraviglia, La Nef appare impacciata e fallosa: il fardello diventa subito pesante (5-13), la battuta non entra, sintomo di uno stato di disagio. Peggior avvio per La Nef non poteva esserci: già duro sentirsi con un piede nella fossa davanti ai pimpanti “cugini”, arduo trovare le energie mentali per reagire ad una partenza così squilibrata in cui il confronto a muro (1-5) è impietoso e per mettere palla a terra bisogna superare resistenza di una difesa solidissima comandata dal “folletto” Cesarini. L’ingresso di D’Angelo in battuta regala un pizzico di verve ai fidardensi, inducendo Mr Moretti al time out sul 13-21; il set è segnato, ma Loreto rallenta un po’ ed impiega cinque set ball prima di chiudere con Bergamo. Il recupero sul finire di set dà però morale a Castelfidardo, che parte a testa bassa nel successivo: il servizio comincia a pungere, Komel e Moretti pure. L’8-2 dovrebbe dar fiducia a La Nef, che invece si blocca, collezionando gli errori che consentono a Loreto di siglare un break di 5-0. Entrano Belcecchi e Formentini, ma Visentin e soci sono ormai tornati “voraci”: dal 10-9 al 10-15 è questione di ritmi e soluzioni di gioco superiori, cui La Nef fatica a porre argine. Al 2° time-out, il tabellone segna 11-16: quando La Nef si avvicina (15-18), Kovar riallunga e allora Mr Graziosi prova anche la “carta” Giuliani in regia. Il feeling con gli schiacciatori scuote La Nef: è la fase più avvincente del match in cui il 20-23 non basta a Loreto per domare l’orgoglio locale. Il testa a testa solletica le emozioni del bellissimo pubblico che satura il palaOlimpia e se La Nef non sfrutta un set-ball (25-24), Bergamo è lucido nel risolvere la lotteria degli extrapoints. Belcecchi, Giuliani e Formentini meritano però la conferma nel terzo set, in cui La Nef ritenta timidamente la fuga (8-6), ma l’Esseti è sempre attentissima e quando c’è da usare le maniere forti non esista a sfoderarle: i turni al servizio di Bergamo (11-13) e soprattutto Rafa (12-20) procurano il sorpasso decisivo gettando nel panico la ricezione locale. La Nef si rianima quando ormai è troppo tardi, con Biagiola in campo a sottolineare che – rispetto al sestetto di partenza – ben 4/6 sono stati cambiati. La chiusura di Salgado consegna Loreto all’applauso meritatissimo dei suoi tifosi, La Nef (ferma il prossimo turno) rimane appesa al tenue filo che la matematica ancora le concede.