EDILESSE CAVRIAGO-SP CATANIA 3-0 (26-24, 25-16, 25-16)
Edilesse Cavriago: Luppi 11, Cavallini ne, Rabezzana 3, Krumins, Padura Diaz, Quiroga 9, Prandi (L), Fabbiani, Bosi ne, Kirchhein 13, Canzanella, Burgsthaler 8, Baldasseroni 14. All. Dagioni
Sp Catania: Inserra 9, Zaccareo 1, Maccarone 14, Garofalo 2, Conte 12, Orduna, Lopis 1, Di Marco 5, Matheus 2, Smerilli (L). All. Conte
Arbitri: Gentile e Costantini
Durata: 27′, 21′, 22′. Tot. 70’
Spettatori: 1154
Note Cavriago: ace 3, service error 8, muri 12, ricez. 74%, attacco 61%. Note Catania: ace 1, service error 11, muri 4, ricez. 52%, attacco 45%.

Vittoria doveva essere e vittoria è stata, ma l’autorevolezza con cui l’Edilesse Cavriago ha ottenuto il successo pieno nella decisiva sfida salvezza con l’Sp Catania è di certo molto positivo in proiezione delle ultime quattro, decisive sfide di un campionato che i ragazzi di Massimo Dagioni hanno rimesso in piedi, tornando a lottare a pieno titolo per una salvezza che ora dista solo 3 punti.
Proprio Catania sarà l’avversaria per ottenere quel quart’ultimo posto fondamentale per rimanere in serie A, perché il calendario degli etnei, sia rispetto all’Edilesse ma anche nei confronti della Wayel Bologna, è certamente il più ostico e, soprattutto, la squadra di Hugo Conte dovrà ancora osservare un turno di riposo alla penultima giornata.
Tornando alla gara del Pala Bigi, è stata un’Edilesse attenta, cinica e in certi frangenti pure straripante quella che ha annientato una Sp Catania pure sfortunata per la serie di problemi fisici accusati prima e durante il match.
Si comincia con i sestetti annunciati, ma si capisce ben presto che Josè Matheus, l’opposto venezuelano di Catania, non è certo nelle migliori condizioni fisiche.
I 9 palloni attaccati nei primi due set giocati e i 2 punti messi a segno parlano chiaro, con Orduna costretto a caricare di responsabilità Facundo Conte e in seguito Maccarone, che è passato da banda ad opposto, lasciando spazio all’inserimento di Lopis, a partita ormai morta e sepolta.
Il grande merito dell’Edilesse è stato quello di rimanere sempre in partita, senza accusare mai il minimo cedimento mentale, specie in un primo set importantissimo da vincere per incanalare la gara nei binari giusti.
Quiroga e Baldasseroni cominciano bene giocando sulle mani del muro avversario e i gialloneri si portano in vantaggio al primo time out tecnico: 8-7.
Catania forza al servizio, ma il primo errore in attacco di Conte consente a Cavriago di rimanere avanti di 1 lunghezza alla seconda pausa: 16-15.
Un ottimo mani e fuori di Baldasseroni porta l’Edilesse a +3, ma uno scambio interminabile finisce a favore di Catania: 19-17.
Di Marco fa male al centro, ma Luppi è sontuoso a muro (saranno 4 in totale le stampate del centrale reggiano) ed è poi Burgsthaler a siglare il punto del 23-22.
Maccarone replica ed è di nuovo parità, poi Inserra manda in rete il servizio e regala ai gialloneri il primo set ball: dopo il time out chiamato da coach Conte, i catanesi lo annullano, ma Luppi in attacco e Baldasseroni a muro chiudono il parziale: 26-24.
L’avvio di secondo set è da manuale della pallavolo per un’Edilesse che con Baldasseroni in attacco e Luppi a muro fa subito il break, scappando sul 7-3.
Anche Kirchhein entra decisamente in partita e il vantaggio gialloneri diventa enorme sul 14-7 e sul successivo 17-9.
Coach Dagioni opta per un cambio tattico al servizio , inserendo Fabbiani, acclamato dal pubblico, per Burgsthaler.
La Sp comincia a sbagliare la battuta e ciò non fa altro che avvicinare l’Edilesse alla conclusione del set: 23-16.
Rabezzana regala ai suoi il primo set ball e, su servizio di Luppi, Inserra manda in rete l’attacco. Si chiude così il set a favore dei padroni di casa: 25-16.
Nel terzo parziale è Catania a condurre il gioco sul 2-4, poi gli attacchi di Kirchhein e Luppi ricuciono il distacco, fino ai due ace consecutivi dell’opposto brasiliano che portano in vantaggio l’Edilesse sul 5-4.
La pipe di Quiroga vale il punto del 13-9, poi è Burgsthaler a diventare insormontabile a muro e al secondo time out tecnico l’Edilesse comanda 16-9.
Maccarone prova sino in fondo a tenere viva Catania, ma non c’è più storia, con Krumins che serve a Quiroga la palla match e Conte che chiude la contesa con un errore al servizio: 25-16 e gialloneri in festa, ma la strada verso la salvezza ora passa dal campo della capolista Santa Croce, per un’altra domenica bestiale…