Ha ritrovato entusiasmo il presidente della Prisma Volley, Antonio Bongiovanni che al termine della regular season 2008-09 qualcuno aveva visto demotivato. D’altro canto una stagione burrascosa come l’ultima avrebbe lasciato l’amaro in bocca a chiunque visti gli infortuni, i cambi di panchina ed i problemi logistici.
“E’ vero di positivo dell’ultima stagione prenderei soltanto la permanenza in A/1, che era l’obiettivo minimo che ci eravamo posti, ed il calore del pubblico di Martina Franca, per il resto la considera un’annata negativa” – commenta il presidente Bongiovanni – “Tante cose non mi sono piaciute. Non è possibile che una squadra con Cernic e Mastrangelo riesca a vincere e far punti (otto punti su dodici disponibili) contro quelle che poi sono state le finaliste scudetto (Trento e Piacenza) e poi lasci alle due retrocesse (Padova e Forlì) nove punti su dodici. Diciamo forse che si è chiuso un ciclo ed ora sono ben felice di aprirne un altro con uomini, energie e stimoli differenti”.
La Prisma è già molto attiva sul mercato, ha imparato sulla sua pelle a conoscerne le strategie, i personaggi che vi ruotano attorno ed ora è molto più a suo agio rispetto a qualche anno fa.
“Non so quante società di A/1 abbiano già sistemato il proprio staff tecnico. Noi con Montagnani e De Patto abbiamo tracciato le linee del nostro futuro” – afferma con fierezza – “Ci sono trattative di mercato già ben avviate per almeno tre-quattro giocatori ed altre che stiamo intavolando in questo periodo. Ormai conosciamo l’ambiente e non ci possono considerare più i soliti sprovveduti del Sud al quale rifilare qualche “bufala” a caro prezzo. Siamo conosciuti ed apprezzati, anche criticati in modo virulento e senza contraddittorio da alcuni ai quali probabilmente non suscitiamo simpatia, ma non è un caso che siamo stati tra i primi ad avere le liberatorie dei giocatori appena terminata la stagione regolare. Chi viene da noi sa che diamo del tu anche alla banconota da cinque euro, che non sperperiamo denaro e che al contempo siamo precisi e puntuali nei pagamenti e soprattutto rispettiamo i contratti discutendone, prima, gli aspetti in maniera meticolosa perché occorre prendere definitivamente coscienza che i tempi sono cambiati e che non si può più chiedere la luna alle società nonostante ci sia ancora qualcuno che questa luna continua di nascosto a prometterla travestendosi pubblicamente da finto povero”.
“Vorrei ricordare” – prosegue – “che da noi sono passati fior di giocatori, molti dei quali hanno rilanciato le proprie carriere o si sono fatti notare con la nostra maglia;basti pensare ad Herpe, Felizardo, Anderson, il primo Granvorka, Vissotto, Rak e Cernic senza dimenticare che abbiamo disputato un campionato di A/2, stravincendolo, con gente come Schuil, Castellano, Patriarca, Vicini e Gatin “.
E’ un fiume in piena, come sempre, il massimo dirigente della Prisma Volley che ricorda anche l’appuntamento di domani a Corigliano: “Lo stage con Montagnani, organizzato in pochissimo tempo dal nostro diesse De Patto, è un altro segnale che noi non stiamo a guardare. Cerchiamo giovani talenti, italiani e stranieri, da valorizzare, altrimenti la pallavolo la giocano sempre gli stessi cento giocatori che a turno cambiano squadra ogni anno”.

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