Al suo rientro Luca Monti ha ritrovato l’ambiente sereno che aveva lasciato tre settimane fa. La squadra, guidata dalle mani esperte di Vito Verderio, ha fatto grandi progressi e di sicuro i blues non faranno attendere coach Monti nel mostrare i propri miglioramenti.

Già domani i cremaschi partiranno alla volta di Massa Carrara per un’amichevole e per restituire il favore ai toscani, venuti a Crema una decina di giorni fa. Sabato 19 poi Finazzi, che ha recuperato completamente dal leggero infortunio del Taverna, e compagni andranno a Cavriago per l’ultima amichevole in programma prima dell’inizio del campionato fissato per il 27 Settembre.

Abbiamo chiesto a Luca come è andata con la nazionale e cosa si aspetta dai suoi ragazzi, quelli bianco-blu, per la stagione che sta per iniziare.

“L’avventura con la nazionale è stata sicuramente un’esperienza importante anche se non abbiamo ottenuto i risultati sperati. Dallo staff e dai giocatori ho potuto raccogliere parecchi strumenti di lavoro che sicuramente torneranno utili anche per l’avventura cremasca.”

Sei sempre stato in contatto con Crema in queste tre settimane?

“Ovviamente si. Ho saputo delle bellissime prestazioni del Trofeo Taverna e delle varie amichevoli che sono andate abbastanza bene. Non posso che esserne soddisfatto e a questo proposito vorrei spendere due parole per Vito Verderio che ha svolto un ottimo lavoro. All’inizio dell’anno abbiamo scelto Vito come secondo allenatore anche in vista della mia assenza prolungata, l’ex palleggiatore bianco-blu ha una grande esperienza anche come primo allenatore e sicuramente quest’anno per noi sarà il valore aggiunto dello staff. La nostra sarà una grande collaborazione, con le sue capacità ha già conquistato la credibilità dei ragazzi e sicuramente lavoreremo alla pari”.

Quali sono le aspettative per quest’anno?

“Parlare di aspettative e obbiettivi è ancora presto, posso ammettere che siamo una squadra molto competitiva che potrebbe tranquillamente viaggiare nella zona alta della classifica. Ci sono poi squadre più forti di noi sulla carta ma sicuramente noi faremo del nostro meglio. Per i giovani poi, come Patriarca, Baranowicz o Alletti, potrebbe essere la stagione della svolta nel senso che tutti dovranno percorre un certo tipo di percorso che potrebbe portarli a fare il salto di qualità. Il discorso per Michele potrebbe essere diverso perché quest’anno ha a disposizione una reparto schiacciatori di alta qualità e i suoi miglioramenti potrebbero permetterci di arrivare in alto. Ma come ho detto prima adesso è ancora presto per parlarne”.

Credi che la nuova formula del campionato possa danneggiare il lavoro fatto durante il volley mercato piuttosto che durante la preparazione?

“Secondo me non è ancora ben definito il regolamento di quest’anno e potrebbero ancora esserci dei cambiamenti dell’ultima ora. Queste sono fasi concitate per la federazione e per la lega che, come tutte le grandi istituzioni in Italia, in questo periodo si trovano un po’ in crisi. Certo è che giocare un campionato a 15 squadre non giova ne allo spettacolo ne al rendimento e alla continuità di gioco delle formazioni che scenderanno in campo e che magari si troveranno a non giocare per tre settimane, come successe a noi l’anno scorso nel periodo di Volleyland, o a giocare tre partite consecutive fuori casa. Ma questi discorsi non mi competono e preferisco giocarmela sul campo”.

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